Proprio nel momento del possesso tituba in certi ondeggiamenti l'ardore degli amanti, né' sanno di che cosa debbano prima pascersi con gli occhi e le mani.
Ciò che bramavano premono stretto e fanno male al corpo, spesso configgono i denti nelle tenere labbra, e imprimono baci, perché non è puro il piacere, è un oscuro impulso li spinge a far male all'oggetto, qualunque sia, da cui nascono quei germi di furia.
Ma nell'amore Venere spezza un poco il tormento, e raffrena i morsi del piacere soave che gli è mescolato.
Perché in questo e' la loro speranza, che dal medesimo corpo da cui è nato l'ardore possa anche essere spenta la fiamma.
Ma la natura ribatte che avviene tutto l'opposto; questa è la sola cosa, di cui quanto più possediamo, tanto più s'accende nel petto un desiderio selvaggio.
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