giovedì 3 dicembre 2020

La donna degli alberi. Lorenzo Marone

Diverso da tutti i suoi precedenti romanzi. Più intimistico, più personale, più riflessivo. Fuggire, da qualcosa che ci ha fatto e ci fa ancora male, quel male che ci fa sentire dolore fino alle corde più profonde e che non ci permette di riconoscerci più allo specchio e come appartenenti al mondo che ci ha provocato proprio quel dolore. Andarsene, per cercare di tornare a respirarci e riprovare a vivere. Per noi e con noi. Lontano e nel silenzio, con i ricordi bambini, come unica voce, acoltare il nostro dolore, elaborarlo e masticarlo per provare e rinascere. Durante tutta la lettura, riga dopo riga, pagina dopo pagina, nella protagonista ho visto lei. Lei, lei e ancora lei.

E a lei dedico questa lettura e a lei corro a parlare di queste belle pagine.



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