lunedì 27 febbraio 2012

Lo specchietto retrovisore

Ci sono le persone che guardano  avanti e quelle che continuano a girarsi un po’ indietro, quelle che viaggiano con lo specchietto retrovisore sempre in “primo piano”.  Sono quelle persone che continuano a guardarsi indietro come se avessero dimenticato qualcosa, come se cercassero qualcosa, come se intravedessero qualcosa, come se in quel passato ci sia ancora del presente o addirittura del futuro. Siamo in tanti ad essere di questa razza e non è che si campi molto bene. Più che altro in alcuni momenti siamo sospesi. Concordiamo in questo così come concordiamo sul fatto che del passato bisognerebbe solo portarsi dietro il bello, cancellare il brutto e così facendo trovare la forza del sorriso, di chi ha sofferto ma che da quello che ha passato riesca a portare con sé solo gli insegnamenti traendone beneficio. Insomma, nella pratica un’impresa titanica se non che, per alcuni è spontaneo, e la fanno  pure facile quando te la raccontano. E’ che posseggono proprio altri geni … sono stati “impastati” con il gene del futuro e non quello del passato. Noi possiamo solo applicarci, impegnarci, studiare, imparare e … sperare …
Un’amica questa mattina mi ha scritto “E’ bello poter continuare a camminare, percorrendo ogni giorno nuovi sentieri e non continuare a fare il giro dell’oca”. Ecco, in effetti, a non andare avanti un po’ stupidi ci si sente, magari proprio oche no, ma insomma …

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