domenica 30 dicembre 2012

Il bassotto e la Regina, Melania G. Mazzucco

“...Ma non c’era dubbio. Era proprio la regina. Il bassotto, che si era arrampicato sul suo osservatorio, il vaso del limone, rimase pietrificato. Era talmente sorpreso che il suo cuore, per un attimo, si fermò. Platone,   mormorò la Regina, Platone, non mi riconosci?. … Platone abbassò la testa e ciondolò le orecchie. Non era sicuro che la Regina fosse venuta proprio a cercare lui. Forse aveva soltanto fame, e non conosceva nessun altro in città, e sapeva che qui avrebbe trovato cibo e un tetto: in fondo era stato lui a prometterle tutto questo. Ma era passato tanto tempo. La Regina, giù in strada, si schiarì la voce e cantò, distintamente: e il cane dello spazio gira intorno al mondo, al cielo, all’universo e Laika solo essere vivente dell’infinito varcò le porte e vide cosa c’è nel buio perso. Te la ricordi ancora! Esclamò Platone. Tutto mi ricordo, rispose la Regina. Anche io ho visto cosa c’è nel buio perso. E cosa c’è? Sussurrò il bassotto. Se mi permetterai di restare, rispose la Regina, dividerò il segreto con te, ogni giorno della mia vita. Ma io non sono cambiato, disse Platone, sono sempre lo stesso, e sono solo un bassotto. Forse, rispose la Regina, ma sei anche la mia stella, ed è per te che sono tornata a casa. … Platone le si precipitò incontro, e strofinò il naso su quello di lei, e per un attimo il piccolo bassotto scomparve nella pelliccia bianca della levriera. E quello sì che fu un Natale. …”

Il bassotto e la Regina, Melania G. Mazzucco

“... E durante la passeggiata della sera, il bassotto e la Regina si parlarono per la prima volta. Stella vagabonda, piovuta da qualche galassia lontana, disse Platone, infilando il muso tra le sbarre della finestrella, io credevo di essere molto felice. Avevo tutto: una casa, il cibo, la sicurezza, l’affetto di un amico uomo. Eppure non ho mai vissuto prima di conoscere te.  Sono nato il giorno in cui ti ho incontrato. Perciò, in un certo senso, tu sei la madre che mi ha messo al monde e la dea che mi ha creato. E io che ti onorerò ogni giorno che mi concederai. A modo mio, perché non sono un cane da caccia, né un cane da combattimento. Sono un cane da salotto, un filosofo e un poeta. Sono ricco solo di parole e di pensieri, ma di questi e quelle ne conosco tanti dar rendere la vita varia, avventurosa e piena. Io scriverò per te le canzoni più belle, che nessun cane ha mai sentito, ti farò dimenticare il dolore che hai provato e ti farò conoscere la felicità. La felicità è oggi, ma anche domani, e sempre. …”

sabato 29 dicembre 2012

“… Sembrava disperata. Compresi quella disperazione. Era la stessa che provavo io nei momenti di culmine ... Quando capivo di avere tutto, sentivo di colpa il ratto del nulla...”.

Tortini al forno con verdure

Ho cotto 2 patate, 1 melanzana e 1 zucchina in padella con granulare vegetale saporito. Ho mescolato le verdure a 2 uova e molto parmigiano grattugiato. Ho riempito 3 stampi big muffins. Ho cotto per 25 minuti a 220°.
Ho accompagnato con riso bollito condito con olio extra vergine di oliva.

giovedì 27 dicembre 2012

Rotolo pancetta coppata e zola

Ho steso un rotolo di pasta sfoglia. Ho adagiato su tutta la superficie circa 10 fette di pancetta coppata. Ho ricoperto uniformemente con pezzetti di gorgonzola dolce. Ho chiuso il rotolo, chiuso i lembi, spennellato con tuorlo d’uovo r cotto a 220° per 30 minuti. Ho fatto intiepidire, tagliato a fette e servito.

Meno peggio

Meglio una fine disperata che una disperazione senza fine. Chissà chi l'ha pronunciata per la prima volta. Io l'ho sentita oggi e l'ho solo profondamente condivisa. Perché le disperazioni infinite ti consumano, ti succhiano, ti sfiniscono, ti distruggono per, alla fine, non solo non lasciare in piedi te, ma per non farti ricordare quasi più per cosa ti sei ridotto così. Forse è meglio una fine disperata perché ti lascia il sogno che, un giorno, potresti riavere ciò che ti è stato negato. Uno strappo lacerante e doloroso ti lascia la possibilità di urlare a tutta voce la tua disperazione, ti lascia la dignità di poter rivendicare chi sei e cosa avresti voluto. Forse. Perché forse una fine non può essere meglio di un’altra. Tuttalpiù può essere meno peggio.

Passa

Passa un signore in bicicletta, ti supera, frena bruscamente, si gira e  dice: "E io che mi ero illuso guardasse me ...". Rispondi "E di cosa si vive se non di illusioni e sogni?". Lui ti sorride e  "Mi ha dato una bellissima risposta, ha proprio ragione. Posso riutilizzarla per raccontarla ad altri?". Tu sorridi, lui anche, non vi conoscete, non vi rivedrete più' ma, per un attimo di vita,  sapete di aver condiviso una grande verità. Molto più di quanto, entrambi condividiate ogni giorno tutti i giorni nelle vostre vite piene di gente conosciuta.

mercoledì 26 dicembre 2012

Sweet Surrender

Hey little fella, get your show together
I was listening in before
Now I don't care no more
Look around now (look around now)
It's always that it's gonna get me down
It's only begun
One look is all it took
I remember that sweet surrender
I recall, do you
That sweet surrender
Sweet surrender
My determination
Came creeping across the nation
Sure mistake for anyone
So you can't take home everyone
Cause it's only just begun
One look is all it took
To remember that sweet surrender
I recall, do you
That sweet surrender
I don't know, I don't care
Cause I'm living without you baby
Even when I know what's going on
Yeah it only took, one look, one glance
To set my heart for romance
Do you believe my sweet surrender
My sweet surrender
Hey little fella, now your show's together
I never wanted you to listen before
So why should I walk out the door
Stick around now (stick around now)
And so the story goes on through the night
It's only begun
One look is all it took
I remember that sweet surrender
Do you recall, cause I do
My sweet surrender
I don't know, I don't care
Cause I'm living without you baby
Even when I know what's going on
Yeah all it takes, one look, one glance
To set my heart for romance
One look is all it took
My sweet surrender
That sweet surrender
One look is all it took to remember
(I don't know and I don't care)

Tra gli antipasti di Natale

Mousse di ceci, lenticchie e ricotte
Ho passato in padella 200 gr di ceci  200 gr di lenticchie (entrambi precotti e scolati della loro acqua) con rosmarino, salvia e scalogno.  Li ho frullati e mescolati a 150 gr di ricotta dolce e 150 gr di ricotta salata. Ho amalgamato, riposto su foglie di chioggia e cosparso con pepe rosa in grani grandi.
Cannoncini di pasta sfoglia con formaggi e frutta secca
Ho tagliato a listarelle 2 fogli di pasta sfoglia. Ho avvolto intorno a coni e cilindri e spennellato di latte. Ho cotto a 200° per circa 25 minuti e ho fatto raffreddare. Ho preparato una crema con 300 gr di mascarpone dolce e 300 gr di gorgonzola. Ho riempito i cannolli e i cannoncini, ho chiuso con pistacchi tritati grossolanamente e ho riposto al fresco.
Salmone norvegese semplice con crema a parte
Ho tagliato a fettine sottili 700 gr di salmone norvegese. Ho spruzzato con il succo di limone e arancia. Ho steso su un piatto da portata e con, a parte, una crema di 400 gr di Philadelphia e noci tritate grossolanamente.
Perché il cuore dell’uomo è simili ad ogni latitudine, si commuove allo stesso modo al Nord come al Sud, si angoscia al mare e in montagna, anela all’immenso in cirillico come in francese, è fatto per l’eternità ovunque nasca, anche a Villa Cortese. L’unica differenza la fanno i poeti, che dall’informe caos dei nostri sentimenti riescono a trasformare tutta la gioia e la sofferenza in parole: la parola getta una fune tra un uomo e l’altro, rende possibile salire insieme per scoprire, alla fine, cosa si vede dall’alto.
Alto come un vaso di gerani, Giacomo Poretti

domenica 23 dicembre 2012

Risotto rum e crema di gorgonzola

Ho preparato un fondo di cottura con 1 cucchiaio di cipolla bianca e 1 noce di burro.  Ho fatto rosolare 6 pugni di riso arborio, ho bagnato con una tazza di rum, ho lasciato evaporare e continuato la cottura. Ho aggiunto ½ litro di brodo continuando a mescolare. A metà cottura ho aggiunto 150 gr di crema di gorgonzola.  La crema si è rappresa, ho spento, lasciato qualche istante,  e servito in terrine di terracotta con a tavola pepe bianco e parmigiano a parte.

Never is a moment

In the vastness of this world,
baby, you are so unique.
In the sadness of this life
you bring happiness to me.
From your head down to your toes
you are beautiful devine
(and) there never is a moment That you
are not on my mind
Circumstances cast our fate,
maybe wrong and maybe right,
Though you're dreams and miles away
I try to reach you though this night
From your head down to your toes
you are beautiful devine
there never is a moment
That you are not on my mind
take it
‘cause there never is a moment that you
There never is a moment that you
There never is a moment that you
Are not on my mind.

sabato 22 dicembre 2012

Filetti di tagliata speziata agli agrumi e riso thailandese

Ho tagliato a filetti 6 fettine di tagliata di vitello, li ho passati nella farina, curry, paprika, sale e pepe. Ho spremuto il succo di 1 arancia, 1 lime e 1 pompelmo rosa. Ho fatto sfrigolare, in una padella antiaderente, la carne in 3 cucchiai di olio e una noce di burro. Ho aggiunto il succo degli agrumi. Ho cotto a fuoco moderato fino a fare caramellare. Ho servito con riso thailandese al vapore.

Fiocchi di neve, stelline e alberelli decorati

Notte fonda, irrequietezza. Si ha sempre bisogno di  impastare. Se è stata una brutta giornata per ritrovare il sorriso. Se è stata una bella giornata per dire grazie che sia andata proprio così. In attesa delle prossima nella quale, molto farai tu e molto altro no. E così …
Ho lavorato 2 uova con 5 cucchiai di zucchero 300 gr di yogurt greco intero, 4 cucchiai di marmellata di fichi, 30 gr di burro e ho aggiunto farina q.b.. Ho spezzettato circa 10 datteri e li ho aggiunti all’impasto insieme ad una pioggia di gocce di cioccolato. Ho mescolato, aggiunto 1 cucchiaino di lievito per dolci, riempito 30 stampini (alberelli, fiocchi di neve e stelline), ho decorato con codette colorate e cotto a 180 gradi per 30 minuti. Ho lasciato raffreddare,  insacchettato ed etichettato.

Nebbia

La nebbia attutisce i rumori. Quelli veri e reali, delle finestre che sbattono,  dei clacson delle auto, di chi ride e chiacchiera per la strada e quelli dell'animo. Che  sono più forti e rumorosi di tutti. La nebbia sembra un po' attutire il frastuono anche dentro di te. Non vedere ti fa credere che non esista nulla.  Che tutto sia frutto della tua immaginazione o, se c'è stato, è stato portato via dalla coltre che non ti fa vedere oltre, oltre nulla.

giovedì 20 dicembre 2012

Sole, Negramaro

A volte, certo, capita anche a me
Di non avere voce per parlare o per cantare
cantare
Ma in fondo mi conosco, sbaglio tutti i tempi,
Non era questo forse il migliore per i miei silenzi?
E lo capisco bene mentre io ti guardo arrivare
Da un cielo terso e limpido che non nasconde alcun rumore,
Perdendomi negli angoli del tuo splendore
Mi chiedo dove mai sia finito il sole.
E proprio oggi che il cielo è azzurro, è troppo azzurro,
E non c'è macchia gialla neanch a immaginare
Ma se guardo in basso e vedo te in un istante
Poi capisco che è finito dentro te proprio quel sole,
E adesso è il momento in cui vorrei cantare, ritrovare la mia voce,
Quella persa come ho perso il sole,
Se mi giuri che rimani io ti lascio la mia voce
Ci saranno altri silenzi, altri tempi da sbagliare, amore..
E tutto intorno sembra aver trovato un senso che ti invade e mi assale,
La paura di sfiorarti nelle mani incontra il mio sudore,
Io non posso fare altro che ammirare,
come un uomo aspetta passi il temporale purchè torni il sole.
Nel mondo dicon tutti che ci sia poca bellezza da salvare e da rubare,
Non sanno mica quanta ne nasconda questo mio stupore,
A tratti mi tradisco e mi lascio andare,
Vorrei gridare senza alcun pudore che lei mi ha rubato il sole.

Petto di tacchino all’arancia

Ho lavato e asciugato 3 fette di petto di tacchino. Le ho passate in farina, sale e pepe. Ho sfrigolato in padella antiaderente con poco olio extra vergine di oliva. A metà cottura ho versato il succo di 3 arance e ho finito di cuocere fino a far diventare i filetti croccanti. Ho servito con un insalata di patate bollite.

lunedì 17 dicembre 2012

Biscotti pere e cioccolato fondente

Ho lavorato 1 uovo con 1 tazza di zucchero bianco, 1 tazza e ½ di farina, 75 gr di burro sciolto a bagnomaria, 1 pera tagliata a tocchetti, 50 gr di cioccolato fondente spezzettato e 1 cucchiaino di lievito vanigliato. Ho mescolato e riempito degli stampini a stella, ad alberello di natale e fiocco di neve. Ho cotto a 180° per 40 minuti.
La cena è saltata … forse a colazione faranno comodo …

Succedere

Ci sono momenti che vanno oltre qualsiasi cosa tu avessi mai immaginato, qualsiasi cosa tu avessi mai creduto, coincidono solo con quello che avevi sognato. Spesso sono solo brevissimi attimi che si spandono nel corso della vita come se dilagassero e, per quanto brevi, sono così tanto intensi che sembrano avvolgerla e farla scomparire tutta. E’ il momento in cui canti “ti è mai successo” sussurrandola e urlandola perché l’inizio e la fine coincidono e pensi che se ti è successo potrà ancora e ancora succedere ….

Ti è mai successo, Negramaro

Ti è mai successo di sentirti al centro
Al centro di ogni cosa al centro di quest’universo
E mentre il mondo gira lascialo girare
Che tanto pensi di esser l’unico a poterlo fare
Sei così al centro che se vuoi lo puoi anche fermare
Cambiarne il senso della direzione per tornare
Nei luoghi e il tempo in cui hai perso ali, sogni e cuore
A me è successo e ora so volare
Ti è mai successo di sentirti altrove
I piedi fermi a terra e l’anima leggera andare
Andare via lontano e oltre dove immaginare
Non ha più limiti hai un nuovo mondo da inventare
Sei così altrove che non riesci neanche più a tornare
Ma non ti importa perché è troppo bello da restare
Nei luoghi e il tempo in cui hai trovato ali, sogni e cuore
A me è successo e ora so viaggiare
Oltre questa stupida rabbia per niente
Oltre l’odio che sputa la gente
Sulla vita che è meno importante
Di tutto l’orgoglio che non serve a niente
Oltre i muri e i confini del mondo
Verso un cielo più alto e profondo
Delle cose che ognuno rincorre
E non se ne accorge che non sono niente
Che non sono niente
Ti è mai successo di guardare il mare
Fissare un punto all’orizzonte e dire:
”È questo il modo in cui vorrei scappare
andando avanti sempre avanti senza mai arrivare”
In fondo in fondo è questo il senso del nostro vagare
Felicità è qualcosa da cercare senza mai trovare
Gettarsi in acqua e non temere di annegare
A me è successo e ora so volare...
Volare...
Volare
Oltre questa stupida rabbia per niente
Oltre l’odio che sputa la gente
Sulla vita che è meno importante
Di tutto l’orgoglio che non serve a niente
Oltre i muri e i confini del mondo
Verso un cielo più alto e profondo
Delle cose che ognuno rincorre
E non se ne accorge che non sono niente
Che non sono niente
Che non sono niente
Che non sono niente
Ti è mai successo di voler tornare
A tutto quello che credevi fosse da fuggire
E non sapere proprio come fare
Ci fosse almeno un modo uno per ricominciare
Pensare in fondo che non era così male
Che amore è se non hai niente più da odiare
Restare in bilico è meglio che cadere
A me è successo amore e ora so restare






domenica 16 dicembre 2012

Ti porto via con me, Lorenzo Jovanotti

In questa notte fantastica
che tutto sembra possibile
mentre nel cielo si arrampica
un desiderio invincibile che lascia una scia, come astronave lanciata a cercare una via
verso una nuova dimensione
un'illuminazione
In questa notte fantastica
in questo inizio del mondo
i nostri sguardi si cercano
con ali fatte di musica
posso toccare il cielo
lo posso fare per davvero
lascia che questa atmosfera ti porti con se non c'è piu niente da perdere
Ti porto via con me
In questa notte fantastica
Ti porto via con me
Ribalteremo il mondo
Una cascata di bassi che fanno vibrare
la spina dorsale
Una manciata di ore da metterci dentro il delirio totale
Due come noi che si fondono per diventare una nota sola
Due come noi che si cercano dentro una musica nuova
Dentro una macchina suona una ritmica forte si sente da fuori
Un temporale elettronico lava la polvere dai cuori
Dj suona musica buona BPM 130
Respira, respiro
Ti porto via con me
In questa notte fantastica
Di questo inizio del mondo
Con mille storie che nascono
E mille amori che esplodono in mezzo alla via fanno una luce più forte del sole
In questo spazio elettronico
Posso toccare il cielo
Ti porto via con me
Non ti fermare da questo equilibrio
Se guardi si vede lontano
Tutti i colori li vedi più forti adesso che sai che ci siamo
Come filmare una scena per dire chi siamo su un altro pianeta
In questa parte di mondo la strada finisce
Comincia la vita
Senti il dolore si scioglie nel tempo
che scorre e che scivola via
Non resterò qui a guardare
Ho già iniziato a viaggiare
Ti porto via con me ooh eeh
Una cascata di bassi che spingono il mondo ad un nuovo mattino
Donna che danza la notte fa nascere il sole ti sento vicino
Dentro una pancia di musica muoio e rinasco più forte di prima
In questa parte di mondo
la strada comincia
Ti porto via con me
“… Ho le vertigini ma me ne infischio. Quindi possiamo impedire alle sensazioni di paralizzare il corpo. Si possono ammansire come animali selvatici. E il ricordo della paura accresce il piacere. …”

Storia di un corpo, Daniel Pennac

sabato 15 dicembre 2012

Silenzi e parole che fanno male

I silenzi assordanti e le parole forti, se inciampano gli uni sulle altre, riescono ad essere dolorosi in egual misura. Fa male il silenzio che ti immobilizza e non ti da’ speranze. Fanno male le parole forti che non ti danno possibilità di scampo, che ti inchiodano e non lasciano dubbi. A volte devi chiedere scusa per quei silenzi dietro ai quali trinceri sentimenti che non puoi liberare. A volte devi chiedere scusa per quelle parole che liberano i tuoi sentimenti prorompenti e incontenibili.

Muffins mandorle e arancia

Ho lavorato 2  uova con 150 gr di zucchero di canna fino ad ottenere una crema. Ho aggiunto 300 gr di farina di mandorle, il succo di 2 arance e la buccia della scorza grattugiata. Ho aggiunto i 2 albumi a neve. Ho lavorato e versato in 6 stampi da muffin stretti e alti. Ho cotto a 180° per 40 minuti.

Notti, Francesco Guccini

Notti che durano non so quante ore
cascate impetuose o gocce in un mare
notti che bruciano su una ferita, notti boccate di vita
Notti indelebili che marchiano un volto
notti invisibili senza raccolto
notti da incorniciare, ore di plastica da riciclare.
Notti che spaccano il calendario senza brindare per l'anniversario
vasi di tempo che invecchiano l'uomo e le facciate di un duomo.
E con coraggio potrai viverle fino alla fine
o chiuderle in una bacheca,
ma è un'esistenza più cieca.
Con l'incoscienza potrai spenderle tutte in un sogno
per annegare il rimpianto e dare voce al tuo tempo
o forse le dimenticherai
forse le ascolterai.
Notti in difesa giocate di sponda
lì ad aspettare la tua giusta onda
notti da preda, da belva o da insetto
fuggite o prese di petto impermeabili ad ogni ricordo
C'è chi ne parla ma io resto sordo
notti acquazzoni d'estete
nubi gonfie di storie perdute
Le notti scivolano o raschiano il fondo
lievi di schiuma o pugni di piombo,
imprevedibili come naufragi,
notti da cani randagi.
Con la coscienza potrai
seguirle fino a un traguardo,
voltarti indietro stupito,
ché non sei neanche partito.
Con la coerenza potrai
difenderle dalla vergogna,
o dare ragione a uno sbaglio,
strapparti di dosso il guinzaglio;
o forse le cancellerai,
forse le canterai.




Crostatine mele e pere speziate

Ho cotto in poca acqua 1 mela e 1 pera tagliate a tocchetti con zucchero, cannella e zenzero. Le ho lasciate abbastanza croccanti e fatte raffreddare. Ho aggiunto un po’ di pane grattugiato. Ho tagliato, con il fondo di una tazza della pasta sfoglia e ho riempito 10 stampini in silicone. Sul fondo ho spalmato un cucchiaino di marmellata di pesche senza zucchero, ho riposto un cucchiaio di impasto di frutta e ho coperto con un altro di marmellata. Ho cotto per 30 minuti a circa 200°.

All I want for Christmas is you

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you.
I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby
I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeer click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me
Oh, I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is you
All I want for Christmas is you baby
All I want Christmas is you baby for

L’istante perfetto

L'istante perfetto è l'istante in cui sai di essere arrivato,  in cui senti che ti puoi fermare perché quel pezzo che ti mancava e per il quale avevi brancolato annaspando per il mondo da tutta una vita, ora c'è, è arrivato, lo hai trovato, ti è stato donato, ci hai inciampato. L'istante  perfetto è quello in cui senti la pace che non avevi mai sentito, provi l'appagamento che non avevi mai provato, non hai più domande perché hai tutte le risposte, non ansimi più perché hai l'ossigeno, non tremi più perché la calma totale ti abbraccia e ti riscalda. L'istante perfetto è quello in cui ti senti veramente quello che sapevi fosse il modo giusto di sentirsi ma e che, non avendo capito se fosse un luogo, un oggetto o un viso, era ancora la grande ricerca che impegnava notti e giorni. L'istante perfetto è sentire di  aver dentro, intorno, di fianco, sotto, la pace. L'istante perfetto è sentirsi, sotto la neve, finalmente a casa.

mercoledì 12 dicembre 2012

Bicchierini ricotta e nutella

Ho mescolato 250 di ricotta con 3 cucchiai colmi di nutella e 2 cucchiai rasi di zucchero semolato fine. Ho cosparso il fondo di 4 bicchierini con cereali al cioccolato e pezzi di cioccolato fondente. Ho coperto con la crema di ricotta e nutella e cosparso ancora con cereali e cioccolato.

Biscotti yogurt e nutella

Ho lavorato 1 uovo,  100 gr di yogurt bianco dolce, 50 gr burro sciolto a bagnomaria, 50 gr di zucchero bianco e farina  Ho mescolato bene, aggiunto farina q.b. per un impasto morbido ma consistente, 1 cucchiaino di lievito per dolci e, alla fine, 4 cucchiai di nutella. Ho mescolato e riempito 20 pirottini di carta contenuti in altrettanti di silicone. Ho cotto a 180° per circa 30 minuti

Capodanno in giallo, autori vari

Tutta da assaporare  questa piccola raccolta di racconti. Come tra quelle righe, fuori fa freddo, la neve è arrivata e fra poco saremo costretti, come tutti i protagonisti, ad indossare la maschera del buon umore per la notte dell'anno. Dove, se non sei felice, vieni additato e condannato da chi ti circonda.  E il migliore resta lui. Il maestro Camilleri, o così, è per me. Il momento è lo stesso. La notte di Capodanno. E anche i protagonisti sono gli stessi dei loro più importanti romanzi e, Montalbano, resta il più accattivante, il più affascinante, il più coinvolgente. E' il primo dei racconti e io l'ho letto due volte. All'inizio e alla fine. Per iniziare e  finire nel migliore dei modi.

Mabel dice sì, Luca Ricci

Leggere un romanzo del quale non riesci a capire il messaggio, pur leggendo una prosa non particolarmente complessa, seppur affascinante, è una esperienza da fare. Forse non raggiungere la profondità dei pensieri e  delle sensazioni dei protagonisti è importante per riuscire ad accettare che potrebbe succederci di non capire chi abbiamo al nostro fianco, noi stessi e il turbinio della vita nel quale ci troviamo. D'altronde, non siamo forse tutti protagonisti incompresi del grande romanzo della vita?

Insalata single valeriana, pera, noci e crema di formaggio

Ho lavato e asciugo 200 gr di insalata valeriana. Ho aggiunto una pera tagliata a fettine sottili, molti gherigli di noce. Ho condito con una crema a base di yogurt (1 vasetto intero) e qualche noce di gorgonzola mescolati bene. Ho pepato e aggiunto un filo di olio. Ho accompagnato con pane azimo.

Senso, senza, con

Ci sono momenti in cui non trovi il senso. Semplicemente, non ne vieni a capo. Non capisci, non senti, non vedi, non percepisci, non vuoi. Oppure è perché hai capito tutto, senti tutto, vedi tutto, percepisci tutto e vorresti. E’ questo il motivo per cui non trovi il senso. E’ il senso del “non senso”. L’inaccettabile. Ci sono giornate in cui non puoi fare altro che lasciare che vadano perché pensare, cercare, vedere, capire, percepire è troppo doloroso. Puoi solo lasciare che vadano sapendo che c’è la tua anima gemella che fa l’unica cosa che ti possa arrivare in fondo all’anima. Lei, ti ascolta. Ancora ancora e ancora. Senza magari capire, senza magari approvare, con altri forse mille altri “senza” ma con l’unico “con” che conti. L’amore. Perché l’amore che ti vuole bene fa andare ogni differenza, ogni perché, ogni confine, ti raccoglie dall’angolo dove ti sei rifugiato, ti fa una carezza, ti tende una mano e prova a farti rialzare.

lunedì 10 dicembre 2012

Riso al vapore con pesce affumicato

Ho cotto al vapore 50 gr di riso venere e poi,  a parte, sempre al vapore, 50 gr di riso rosso della camargue (hanno cotture diverse). Ho tagliato, a filetti, 2 fettine di tonno e 2 fettine di spada affumicati. Ho lasciato macerare con olio, limone e pepe rosa. Una volta cotto il riso, ho mescolato tutto e mi sono servita a temperatura ambiente con mezzo bicchiere di vino verdicchio di "casa".

Torni indietro

Torni indietro. La vista é  solo un po' più' in basso e un po' più a destra. Ti senti lì come mille anni fa eppure non è più così. Il tempo ti é passato sopra. A volte così bello da non poterlo raccontare. A volte così lacerante da non riuscire a dargli voce. Senti, in fondo, di essere la stessa persona. Eppure le persone, la vita, con le loro meravigliose inaspettate sorprese e le loro indicibili brutture,  ti hanno inevitabilmente cambiata. Sei più fragile eppure più forte. Ancora vulnerabile eppure pronta a difenderti. Scorgi visi, anche se non li vedi. Senti voci, anche se non parlano. Senti il passato sussurrare, vivi il presente frastornate e guardi al futuro senza avere la forza per interrogarti. Sei tornata indietro. La vista é solo un po' più in basso e un po' più' a destra, ma a te sembra che il mondo si sia capovolto.

A -4

Il freddo di questi giorni sembra congelare i pensieri. Quelli che hai nella pancia, quelli profondi, quelli che hanno la presunzione e la capacità di bloccare,  intralciare, limitare, il tuo camminare. Ci sono attimi in cui  i "se potessi", i "se avessi saputo", "se tornassi", ma soprattutto i grandi enormi " perché", sono asfissianti, nauseanti, profondi e totalmente paralizzanti. Vorresti semplicemente aprire la testa del mondo perché ti vengano svelate tutte le scelte, le motivazioni, le logiche che non ti appartengano e tu possa trovare pace. Il caldo, al quale pensavamo di non sopravvivere, ha visto grandini improvvise che hanno visto  le foglie riempire le strade che hanno sentito arrivare il gelo di questi giorni. I "se avessi saputo", "se tornassi" ma soprattutto i grandi incomprensibili "perché" sono costantemente in fila. Speriamo il gelo li blocchi e poi li distrugga, per trovare, finalmente un po' di pace.

domenica 9 dicembre 2012

You’ll never find another love …

Sarà la neve, saranno le luci, sarà il freddo. Sarà che ti volti e non riesci a distinguere il tempo passato. Forse era ieri, forse sono passati duemila anni. E ci sono attimi tra il passato e il futuro, tra il tutto e il nulla, tra chi eri e chi ti senti ora, in cui vorresti semplicemente capire il senso. Di tutto ciò che ti è sfuggito o che ti è scivolato via. E questa canzone sembra intonarsi a tutto ciò che ti sembra scorrere, fuori e nella pancia …

You'll never find, as long as you live
Someone who loves you tender like I do
You'll never find, no matter where you search
Someone who cares about you the way I do
Whoa, I'm not braggin' on myself, baby
But I'm the one who loves you
And there's no one else! No one else!
You'll never find, it'll take the end of all time
Someone to understand you like I do
You'll never find the rhythm, the rhyme
All the magic we shared, just us two
Whoa, I'm not tryin' to make you stay, baby
But I know some how, some day, some way
You are (you're gonna miss my lovin')
You're gonna miss my lovin' (you're gonna miss my lovin')
You're gonna miss my lovin' (you're gonna miss my lovin')
You're gonna miss, you're gonna miss my lo-o-ove
Late in the midnight hour, baby (you're gonna miss my lovin')
When it's cold outside (you're gonna miss my lovin')
You're gonna miss, you're gonna miss my lo-o-ove
You'll never find another love like mine
Someone who needs you like I do
You'll never see what you've found in me
You'll keep searching and searching your whole life through
Whoa, I don't wish you no bad luck, baby
But there's no ifs and buts or maybes
(You're gonna) You're gonna miss (miss my lovin')
You're gonna miss my lovin' (you're gonna miss my lovin')
I know you're gonna my lovin' (you're gonna miss my lovin')
You're gonna miss, you're gonna miss my lo-o-ove
Whoa, oh, oh, oh, oh (you're gonna miss my lovin')
Late in the midnight hour, baby (you're gonna miss my lovin')
When it gets real cold outside (you're gonna miss my lovin')
I know, I know that you are gonna miss my lo-o-ove
Let me tell you that you're gonna miss my lovin'
Yes you will, baby (you're gonna miss my lovin')
When I'm long gone
I know, I know, I know that you are gonna miss

Tra i cannoncini e i cannoli dolci e salati

I cannoncini ripieni di crema pasticcera non mi piacciono, diciamo così, per principio. Storie che raccontate agli altri perdono di consistenza e appaiono sciocche e insensate. Ma così è e io, oltre a non mangiarne, mi rifiuto di provare a prepararne. Ne ho fatta una versione salata e una dolce modificata (ovviamente non con la pasticcera!!!).
Ho steso la pasta sfoglia, l’ho tagliata a listarelle e le ho arrotolate intorno ai coni in metallo. Ho spennellato di tuorlo d’uovo e ho cotto a 220° per circa 25 minuti. A parte ho preparato una crema a base di crema di gorgonzola, caprino e pepe verde (100 gr più 100 gr).  E un’altra dolce a base di ricotta, miele e canditi misti (400 gr più 4 cucchiai più 50 gr). Una volta raffreddati i coni  (con un foglio ne sono venuti 6 abbastanza grandi) ho riempito  i cannoncini. Quelli salati li ho chiusi con una granella di pistacchi. Quelli dolci con una crema di cioccolato e nocciole.

sabato 8 dicembre 2012

Nelle tue corde

Odio tante cose da quando ti conosco
e non ne conosco neanche il perché
ma lo intuisco
odio... il mio nome solo senza il tuo
ogni fottuto addio
io odio quando ti odi e mi allontani perché
hai delle isole negli occhi
e il dolore più profondo
riposa almeno un'ora solo se ti incontro
e ti a-m-o e con le mani dico quello che non so
e tu mi a-m-i

Sembrava una canzone di primavera, poi mi è sembrata una giusta canzone per l’estate, ora mi sembra bellissima con la neve a fare da contorno. Ci sono canzoni, come ci sono alcune persone, che ti sono nelle corde e potrebbero passare mille anni ma ogni volta che le ascolterai, ogni volta che le rivedrai, sarà sempre la prima emozionante volta … E  mentre l’ascoltavo a tutto volume ho preparato un aperitivo: frullato di frutti di bosco, martini rosé e succo d’arancia. E ora sarebbe bellissimo ballare a luci soffuse  

Sogni di neve

Nevica e Aleksandr Petrovsky porta Carrie, in slitta, a Central Park. Nevica e Mister Big bacia Carrie sulle rive della Senna di  Parigi dopo aver attraversato l’Atlantico solo per riconquistarla. Qui  nevica e noi, come Carrie, tutte in attesa che i nostri Petrovsky e Big ci facciano sognare …

Strudel mele pere mandorle

Ho steso un foglio di pasta brisée con la propria carta da forno. Ho mescolato, in una ciotola, 1 mela e 1 pera tagliate a fettine sottili. Ho aggiunto zucchero di canna dulcita, mandorle tritate, cannella e zenzero. Ho spennellato il fondo della pasta con marmellata di fichi bianchi, ho coperto con la frutta, ho spennellato ancora con la marmellata. Ho chiuso i bordi e cotto a 200° per circa 35 minuti.
Ho lasciato raffreddare, ho impacchettato con carta da forno bianca, chiuso con spago e completato con etichetta bianca e blu “chezsimus”.

Pepite cereali mandorle e cioccolato

Ho mescolato 1 uovo, 10 cucchiai di cereali misti con frutta secca 1 cucchiaio di mascarpone, 1 di nutella, 1 yogurt alla banana e 3 di zucchero. Ho mescolato e riempito circa 15 pirottini (sotto quelli di silicone e sopra quelli carta lilla con la scritta “sweet” sul fondo). Ho cotto a 180° per 45 minuti. Ho lasciato raffreddare e ho riposto in un sacchetto trasparente, chiuso con spago grezzo e completato con l’etichetta “c’est moi qui l’ai fait, chezsimus”.

venerdì 7 dicembre 2012

Vivere

“…Vivimi senza paura
Che sia una vita o che sia un´ora
Non lasciare libero o disperso
Questo mio spazio adesso aperto ti prego
Vivimi senza vergogna
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E Ascolta quello che ho qui dentro…”

Perché vivere chi incontri lungo il cammino della vita, profondamente, intensamente, veramente e coraggiosamente è l’unica alternativa che  hai affinché quel cammino abbia un senso.

Padellata di tacchino e champignon

Ho lavato e asciugato tre fette di tacchino. Le ho tagliate a tocchetti e li ho fatti sfrigolare con olio e dado granulare saporito. Ho lavato, asciugato e cotto in padella 300 gr di champignon con olio sale e acqua. Alla fine ho unito carne e funghi e ho fatto saltare e abbrustolire.

Camminare

Ogni giorno è un ricominciare, ogni volta è un riprovarci, ogni istante è un "voglio farcela", ogni momento è un voglio guardare avanti, ogni pezzo di vita è un sono cresciuta anche così. Ti volti e anche se sono  state più le lacrime dei sorrisi, i momenti difficili di quelli facili, le battaglie perse di quelle vinte, gli oneri degli onori, non puoi fare altro che alzare la testa, sperare il bene di chi hai ancora accanto e di chi non c’è più e provare a sorridere. Qui, oggi, si chiude un’altra parentesi. Gli scatoloni sono chiusi, le scrivanie vuote, le luci spente. Si torna a casa.

Io ti cercherò, Lorenzo Jovanotti

Come è strano incontrarti di sera in mezzo alla gente
salutarci come due vecchi amici “Ehi ciao come stai”
quando un giorno di notte m'hai detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non ti lascerò mai";
E adesso siamo occhi negli occhi
e non serve a niente parlare
ho la mappa di tutti i tuoi nei la potrei disegnare
nei tuoi occhi ritrovo i miei giorni di qualche anno fa
le domeniche senza far niente e voglia di sincerità,
parliamo un po' raccontami quello che fai
sei la stessa che un giorno m'ha detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte m'hai detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t'ho detto "non ti lascerò mai";
Io ti cercherò negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò
e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi
chissà se si chiamava amore.
Nei tuoi occhi mi ritrovo nell'attimo prima in cui sto per baciarti
l'universo si ferma un' istante perché vuole ammirarti
tutto il resto mi passa alle mani come la sabbia del mare
resta solo un diamante che brilla
e che continua a brillare ogni volta che mi torni in mente
continua a brillare in un angolo della mia mente ti continuo ad amare.
Io ti cercherò negli occhi delle donne
che nel mondo incontrerò e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi
chissà se si chiamava amore.

Amore gli uomini che cambiano
Sono quasi un’ideale che non c’è
Sono quelli innamorati come te

Mia Martini

Palline di formaggi ricoperte con frutta secca e spezie

Ho lavorato 150 gr di caprino, 150 gr di robiola e 150 di ricotta. Ho aggiustato di sale e pepe rosa. Ho formato delle palline. Le ho passate in un trito di pistacchi e curcuma e in un altro trito di nocciole e paprika. Ho riposto le palline, alternandole, in un grande vassoio e lasciato riposare in frigo.
Ho servito con martini e succo d'arancia.

Tortini biscottosi brown sugar

Sempre sveglia mentre tutti dormono …
Ho lavorato 1 uovo con 125 gr di burro sciolto a bagno maria. Ho aggiunto 150 gr di zucchero di canna dulcita e farina ad occhio fino ad ottenere un impasto simile ad una pasta frolla morbida. Ho aggiunto mezzo cucchiaino di lievito vanigliato e 50 gr di cioccolato extra fondente spezzato a cubotti.  Ho riempito 3 stampi da big muffins. Ho cotto per 35 minuti a 180°.
Promossa a pieni voti …