La
paternità, l'incapacità di abbandonare il letto, la rivalità tra fratelli,
sudare, rabbia, gelosia, cicatrici fisiche, disperazione, furbizia, perdita
della libido, paura della morte, abbandono, essere al verde, e ancora e ancora.
Tutti i malanni di cui possiamo essere vittime e di cui soffriamo possono
trovare un lenitivo in un libro. Esiste questo libro di ricette, terapie, antibiotici
dove ci vengono suggerite consigliate e indicate le pagine che potranno
aiutarci. Picnic sul ghiaccio, Marcovaldo, Neve, Orgoglio e Pregiudizio,
i miserabili, Ho un castello nel cuore, Saul Bellow, Yukio Mishina, Ann
Patchett, Josè Saramago. Tutti a nostra completa disposizione. Per, se non
guarire, iniziare a curarci.
I libri sono la cura per ogni malessere, ci
mostrano le nostre emozioni, una volta, e poi ancora una, finche' non riusciamo
a dominarle.
D.H.Lawrence
"...Create un angolo per la lettura, meglio
se accogliente, uno spazio dove si fa solo questo, dove si va apposta per
leggere. Scegliete un angolo appartato della vostra casa o del giardino, una
nicchia, lo studio, il capanno degli attrezzi o dietro le tende, seduti nel
bovindo, dove nessuno vi troverà. La cosa importante è che nel vostro rifugio
non si veda nella che possa richiedere attenzione. Trasformate il vostro angolo
in un luogo caldo e invitante. Se amate rannicchiarvi sul pavimento, metteteci
un bel tappeto morbido e copritelo di cuscini. Se preferite stare sdraiati,
regalatevi un'elegante chaise longue. Vi servirà una buona luce, una coperta,
calzini e ciabatte, e una superficie piana su cui lasciare alcuni libri, il
vostro diario di lettura, una matita e una tazza di te. Procuratevi anche dei
tappi per le orecchie, e un paio di cuffie per gli audiolibri. Lasciate un
cartello all'ingresso del vostro angolo per dissuadere, con gentilezza, gli
altri a venirvi a trovare, a meno che non vogliano nascondersi insieme a voi
per leggere. Una volta al sicuro, dimenticate le faccende. Prendetevi la vostra
ora da passare con il vostro libro. Con un po' di fortuna, qualcuno potrebbe
accorgersene e fare le faccende al posto vostro. ...”
“… Il libro vi è piaciuto moltissimo, avete
fatto amicizia con i suoi personaggi, lo avete divorato, sognato, ne avete
sentito la mancanza, avete pianto con lui, fatto l'amore con lui, lo avete
fatto volare attraverso la stanza, siete esistiti solo per lui, e adesso state
per finirlo. Ci siamo passati tutti: e' un momento terribile, straziante. Non
disperate, non dovete lasciarvi alle spalle il mondo del libro. Non appena
finito il libro, leggete qualcosa che ne parli, recensioni, saggi di critica
letteraria, blog, qualunque cosa riusciate a trovare. Parlate con altre persone
che lo hanno letto. Guardate il film che ne hanno tratto. Leggetelo in un'altra
lingua, in una traduzione diversa. Poi, alla fine, rileggetelo. I libri
migliori, degli autori migliori, si prestano ad essere letti molte volte
durante la vita, e ogni volta ci troviamo qualcosa di nuovo. In questo libro,
non finirete mai il vostro libro. Diventerete il vostro libro, e lui sara'
parte di voi. Non siete arrivati alla fine. In realtà siete solo
all'inizio..."
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