Un carabiniere non piu' giovane ed uno studente, intelligenti e acuti, si incontrano in una circostanza particolare ma, allo stesso tempo, usuale e possibile. Un centro di fisioterapia dove, giorno dopo giorno, seduta dopo seduta, i racconti dell’investigatore diventano uno strumento per conoscere la vita e iniziare a capire gli strumenti per affrontarla.
Non lo racconterei come un romanzo ma, piuttosto, come la lettura di un diario di ricordi in cui si raccontano le varie sfaccettature dell’animo umano e dove il giovane studente beve parola dopo parola e ne fa tesoro prezioso.
I giorni si susseguono fino all’ultimo appuntamento della terapia ma quel giorno sarà solo l’inizio di un’amicizia sottile e delicata. Perché gli affetti nascono tra gli animi simili, quegli animi che da subito si riconoscono come appartenenti alla stessa razza. Ed è quello che io definisco un bell’incontro. Difficile e, per questo, prezioso.
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