Ed è tornato ancora più coinvolgente forse perché, in qualche modo, meno sprezzante per la sua vita e conscio delle sue emozioni. Resta lui, con le sue scarpe bagnate di neve, il suo loden che gli fa prendere freddo, con Furio e Brizio da chiamare e la loro amicizia, i suoi modi bruschi e senza mezzi termini con i suoi uomini. Ma, questo Rocco Schiavone, sembra iniziare a camminare nella vita o, almeno, a pensare di interessarsene. Ancora una volta delle pagini avvincenti e coinvolgenti. Manzini non sbaglia un colpo. E noi vogliamo sempre la sua compagnia.
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