Non so se l’amore serva, ma io voglio crederci. Voglio credere che l’affetto delle persone, coalizzate nel lottare insieme, funzioni. Voglio credere in una catena colorata di mani strette e affetto vero, di carezze e lacrime versate insieme, mentre si cerca di cacciarle rincorrendo un sorriso. Voglio credere a tutto questo mentre penso esista un grande insieme più grande di noi, un po’ irraggiungibile e un po’ inafferrabile, ma pronto ad ascoltarci. Lo scettico mi potrebbe rispondere che è solo merito della scienza. Qualcuno, più forte nella fede, che è merito di Dio o di come si chiami alle varie latitudini. Chi crede solo in se’ stesso, che basti il singolo. Io non so cosa pensare esattamente e con assoluta certezza ma protendo alla teoria dell’amore. Alla teoria di chi si stringe intorno e fa il tifo e incoraggia e parla e ci crede. Credo che i sogni si possano realizzare. Che si tornerà a ridere e viaggiare e bere un calice di buon vino rosso. Io credo, con gli altri come me, che tutto succederà. E siamo in molti in questi giorni. E sarà bello.
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