sabato 30 settembre 2017

Cheese cake fredda ai frutti di bosco

Ho frullato 125 grammi di biscotti digestive mescolandoli a 75 grammi di burro sciolto.
Ho preparato una crema con 200 grammi di Philadelphia, 200 di mascarpone, 1 cucchiaino di zucchero a velo, il succo di mezzo limone spremuto. 
Ho preparato una salsa di frutti di bosco con 150 grammi di lamponi,150 grammi di mirtilli, 50 grammi di zucchero bianco semolato.

Ho predisposto la base di biscotti su un piatto imburrato, ho coperto con la crema e poi con la salsa. In frigo fino al momento dell'assaggio. 

Donne al quadrato, Antonia Storace

Alla fine della corsa, potrò dire di avercela fatta con le mie sole forze. Perché ho imparato le regole del gioco e ho giocato al meglio delle mie capacità. Potrò dire di aver stretto il pugno e i denti, di aver sentito tutta la nostalgia del mondo e la mancanza di ogni cosa nota. Di aver imparato a piangere per pulirmi il cuore, di aver imparato a ridere per dire a me stessa: "Non è finita fino a quando non vinco". Alla fine della corsa, potrò dire di essermi sentita stanca, dall'anima alle ossa, e di essere rimasta in piedi comunque. Di aver conosciuto il valore di una porta chiusa e la speranza di un portone aperto, incontrato una moltitudine di gente, aver dato e aver preso, aver lasciato senza rammarico, aver abbandonato con consapevolezza, essermi svincolata dall'opinione degli altri.
Alla fine della corsa potrò dire di aver imparato a scegliere: potrò dire di essere cresciuta. 


Muffins pistacchio, pera e cioccolato

Ho lavorato 2 uova con 150 grammi di yogurt biologico al pistacchio, 1 cucchiaio colmo di granella di pistacchio, 100 grammi di zucchero di canna, 125 grammi di burro (di cascina), farina 1 q.b. E 1 cucchiaino raso di lievito madre. Ho mescolato e riempito 12 stampi muffins. In ognuno ho poi inserito1 fettina di pera abate e 1 cubetto di cioccolato fondente 90%. 
Ho infornato per 35 minuti a 190 gradi. 



giovedì 28 settembre 2017

Per me ...

Ho lavorato 1 uovo, 200 grammi di ricotta, 2 cucchiai di marmellata di fichi, qualche cucchiaio di zucchero di canna, qualche cucchiaio di farina "1", pezzi di cioccolato extra fondente.
Ho cotto per 30 minuti a 180 gradi. 


Donne al quadrato, Antonia Storace

Ne ho letto una recensione la settimana scorsa, ieri mattina è arrivato, ieri sera ho iniziato a leggerlo e stasera ... è già finito. Ci sono parole preziose, vere, dure, di lucida analisi e incoraggiamento. Non molte pagine, piccoli capitoli, per chi ha vissuto e sofferto ma pensa di meritarsi di tornare a sorridere. 


Qualche volta ti sentirai diversa, e farà paura. Certe altre ti sentirai te stessa, e sarà magnifico. Perciò tu prova. Il prezzo di un sogno è il tuo coraggio.


mercoledì 27 settembre 2017

Al cocco per lei

Non servono regali importanti, bastano piccole attenzioni, un sorriso, la presenza. Per dire, alla persona che diventa grande  “io ci sono”.
Per lei, a tarda ora, ho preparato dei semplici biscotti al cocco.

Ho lavorato 1 uovo con 200 grammi di cocco grattugiato, ½ bicchiere di zucchero di canna e 1 yogurt naturale alla soia. Ho mescolato e aggiunto pezzi di cioccolato extra fondente. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e fatto cuocere per circa 30 minuti a 180°.

Ho impacchettato con fiocco etichetta e cuoricino e la mattina consegnato.


Il Risveglio, Kate Chopin

"Il Risveglio" di Kate Chopin è il risveglio psicologico, emotivo, fisico, e sensoriale del femminino di  Edna, donna bella, giovane, sposata e madre in una New Orleans alla fine del diciannovesimo secolo.
In un contesto sociale agiato e piacevole, dove un marito attento e benestante dovrebbe garantire la felice stabilità di una donna di quell’epoca, tutto si stravolge e coinvolge.
Nella vita di Edna si insinua un’agitazione di animo che la porterà, poco alla volta, ad intraprendere un nuovo cammino affascinante, pericoloso ma inevitabile, dove verranno meno il rispetto delle regole e delle imposizioni della società dell’epoca.
E’ Robert a far risvegliare quella Edna sconosciuta all’Edna stessa che poi, dopo quell’incontro, non potrà più tornare ad essere ciò che era. Anche se tra loro non viene detto nulla, anche se tra loro non succede nulla. Quel non detto e quel non accaduto alimenteranno comunque i sogni, le aspettative e smuoveranno l’animo sopito. Vincerà l’Amore Vero, quello rispettoso di certe condizioni perché per Robert il tradimento non è contemplato ma quell’amore porterà alla distruzione perché Edna, ormai diversa e libera, non si accontenterà e soccomberà più a nulla, fino all’atto supremo di libertà.


lunedì 25 settembre 2017



Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento  presente e d’apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora.
Thich Nhat Hanh

sabato 23 settembre 2017

Torta mascarpone e mele

C'era un video che in questi giorni girava tra amiche. Io avevo già provato a farla tempo fa e, tornata a casa, avevo voglia di impastare per rendere meno duro il ritorno alla realtà.
Così come allora la mia ricetta è leggermente diversa ....

Ho lavorato 3 uova, 300 grammi di mascarpone (non 250) 200 (non 150) di zucchero, 250 di farina e mezza bustina di lievito vanigliato. Ho mescolato con una frusta a mano, aggiunto 2 (non 3) mele golden molto grosse tagliate a tocchetti e versato l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata. Ho tagliato e disposto a raggiera 1 mela tagliata a fettine, cosparso di zucchero e fiocchetti di burro e infornato per 50 minuti a 200 (non 180) minuti.


I libri pesano tanto: eppure chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.
Luigi Pirandello
Sulla strada del ritorno ...

venerdì 22 settembre 2017


Corre in maniera stupenda il cielo, a giudicare dalle nuvole.
(Odisseas Elitis)
Dolci coccole prima del rientro

Ritrovarsi a Parigi

Ti ingannano la copertina e il titolo. E pensi di iniziare a leggere un romanzo romantico in un'atmosfera tipicamente parigina. Con una colonna sonora come La vie en rose.
Invece è una storia originale quella che ti ritrovi a scoprire. Sono righe introspettive e intime e riflessive. E' la storia di chi non ha mai vissuto la propria vita ma si è accontentato di vivere quella degli altri o quella che gli altri gli hanno cucito addosso. 
E' la storia di chi si ascolta e ascolta quell'istinto primordiale che ti porta alla felicità. O a qualcosa che le è molto simile. Non fosse per il fatto che riguarda finalmente solo se' stessi e non gli altri, il senso del dovere o ciò che il buonsenso del mondo impone come regole alle quali sottostare.
A pensarci bene, il titolo e la copertina e anche quel sottofondo musicale sono proprio di queste pagine. Perché solo quando ci ritroveremo potremo trovare gli altri e forse l'amore. 
Bel romanzo. 

giovedì 21 settembre 2017



"La felicità è ciò che l'uso non può logorare"'
"In questo caso si tratta di un'astrazione."
"Non penso."
"Perché?"
"Per me la felicità è una sensazione o, comunque qualcosa di molto intimo e incomunicabile."

Ritrovarsi a Parigi, Gajto Gazdanov
Il rumore delle onde accompagnava il rumore dei ricordi, mentre la luce riflessa sul mare illuminava sogni che sarebbero rimasti tali e, per questo, perfetti e immutabili, come nessuna realtà.

mercoledì 20 settembre 2017



È pericoloso scavare negli abissi degli affetti umani, e non già perché  essi siano molto aperti e vuoti, anzi perché si richiudono tanto facilmente.

Nathaniel Hawthorne

martedì 19 settembre 2017


Nuvole sul mare e meringhe ripiene di panna ....

Da leggere semplicemente su una panchina di fronte al mare  ...
"È la luce vivente che porta in se' ciascuno
e che tutti soffocano per fare come tutti"

Jacques Prevert, Luci d'uomo

lunedì 18 settembre 2017

Biscotti per il mare


Ho lavorato 300 grammi di cereali al cioccolato con 250 grammi di ricotta e 2 uova.
Ho riposto cucchiai di impasto su carta da forno e cotto per 20 minuti. 
                                              Essenza e passione ... l'uno di fronte all'altra.
                                                     Ed è semplicemente pace dell'anima.

venerdì 15 settembre 2017


Il suo pasto, oggi, in Giappone.
La prossima volta mi porta con lei. O così dice.

chi per colazione, chi per dessert serale ...

Ho mescolato 150 grammi di yogurt biologico al pistacchio con 3 cucchiaini di granella di pistacchio di bronte, riposto in bicchiere e coperto con altra granella.

Ho mescolato 150 grammi di yogurt biologico alla vaniglia con 3 cucchiaini di crema alla nocciola, ripeto sto in bicchiere e coperto con cereali di avena e farro e pezzetti di cioccolato fondente 90%.
C’è una stella in queste notti d’estate grande e  luminosa, ma talmente grande e luminosa che sembra di poterla afferrare.
La guardo, incantata, per ore, e penso che sarebbe bello raggiungerla o, semplicemente, avere più tempo a disposizione per poterla ammirare.
Ma le stelle, lo si sa, sono irraggiungibili. Puoi solo guardarle da lontano e sognare.
Se sei fortunato e prendi un volo notturno forse puoi avere la stupida illusione che gli sarai più vicina, potrai illuderti di sfiorarle ma, si sa, sono solo sogni, solo illusioni. La notte passa, il volo termina e tu sarai solo di nuovo alla finestra, in una notte d’estate senza sonno, a guardarla.
Mi sono documentata. Potrebbe essere Vega ma si sa che ognuno di noi, davanti alla propria finestra, potrà chiamarla come meglio crede. Perché i sogni sono solo nostri.

Muffins per lei ...

Ci sono attimi di tristezza che vanno accarezzati … perché quella lacrima non scenda o si asciughi il prima possibile …
Pensando alle sue, trattenute, ma non per questo meno dolorose,  ho iniziato a preparare nuova “versione” di muffins.

Ho lavorato 1 uovo intero con ½ bicchiere di fruttosio. Ho aggiunto 250 grammi di ricotta fresca, 50 grammi di burro sciolto a bagnomaria, 100 grammi di farina antigrumi e 100 grammi di fecola di patate.
Ho sistemato in ciascun pirottino da muffin 1 cucchiaio di impasto, ½ cucchiaio di nutella e ancora 1 cucchiaio di impasto.
Ho cotto per circa 30 minuti a 190°.
Ho lasciato raffreddare e insacchettato per la consegna mattutina!



giovedì 14 settembre 2017

Non è necessario sperare per agire,
ne' avere la certezza di riuscire per perseverare.

Guglielmo D'Orange
                                                                E ora. A chi tocca?
                                                                      ... e così sia ...

mercoledì 13 settembre 2017

Pulvis et umbra

“Pulvis et umbra” è uno di quei libri che non vuoi finire perché poi sai che ti sentirai solo, perché subito dopo l’ultima parola vorresti scrivere all’autore per dirgli “sta già scrivendo il prossimo, vero?”, perché ci sono semplicemente dei libri belli e che non hanno bisogno di nessuna presentazione.
Mi piace Manzini, da sempre e sempre di più. Mi piace il suo personaggio, l’irriverente, romantico, graffiante, forte, impetuoso, tenace, Vicequestore Schiavone, con le sue clark ai piedi perché Roma non si vuole “abbandonare” neanche se costretti a vivere ad Aosta in mezzo alle sue nevi.
Mi piace il  narrare di Manzini, che scorre veloce e intriga e coinvolge senza fiato dalla prima all’ultima riga.
Mi piace il suo Schiavone con il suo cercare i colpevoli, essere leale con gli amici che sono fratelli di sangue, non riuscire a fare a meno del fantasma di Marina ma anche cercare di affacciarsi alla vita senza per questo non rispettare il loro grande amore che non può più esistere.
Mi piace talmente tutto che restano solo due cose da dire. La prima è che ora mi sento sola e la seconda è: “gentile Manzini, sta già scrivendo il prossimo, vero?”


Scegli i tuoi pari

Scegliete amici, amanti e amori che siano ali forti con cui spiccare il volo, che vi aiutino a nascere, pure quando nascere fa male, per scoprire chi siete davvero, per rendervi persone migliori.
Scegliete chi vi rimprovera per troppo affetto, invece di chi vi consola per convenienza.
Chi vi affronta a muso duro, vi urla addosso, e alla fine resta.
Scegliete chi non vi incatena all’immobilità del suolo, ma disegna per voi un altro pezzo di cielo.
Chi non fa promesse e poi le mantiene.
Chi tradisce le aspettative, perché non c’è altro modo di onorare la vita, nella sua magnifica imperfezione.
Chi vi cambia gli occhi, o ve li restituisce per la prima volta, mostrandovi un modo diverso di guardare.
Scegliete chi vi spinge a lottare, a combattere, a crescere e sperimentare.
Chi inventa ogni giorno colori nuovi, e ha incoscienza abbastanza da accostare il verde col giallo, il blu cobalto col rosso rubino, perché nulla ci fa più coraggiosi come la capacità di rompere gli schemi e sovvertire l’ovvio.
Scegliete chi vi fa paura.
E poi scegliete chi vi fa venire voglia di vincere quella paura.

Antonia Storace
“Leggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura, un libro che inizia”.

Alessandro Baricco


martedì 12 settembre 2017

                                                         Dal Giappone ... con amore ...
Era l’altra vita, mille anni fa. Iniziai a riporre i libri negli scaffali della libreria appena montata tra una bomboniera e una foto, dividendo un po’ i generi. A sinistra i gialli, a destra il “resto del mondo”.
Un giorno, senza rendermene conto e senza voler offendere nessuno, ho iniziato a togliere una bomboniera e poi un’altra, una foto e poi un’altra ancora e così, giorno dopo giorno, i libri hanno iniziato ad invadere spazi, a vivere di vita propria, ad avere le loro esigenze, le loro richieste, il loro bisogno di spazio, esattamente come noi esseri umani che, ad un certo punto, abbiamo bisogno di respirare ed avere visibilità e dignità. 
Poi i gialli erano troppi e il resto del mondo iniziava a differenziarsi tra nord sud, est e ovest, e così, la catalogazione è iniziata per autore ma poi la libreria non è più bastata e un altro angolo di casa è stato svuotato per dare loro posto e poi sui comodini, ma anche intorno ai comodini, in meravigliose cassette di legno che ora, per fortuna, vanno anche molto di moda.
Sono in fase di studio per un’altra libreria e l’unico problema è la parete da scegliere e da sgombrare da ciò che la occupa al momento.
Qualcuno insiste nel dire che dovrei sbarazzarmi dei volumi vecchi, quelli letti da giovane, ma come liberarsi di pezzi di noi stessi? Loro hanno fatto breccia dentro di me e mi hanno formata e hanno formato i miei gusti. 
I libri sono un po’ come tutte le persone che hai incontrato lungo il cammino della vita. Man mano che cresci capisci cosa ti piace e cosa meno nell’essere umano e poi può capitare di non poterle “leggere” più quelle persone ma, per il fatto di essere esistite in te e con te, saranno sempre dentro di te.
E così, loro, i miei libri, che custodisco e che continuo a desiderare, crescono di giorno in giorno perché le biblioteche non mi appartengono e devo avere il loro colore, sapore, odore. Devo sapere che sono miei. Perché in loro compagnia sono serena e respiro e di aria pulita e fresca abbiamo sempre bisogno.
Leggevo, proprio oggi, che ogni lettore ha il proprio metodo per sistemare i suoi libri preferiti in libreria e che il  metodo migliore è quasi sempre il sentimento.
Oserei di più. I libri sono sentimento. Dell’anima del cuore e della mente.

venerdì 8 settembre 2017

Farfalle pasticciate al forno

Ho grattugiato 100 grammi di parmigiano.
Ho preparato un ragù con 200 grammi di carne macinata, 150 grammi di passata di pomodoro, due cucchiai di concentrato e mezzo bicchiere di Martini dry.
Ho preparato una besciamelle con 1 noce di burro, 500 grammi di latte intero, 50 grammi di farina, sale e pepe nero.
Ho cotto 400 grammi di farfalle semi rigate al dente e ho scolato.
Ho condito tutto insieme e ... voilá da infornare per passare al grill qualche istante.


Condivisioni di meraviglie

giovedì 7 settembre 2017


Alza gli occhi al cielo,
non troverai mai arcobaleni
se guardi in basso.
(Charlie Chaplin)

La forza della gioia, Frederic Lenoir

Devi essere "pronto", forse devi anche conoscere, sapere o amare un po' la filosofia. Devi essere con tutte le antenne dritte e il cuore e la mente sgombri. Devi essere allo "start" di un percorso che ti può portare, se lo vuoi, se ci credi, se non alla felicità, quanto meno alla gioia. 
Leggerlo può solo aiutare. E se poi non sei pronto con lo zaino in spalla avrai, quantomeno, filosofeggiato un po'. 
Se la nostra anima, in un
istante, come una corda,
ha vibrato e risuonato
della gioia di vivere, allora
tutte le eternità sono state
necessarie per determinare
quest'unico accadimento.

Nietzsche

Gli animi femminili parlano senza avere bisogno delle parole. Si guardano negli occhi e se gli occhi sono cuore e anima, non serve altro. Ci sono la vicinanza e la presenza in costanza di lontananze. Ci sono l'accorgersi dell'altra anche quando si tace. Ci sono il "io ci sono" che apre il cuore alla vita e l'amore trova il proprio posto, proprio in quell'istante, in quel pezzettino di mondo. E per il mondo continua a spargersi, attraverso altri occhi, altre anime, altri cuori, nell'immenso girotondo di questa folle vita. 

Grazie a lei e al suo messaggio, tanto inaspettato quanto carezza al cuore. 

Lasagne pesto, panna e formaggio di capra

Ho unto, con una noce di burro, una teglia rettangolare. Ho iniziato a stendere fogli di pasta fresca alternando cucchiaiate di pesto casalingo (solo con basilico e pinoli), panna da cucina light e pezzetti di formaggio di capra. Ho cotto a 250 gradi per circa 25 minuti. 

mercoledì 6 settembre 2017

Polpettone di tonno

Ho lessato 3 patate, le ho lasciate raffreddare e le ho schiacciate. Le ho unite a 200 grammi di tonno al naturale, 2 piccole robiole e 2 tuorli d'uovo. Ho aggiunto sale e pepe.
Ho preparato un polpettone, arrotolato in carta da forno oleata e poi ancora in carta alluminio. 
Ho cotto in forno a 250 gradi per 1 ora.
Commento a tavola: "il miglior polpettone di tonno che abbia mai mangiato"!
Non credibile ma ... piacevole!!!!

Il colore del sole, Andrea Camilleri

Il Maestro colpisce ancora. Con la sua originalità, il suo saper affascinare, il suo saper stupire. 
La storia, di una parte di vita del Caravaggio, che avevo studiato e dimenticato e per cui, solo ora provo fascino e interesse, tanto da, alla fine del libro, aver riletto e cercato notizie e aneddoti e riguardato quadri. Caravaggio, le sue fughe, le sue tribolazioni, le sue ossessioni e il suo colore nero del sole che, così racconta il buio dei suoi quadri. Caravaggio con i suoi amori, le sue discussioni, le sue colpe e promiscuità. Un altro dannato che vive come tutti i dannati, tra la follia pura e ciò che essa lo porta a vedere e fare, ai massimi livelli della passione e genialità, dell'assenza della vita, che in lui ritroviamo nei quadri, come in tutti i grandi. Perché quest'anno è il pegno da pagare per una vita portata agli estremi che si manifesta nel bene e nel male.
Letto "su commissione", per caso e, conoscendo la maestria della mano, con piacere anticipato. Ringrazio la commissione ricevuta. È proprio ieri leggevo di una mostra in città. La vita spesso parla e ti cerca. Basta solo essere pronti a ricevere. 

lunedì 4 settembre 2017

Un dono dal sud ...

Una meravigliosa "treccia dura" che ha viaggiato tutta la notte da sud a nord e che stasera abbiamo assaporato con zucchine biologiche passate in padella con olio, sale e pepe.
Grazie. Di cuore. 

domenica 3 settembre 2017

Semplice macedonia di susine gialle con miele al bergamotto

Due primi per due

                                     Risotto al rosso piacentino Pasta di farina di lenticchie rosse

Ho sciolto 1 noce di burro, fatto tostare 3 pugni di riso carnaroli, aggiunto 3 bicchieri di vino rosso piacentino e una macinata di sale. Ho ultimato la cottura mantecando con un cucchiaio di panna e parmigiano a parte.

Ho cotto in abbondante acqua salata 100 grammi di fusilli di farina di lenticchie rosse. Ho condito con olio di canapa, ricotta salata grattugiata fine e pepe nero.




sabato 2 settembre 2017

La svedese, Anna Pavignano

L'amore, la follia, il baratro, quello che arriviamo a non essere se non abbiamo chi che crediamo sia indispensabile alla nostra felicità.
Tutto questo ma molto di più in questa incredibile storia dove possiamo ritrovarci. Per capire quanto i nostri silenzi a volte abbiamo fatto svoltare le nostre vite ma, soprattutto, quanto spesso abbiamo avuto taciuto a noi stessi i dolori più grandi, antichi e profondi che ci hanno portato ad essere chi siamo e, spesso chi non siamo.
Vivere, sopravvivere, cadere, sprofondare, ricordare, urlare i nostri antichi dolori e provare a rialzarsi. 
Tutto, molto, intenso, in 150 pagine divorate in un pomeriggio piovoso sotto un plaid, in una giornata autunnale, senza volere assolutamente nulla se non questo. 

Pasta .. gustosa semplicità

Ho cotto al dente, in abbondante acqua salata con sale grosso integrale, 100 grammi di pennette rigate di farina di piselli. Ho scolato e condito con pecorino romano grattugiato e olio extra vergine di oliva toscano. 
A tavola pepe nero e Bianchello del Metauro fresco.  

venerdì 1 settembre 2017

Porcini ...

Porcini, olio, burro, sale e pepe bianco.
Nulla di più. Papà sarebbe stato semplicemente felice.

Ragu' per polenta pasta o pane e scarpetta?

Ho coperto 300 grammi di carne trita di manzo piemontese con 2 bicchieri di vino rosso piacentino e 1 bicchiere di salsa di pomodoro. Ho aggiunto una macinata di sale integrale e una macinata di pepe nero. Ho cotto per circa due ore a fuoco medio.
Ora resta da decidere come gustarlo.
Polenta, pasta o scarpetta con pane fresco?


Esiste la felicità?


Si ... quando arrivano i libri che hai ordinato.

L'unico indizio, Emiliano Gucci

Perché forse, a volte, i sogni sono meglio della realtà. Perché forse, spesso, le aspettative sono meglio dell'obiettivo. Perché dovremmo lasciare che i sogni restino tali e noi immobili, nel perpetrarli, ripeterli, inseguirli e colorarli, non desiderando la loro realizzazione. Il loro raggiungimento equivarrebbe a quello stato umano assolutamente normale a cui noi sognatori non potremmo mai abituarci. 
Perché noi apparteniamo all'eccezione, alla specialità. Noi lasciamo al resto del mondo la banale quotidianità.