E poi il cielo diventa all'improvviso viola e buio e inquieto come noi. Sembra voler esplodere, non riuscire a contenere.
Vorrebbe urlare e iniziare a correre e sfinirsi nell'infinito cercando la quiete, al di la' dell'orizzonte.
E non tiene e inizia a tuonare e lampeggiare e l'acqua a lavare l'aria.
E noi, ricordando temporali estivi, restiamo invece paralizzati a guardare al di la' dei vetri, mentre i ricordi vanno a temporali serali estivi e alle tende che si muovevano e all'odore della pioggia che pervadeva i corpi e la mente ti illudeva di avere l'eternità.
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