Mi domando se in certe giornate le turbolenze del cielo non coincidano con le turbolenze dell’anima. Mi domando quante volte nella nostra giornata abbiamo temporali che ci scuotono con i loro tuoni e lampi e un sole caldo che ci brucia dentro. Quante volte una bella parola, un invito, una gentilezza, un’attenzione, creino uno squarcio nel cielo carico di pioggia e quanto una delusione, una mancanza, una disattenzione, offuschino il sole con una nuvola e quanto poi il vento impieghi con le elaborazioni del sentimento e della razionalità a spostarla e a far trovare stabilità. Mi domando se siamo noi ad essere meteoropatici o quanto siamo noi a rendere il cielo così folle. Oggi era una giornate di quelle. Folle fuori. Folle dentro. Il vento non è ancora arrivato. L’equilibrio aspetterà. La calma piatta non ci appartiene.
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