venerdì 31 gennaio 2014
mercoledì 29 gennaio 2014
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto scrivi tu la fine io sono pronto non voglio stare sulla soglia della nostra vita guardare che è finita nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi la strada che noi abbiamo fatto insieme gettando sulla pietra il nostro seme a ucciderci a ogni notte dopo rabbia gocce di pioggia calde sulla sabbia amore, amore mio questa passione passata come fame ad un leone dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi tu non ricordi ma eravamo noi noi due abbracciati fermi nella pioggia mentre tutti correvano al riparo e il nostro amore è polvere da sparo il tuono è solo un battito di cuore e il lampo illumina senza rumore e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto ma scrivi tu la fine Io sono pronto
Cade la pioggia, Negramaro
martedì 28 gennaio 2014
Focaccine con pomodorini
Ho lavorato circa 300 gr di farina bianca per pane e focacce con olio extra vergine e un cubetto di lievito di birra fatto sciogliere in un abbondante bicchiere di acqua. Ho aggiunto un pizzico di sale e un cucchiaino di miele. Ho lasciato lievitare l’impasto per circa 2 ore coprendo con un canovaccio. Ho diviso l’impasto in formine e cosparso con pomodorini spezzettati e lasciati prima sotto sale perché perdessero la loro acqua. Ho cotto in forno caldo a 220° per circa 40 minuti dando altri 10 minuti di calore solo sotto.
lunedì 27 gennaio 2014
Mousse yogurt greco marmellata di pesche e torrone morbido
Ho lavorato 500 gr di yogurt greco intero con 5 cucchiai di marmellata di pesche e pezzi. Ho aggiunto 3 cucchiai di zucchero a velo e 150 gr di torrone morbido con nocciole e pezzi di frutta candita. Ho lavorato con una frusta a mano e riposto in bicchierini finger food.
Risotto integrale pere e gorgonzola
Ho fatto rosolare mezza cipolla bianca con una noce di burro. Ho versato 8 pugni di riso integrale e fatto tostare con 1 bicchiere di vino bianco secco. Ho iniziato a cuocere con circa 1 litro e mezzo di brodo vegetale. A metà cottura ho aggiunto 2 pere abate tagliate a fettine sottili e ad un quarto d'ora dalla fine 150 gr di crema di gorgonzola. Ho continuato la cottura mantecando, alla fine, con una noce di burro. Ho impiattato e cosparso con pepe nero.
venerdì 24 gennaio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
martedì 21 gennaio 2014
Ci sono aspettative e delusioni, parole e silenzi, sorrisi e dolori, le corse e le fermate, i sogni e la realtà. Ci sono i bambini che diventano adulti e che prima non sanno nulla e che poi, guardandosi indietro, scoprono che quel meraviglioso tutto in cui hanno inconsciamente creduto non si è realizzato. Eppure può succedere che si ritrovino ad inseguirlo comunque perché è bello restare un po’ piccoli dentro, un po’ speranzosi, un po’ sognatori, un po’ creduloni, un po’ pronti a fidarsi dell’altro, a credere nel giorno dopo, in quello che verrà. Sono gli animi puri, un po’ stupidi forse, ma instancabilmente migliori.
lunedì 20 gennaio 2014
domenica 19 gennaio 2014
La creatura del desiderio, Andrea Camilleri
Oscar
e Alma si incontrano e si amano. Lui geloso, lei irrequieta. Lui impazzisce e, una
volta persa, prima parte per la guerra e poi, tornato, non potendola riavere,
pur di possederla, fa costruire un simulacro. Ma la gelosia non ha fine e per
quanto gli fa immaginare, arrivando a pensare che anche la bambola che la
rappresenta potrebbe farsi possedere da altri uomini, lo porta ad uccidere il simulacro E
così perde Alma due volte e solo dilaniando e straziando il corpo che gli ha
fatto perdere la ragione, lui pare salvarsi.
Oskar “lo senti il mio corpo
senza briglie, il mio corpo esaltato da sangue e colore, che striscia nella tua
anima?”
Alma “non lo sentivo prima
del mio risveglio, mio lupo amoroso, prima che riconoscessi il mio corpo e
potessi tornare a sognare l’amore.”
Oskar “Quanto ti ho aspettata
nelle mie sere blu, solo, su questa coperta … quanto ho desiderato di risentire
le oscure parole della tua pelle …”
Alma: “Eccomi tutta a te,
carezzami con le mani rosse …”
Oskar “Mia piacerebbe
passeggiarti nel sangue.”
giovedì 16 gennaio 2014
“ … Non aveva più visto Alma.
Difficile sostenere che l’avesse dimenticata. Anzi, l’assenza non faceva che
ravvivarne la presenza. Anche se avesse voluto dimenticarla, non avrebbe saputo
come fare, ormai era troppo tardi. C’è un modo di dire popolare che indica
esattamente questa situazione passionale: “entrare nel sangue”. Alma gli era
entrata nel sangue, come un veleno sottile o meglio come una droga. …”
La
creatura del desiderio, Andrea Camilleri
Frollini croccanti alla nutella
Ho lavorato 1 uovo intero con 4 cucchiai di zucchero bianco, 3 cucchiai di panna da cucina, 4 cucchiai di nutella, 50 gr di burro morbido, farina q.b. e un pizzico di lievito vanigliato. Ho raccolto l’impasto con un cucchiaio e disposto su carta da forno. Ho cotto per 30 minuti a 180°. Ho lasciato raffreddare e riposto per la colazione.
Sulla tavola, Andrew Motion
Ci
terrei a precisare che ho comprato
questa tovaglia
con il suo semplice disegno ripetitivo
di fiori viola scuro non menzionati
da alcun botanico
perché mi ricorda quel vestito stampato
che indossavi
l'estate che ci siamo conosciuti (un vestito
– hai sempre sostenuto –
che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Bè, mi piaceva, sai. Mi piaceva.
Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro
oppure no.
Come è potuto uscirsene così in silenzio
dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l'idea di qualche
altro sedere
che faccia svolazzare a sinistra e a destra
quelle pesanti corolle.
Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi
in una discarica
o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce
un'astina dell'olio
un pezzo là intorno a una crepa in un tubo
di piombo.
È passato tanto tempo ormai, amore mio,
tanto tempo,
ma stanotte proprio come la nostra prima
notte sono qua,
la testa leggera tra le mani e il bicchiere
pieno,
che fisso i grossi petali sonnolenti fino
a quando si mettono in moto,
amandoli ma con il desiderio di sollevarli,
di schiuderli,
persino di farli a pezzi, se questo è quanto
ci vuole per arrivare
alla tua bellissima pelle, desiderosa,
calda, candida come la luna.
questa tovaglia
con il suo semplice disegno ripetitivo
di fiori viola scuro non menzionati
da alcun botanico
perché mi ricorda quel vestito stampato
che indossavi
l'estate che ci siamo conosciuti (un vestito
– hai sempre sostenuto –
che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Bè, mi piaceva, sai. Mi piaceva.
Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro
oppure no.
Come è potuto uscirsene così in silenzio
dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l'idea di qualche
altro sedere
che faccia svolazzare a sinistra e a destra
quelle pesanti corolle.
Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi
in una discarica
o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce
un'astina dell'olio
un pezzo là intorno a una crepa in un tubo
di piombo.
È passato tanto tempo ormai, amore mio,
tanto tempo,
ma stanotte proprio come la nostra prima
notte sono qua,
la testa leggera tra le mani e il bicchiere
pieno,
che fisso i grossi petali sonnolenti fino
a quando si mettono in moto,
amandoli ma con il desiderio di sollevarli,
di schiuderli,
persino di farli a pezzi, se questo è quanto
ci vuole per arrivare
alla tua bellissima pelle, desiderosa,
calda, candida come la luna.
martedì 14 gennaio 2014
lunedì 13 gennaio 2014
Involtini di tacchino e wurstel con crema di panna e carciofi
Ho lavato e asciugato 8 fette sottili di tacchino. Ho riempito ciascuna fetta di carne con mezzo wurstel di suino. Ho arrotolato e riposto in padella con qualche cucchiaio di olio e.v. Ho sfiammato con vino bianco e continuato la cottura. Ho amalgamato tre cucchiai di panna con tre cucchiai di crema di carciofi e fatto rapprendere la salsa insieme alla carne. Ho terminato di cuocere facendo rosolare bene. Ho servito con insalata mista.
domenica 12 gennaio 2014
C’è una
parola detta, o una parola taciuta e, quell’istante, improvviso, inaspettato,
che non potevi sapere quando sarebbe arrivato pur sentendolo sussurrare da
tempo nell’animo in subbuglio ti travolge e risucchia e i colori e l’aria e i
contorni sono diversi, nuovi. Non sai ancora se più belli vivi o appaganti. Tutto quello che ti è dato di sapere Per
ora sai solo che sono diversi …
Muffins nutella cocco e banana
Ho
lavorato 2 uova con 250 gr di yogurt al cocco, 4 cucchiai di nutella e 1
banana frullata. Ho aggiunto 75 gr di burro sciolto, farina q.b. per un impasto
morbido e un pizzico di lievito per dolci vanigliato. Ho riempito 15 stampi da
muffins e immerso, in ognuno, 1 cubotto di cioccolato al latte. Ho infornato e
cotto a 190° per circa 40 minuti. Ho lasciato raffreddare e cosparso di
zucchero a velo.
Risotto alla mela renetta
Ho fatto soffriggere un cucchiaio di cipolla tritata con una noce di burro. Ho tostato 6 cucchiai di riso arborio e sfiammato con vino bianco dolce frizzante. Ho aggiunto, per continuare la cottura, brodo vegetale e, a metà cottura 1 mela renetta molto grande tagliata a fettine molto sottili. Ho continuato la cottura, mantecato con 2 cucchiai di panna da cucina, spento il fuoco e lasciato rapprendere per pochi minuti. Ho impiattato e spolverizzato con pepe nero.
Ma come tu resisti vita, Mariapia Veladiano
“… C’è un vivere composto e scellerato. Capita
che ci riguardi. Accomodati dentro un sentire obbligato, ci si scopre, alla
fine di tanti giorni a sorpresa già passati, infelici e perciò cattivi più di
quel che siamo. E capita che ce ne accorgiamo. A tutti capita. E allore è bello
parlare. …
… Si commuove il corpo. A sorpresa, prima che l’opportunità,
la ragionevolezza, la buona educazione, la paura, la fretta, il decoro, la
dignità, l’egoismo possano alzare il muro. Si commuove a tradimento, nello
spazio confuso fra un istante distratto e un altro. Certo, è uno sconcio
commuoversi. Il corpo è così scomposto se ci prende a sorpresa: piange, trema,
magari si muove da solo, verso l’altro, prima che possiamo ricordarci la
prudenza, il buonsenso …
… C’è la verità nel corpo: sa che l’amore è
nato, lo sa prima che il pensiero se ne accorga. Per gli inganni ha bisogno
dell’ oscurità. …
… La delusione arriva lenta. Si insinua e
striscia. Non la sentiamo ed è lì. Ce la dà l’altro. …
… A volte si perde l’amore. Se ne va come se non
ci si fosse mai stato, improvvisamente colpiti da indignità …
… E’ un ponte, l’attesa. Si crede che oltre, dopo,
ci sia qualcosa, anche se non vediamo bene. …
… Rinascere non ci è dato, ma esser parte di una
storia ci dà un posto in cui trovar riposo. …”
Parole,
azioni, sentimenti. Siamo tutti protagonisti o vittime di tutto questo, di
quello che siamo o diventeremo scegliendo, ascoltando e vivendo. Possiamo
pensare di fare ma poi spesso quello che sentiamo sovverte il nostro riflettere
e il nostro agire e allora si continua ad essere alala continua ricerca di un
equilibrio cercando di ricordare da dove veniamo e dove sogniamo di andare.
mercoledì 8 gennaio 2014
Plumcake schiacciato alle mele
Ho lavorato 1 uovo con 250 gr di yogurt alla fragola, 5 cucchiai di zucchero bianco e farina q.b. e una mela tagliata a tocchetti. Nello stampo da plumcake ho messo la carta da forno e adagiato, sul fondo, una mela tagliata a fettine spolverizzandola con zucchero e cannella. Ho ricoperto con l’impasto e cotto a 190° per circa 40 minuti. Ho lasciato raffreddare, capovolto il plumcake e spolverizzato di zucchero a velo.
martedì 7 gennaio 2014
Mini muffins mirtillo e banana
Ho mescolato un uovo con 250 gr di yogurt corposo ai mirtilli, 1 banana frullata, 5 cucchiai di zucchero bianco, 50 gr di burro sciolto a bagnomaria, ½ cucchiaino di lievito vanigliato e farina q.b. per ottenere un impasto morbido. Ho riempito circa 20 stampini mini muffins e cotti a 180° per circa 25 minuti.
lunedì 6 gennaio 2014
Curarsi con i libri. Ella Berthoud e Susan Elderkin.
La
paternità, l'incapacità di abbandonare il letto, la rivalità tra fratelli,
sudare, rabbia, gelosia, cicatrici fisiche, disperazione, furbizia, perdita
della libido, paura della morte, abbandono, essere al verde, e ancora e ancora.
Tutti i malanni di cui possiamo essere vittime e di cui soffriamo possono
trovare un lenitivo in un libro. Esiste questo libro di ricette, terapie, antibiotici
dove ci vengono suggerite consigliate e indicate le pagine che potranno
aiutarci. Picnic sul ghiaccio, Marcovaldo, Neve, Orgoglio e Pregiudizio,
i miserabili, Ho un castello nel cuore, Saul Bellow, Yukio Mishina, Ann
Patchett, Josè Saramago. Tutti a nostra completa disposizione. Per, se non
guarire, iniziare a curarci.
I libri sono la cura per ogni malessere, ci
mostrano le nostre emozioni, una volta, e poi ancora una, finche' non riusciamo
a dominarle.
D.H.Lawrence
"...Create un angolo per la lettura, meglio
se accogliente, uno spazio dove si fa solo questo, dove si va apposta per
leggere. Scegliete un angolo appartato della vostra casa o del giardino, una
nicchia, lo studio, il capanno degli attrezzi o dietro le tende, seduti nel
bovindo, dove nessuno vi troverà. La cosa importante è che nel vostro rifugio
non si veda nella che possa richiedere attenzione. Trasformate il vostro angolo
in un luogo caldo e invitante. Se amate rannicchiarvi sul pavimento, metteteci
un bel tappeto morbido e copritelo di cuscini. Se preferite stare sdraiati,
regalatevi un'elegante chaise longue. Vi servirà una buona luce, una coperta,
calzini e ciabatte, e una superficie piana su cui lasciare alcuni libri, il
vostro diario di lettura, una matita e una tazza di te. Procuratevi anche dei
tappi per le orecchie, e un paio di cuffie per gli audiolibri. Lasciate un
cartello all'ingresso del vostro angolo per dissuadere, con gentilezza, gli
altri a venirvi a trovare, a meno che non vogliano nascondersi insieme a voi
per leggere. Una volta al sicuro, dimenticate le faccende. Prendetevi la vostra
ora da passare con il vostro libro. Con un po' di fortuna, qualcuno potrebbe
accorgersene e fare le faccende al posto vostro. ...”
“… Il libro vi è piaciuto moltissimo, avete
fatto amicizia con i suoi personaggi, lo avete divorato, sognato, ne avete
sentito la mancanza, avete pianto con lui, fatto l'amore con lui, lo avete
fatto volare attraverso la stanza, siete esistiti solo per lui, e adesso state
per finirlo. Ci siamo passati tutti: e' un momento terribile, straziante. Non
disperate, non dovete lasciarvi alle spalle il mondo del libro. Non appena
finito il libro, leggete qualcosa che ne parli, recensioni, saggi di critica
letteraria, blog, qualunque cosa riusciate a trovare. Parlate con altre persone
che lo hanno letto. Guardate il film che ne hanno tratto. Leggetelo in un'altra
lingua, in una traduzione diversa. Poi, alla fine, rileggetelo. I libri
migliori, degli autori migliori, si prestano ad essere letti molte volte
durante la vita, e ogni volta ci troviamo qualcosa di nuovo. In questo libro,
non finirete mai il vostro libro. Diventerete il vostro libro, e lui sara'
parte di voi. Non siete arrivati alla fine. In realtà siete solo
all'inizio..."
E la chiamano estate, il film
Ogni storia
è a se. Ogni storia ha un suo perché o un assoluto non senso. Ad ogni incontro
della vita arriviamo con il carico del nostro passato. In ogni incontro che
cerchiamo arriviamo con l'inconsapevole inconscia speranza per il futuro. E non
solo non sappiamo chi abbiamo di fronte, spesso solo la parte che vogliamo
scorgere, vivere e di cui abbiamo bisogno. Ma spesso, non sappiamo neanche
molto di noi. Quando subiamo o facciamo subire parole e gesta prima anche a noi
impossibili e sconosciute. Storie dolci o forti. Platoniche o carnali fino allo
sfinimento anche dell'anima. L'amore e la passione portano a strade inesplorate
pericolose o meravigliose.
La grande bellezza, il film
La grande
bellezza della vita sarebbe riuscire a vedere in ogni nebbia che ovatta, in
ogni temporale che scroscia, in ogni sole che sorge di fronte ad una luna che
tramonta, in ogni vecchio che sorride sdentato, in ogni pianto capriccioso di
un bambino, tutto il senso che spesso, o sempre, lungo il suo dipanarsi, ci
sfugge. Aneliamo al dopo, rimpiangiamo il prima e non ci rendiamo conto di
poter diventare patetici anche a noi stessi in questo sfuggente e sfuggevole
presente. Ci guardiamo intorno senza vedere la magnificenza di cui possiamo
essere i protagonisti e non semplici burattini.
sabato 4 gennaio 2014
Passioni e desideri, il film
Intenso e vero, crudo e sognatore, realistico e surreale, come pochi film sanno essere, come solo la vita sa essere. Da vedere per pensare di trovarsi davanti ad un bivio e ... poter ricominciare.
venerdì 3 gennaio 2014
Il libro degli amori eterni, Andrei Makine
Il fiume della vita scorre e ne siamo travolti, spesso vittime più che protagonisti e, mentre le piccole e le immense tragedie si srotolano sullo sfondo, perdiamo il senso della vita stessa o lo interpretiamo sbagliandolo. E forse le uniche cose che riusciremo a fare nostre e a ricordare nel tempo perché immutate e immutabili saranno le nostre storie d'amore, tenere o violente, interminabili o brevi, platoniche o carnali, dove in essere non saremo semplice comparse.
“ … La vita inimitabile che hai sempre cercato è qui. In questo meleto da sogno, senza modelli né precedenti. In questa giornata chiara al confine tra la primavera e l’estate. In questo istante talmente unico da non appartenere nemmeno alla stessa vita, ma a un’interruzione nel tempo, a un incontro vano, per te, con un uomo che non amerai mai, io, e all’ombra di un uomo che ami. Non ti ricapiterà mai più. …”
giovedì 2 gennaio 2014
Biscotti rustici un pò speziati
Ho lavorato 1 uovo con 2 bicchieri di farina bianca e 1 di farina gialla. Ho aggiunto 100 gr di burro sciolto, 5 cucchiai di zucchero bianco superfino, una spolverata di cannella e un pizzico di lievito vanigliato. Ho formato, con l’impasto morbido, delle palline, le ho riposte sulla carta da forno e le ho cotte a 180° per circa 30 minuti. Durante al cottura le palline si sono abbassate e parzialmente unite. Una volta raffreddate le ho divise e riposte nella bellissima alzatina, dolce regalo di Natale.
Crema ricotta, arancia e cioccolato
Crema al mascarpone
Ho lavorato 2 tuorli d’uovo con 4 cucchiai di zucchero semolato fine. Ho aggiunto 500 gr di mascarpone e continuato a lavorare con un cucchiaio di legno. Ho montato gli albumi a neve e aggiunto alla crema. Ho amalgamato e riposto in frigo.
Crema di formaggi su foglie di indivia
Finger food crema di ceci e pancetta croccante
Datteri ripieni alla crema di arancia
mercoledì 1 gennaio 2014
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