Delle sue parole sentiremo sempre la mancanza, perché erano spunti, riflessioni, confronti, provocazioni, rivoluzioni. Per questo speriamo che, prima o poi, spunti da qualche parte una cassaforte piena delle sue parole da cui potremo ancora attingere. I suoi libri, quelli conosciuti e letti, devono essere portata di mano, sul comodino, vicino al posto dove, in maniera preferita, ci riposiamo e fermiamo a pensare per partire o ripartire. Michela era unica per la sua consapevole presenza e per ciò che ha saputo trasmettere. Io l'ho "conosciuta" troppo tardi, quando ero troppo grande o, forse, nel momento giusto per me. Per coglierla al meglio nella mia vita. Leggetela. È salvifica.
Nessun commento:
Posta un commento