E' un diario, e' un romanzo, e' una cronaca. E, in queste pagine, una levatrice inglese racconta il suo lavoro nell'East Side nei primi anni Cinquanta. Si percepisce la povertà della comunità e, nello stesso tempo un'unità emotiva e materiale che solo la povertà, nel bene e nel male, sa dare. Le descrizioni sono precise e minuziose e nulla viene lasciato all'immaginazione. E' una meravigliosa quanto tragica fotografia di come agli inizi del secolo molti progressi ad ogni livello dovevano ancora essere fatti e di come il lavoro della levatrice fosse indispensabile e altamente considerato. Ai fatti di cronaca si intreccia la vita a volte leggera e spensierata della comunità delle levatrici e delle suore del convento di Naonnatus House.
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