Una storia potrebbe essere vera. Che potrebbe essere finta. Che potrebbe essere la nostra e mai confessata o tratta dalla confidenza di qualcuno che poi, magari, in quelle pagine ci si è ritrovato. Una storia che racconta forse un sogno, una speranza o un ricordo custodito silenziosamente e poi esploso, come a volte i segreti, tenuti troppo a lungo dentro di noi, hanno bisogno di trovare una strada per liberarcene un po'. Pagine scorrevoli e scritte con semplicità, con un lessico, a tratti, di altri tempi. Il tutto ti porta un un'atmosfera di piacevole serena rilassatezza. La storia finisce proprio così. In questa atmosfera che non ci appartiene più e che alla nostra anima forse farebbe bene ritrovare. Con quel senso del destino che a volte conduce le nostre vite.
A noi, che ogni giorno arranchiamo, ci arrabbiamo e soprattutto non accettiamo. Per educarci ad accogliere ciò che ci succede, soprattutto con l'accettazione un po' forse antica del "comunque sia, è stato bello e va bene anche così". Di quei tempi antichi dove le tragedie erano tragedie e il resto trovava spazio dentro di se', senza esagerare e solo con la giusta dose di malinconia e nostalgia.
Grazie agli amici toscani per il loro dono.
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