lunedì 31 luglio 2017

Segui l'amore

L’amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non coglie nulla se non da sé stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta all’amore.

Khalil Gibran

domenica 30 luglio 2017

Quasi agosto in città

Con la libertà, i fiori, i libri e la luna,
Chi non sarebbe perfettamente felice?
Oscar Wilde

Cheese cake rivisitata

Digestive integrali bagnati nel latte.
 Crema di mascarpone e Philadelphia con una goccia di miele.
Marmellata di lamponi fatta in casa.

sabato 29 luglio 2017

A lei ...

Non prendiamo decisioni fino a quando la vita non le prende per noi. Il destino è più attento di quanto lo siamo noi stessi. Sa cosa è bene e cosa è male. Sa cosa, alla fine, cosa la nostra pancia ci stava suggerendo da tempo senza che il cervello decidesse. E così, all'improvviso, ti ritrovi scaraventato in qualche parte del cosmo che guardavi da lontano senza avere il coraggio di avvicinarti. Inizi a girare come una navicella spaziale impazzita e incontrollabile dove gli eventi si susseguono, senza che il volante sia più raggiungibile e i freni funzionanti. Tutto spaventa. Tutto sgomenta. Tutto destabilizza. Non dobbiamo arrabbiarci. Dovremmo soffermarci e chiedere alla nostra pancia se è finalmente felice.

Fusilli di lenticchie colorati

Ho cotto al dente 200 grammi di fusilli di lenticchie. Ho scolato, raffreddato e condito con pesto di basilico (senza formaggio) e pomodorini secchi sott'olio.

La perfezione non è di questo mondo" Daniela Mattalia

Viaggiamo con loro pur non sapendolo, non pensandoci o non volendolo ammettere. Siamo i vivi e loro sono i sospesi, coloro che non  hanno ancora deciso di oltrepassare definitivamente la porta. Sono ancora un po' qua per non lasciarci, perché devono ancora dirci qualcosa, perché vogliono raccontarci ancora una volta "ti voglio bene", perché sanno che abbiamo ancora bisogno di loro, perché devono prendere per mano qualcuno da portare oltre quella porta senza che ci si spaventi e sapendo che anche di la' avremo amici. In queste pagine ci sono Fausto, Gemma, Adriano, Olga, Giulietta. Si incontrano, parlano, ridono, piangono, di innamorano e si lasciano. I vivi e i non vivi. Perché forse morti non lo sono ancora, forse perché per noi non moriranno mai e perché  a volte sono più vivi dei vivi.

venerdì 28 luglio 2017

Albicocche aromatiche

Albicocche, rum e zucchero di canna integrale

Piada di kamut con caprese

Una piadina al kamut con burrata e pomodori. 
Olio extra vergine, sale integrale di Trapani, pepe verde.

With love from Genova

"Dev'essere scomodo essere fatti di carne"disse lo Spaventapasseri pensieroso"perché bisogna dormire, mangiare e bere. Comunque hai il cervello, e vale la pena di affrontare qualche seccatura per riuscire a pensare come si deve".

Il Mago di Oz e ... la mia "Venice"
Quale sorta di stupida illusione o folle presunzione ci fa continuare ad illudere che per il semplice motivo di aver spiegato,  raccontato, detto, ripetuto, scritto, loro avranno capito, compreso, assimilato e renderanno finalmente il nostro istante migliore, il nostro sogno realizzato, la nostra sete appagata, la nostra anima finalmente riempita?
A quale sorta di razza apparteniamo noi che non ci arrendiamo mai? A quale stirpe estinta aderiamo per cui l’alba ci trova con un sorriso che si deforma nel corso della giornata solo perché abbiamo avuto la stupidità di sentirci felici attraverso gli altri? Saremo per sempre così o arriverà un giorno in cui la nostra anima si sarà consunta sufficientemente dal dover senza altra via di uscita prendere la strada di contare solo su stessa? Chi siamo noi esseri diversi e diversamente inquieti? Avremo mai la pace di sentirci interi e non spezzati?


mercoledì 26 luglio 2017

Ho letto di scuse per restare a casa a leggere. Ho ripensato a questi anni, sempre costellati di libri sparsi un po’ qua un po’ là nella mia vita, ai momenti in cui ho deciso, a discapito di altro (quando l’altro era sempre perdente  in partenza), di passare del tempo con loro. Alle incursioni in libreria e al portafoglio sempre più leggero mentre l’anima si “appesantiva” di meraviglie. A quanti soprammobili ho buttato per creare loro spazio, alle torri sempre più pericolanti e al non volermi liberare neanche di quelle letture giovanili che, invece di considerare superficiali e dai gusti non definiti, sono certa abbiano aiutata la mia crescita e il mio affinare i gusti capendo cosa mi avrebbe appagata  o lasciata indifferente da adulta. Non ho mai trovato scuse per dedicarmi a ciò che mi ha fatto sempre bene. Forse non ho avuto una vita così movimentata da dovermi giustificare per assenze o forse, a pensarci bene, o scelto io di non organizzare per scegliere di invitare per un aperitivo o una cena o una serata uno dei miei autori preferiti. Forse scegli chi meriterà la tua cura, chi non ti tradirà mai, chi passerà sempre una serata con te, chi non deluderà mai rinunciando ad un appuntamento promesso e che tu hai sognato. Forse scegli chi amare. E io ho scelto. Amo i le parole che diventano righe che diventano storie. La tua, la mia, le nostre. Quelle che abbiamo avuto, quelle che non avremo mai.

martedì 25 luglio 2017

Zucchine con ricotta salata


Ho tagliato le zucchine e le ho trifolate con olio extra vergine, sale rosa, pepe verde e ho spolverizzato con ricotta salata.

Cereali e yogurt diventano biscotti

Ho lavorato 1 uovo, 1/2 tazza dizucchero di canna integrale, 180 grammi di yogurt biologico al pistacchio, cereali misti al cioccolato e frutta secca. Ho riposto cucchiaite di impasto su carta da forno e cotto per 25/30 minuti a 180 gradi.

lunedì 24 luglio 2017

Ogni alba ha i suoi dubbi.
(Alda Merini)

Il pranzo per l'ufficio

Ho trifolato con olio, burro, sale, pepe nero e paprika piccante 2 zucchine tagliate sottilmente. 
Ho cotto al vapore 150 grammi di riso, bulgar e quinoa. Ho scolato e saltato qualche istante con le zucchine.

... barattolo dolce ...

Ho preparato una crema con 250 grammi di 2 tuorli d'uovo e 4 cucchiai di zucchero di canna integrale. Ho alternato la crema a biscotti digestive integrali bagnati nel caffè.



Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotoni, il dubbio è profondamente appassionante. Stare all'erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.

Oscar Wilde

domenica 23 luglio 2017

Cena fredda

Ho cotto al vapore 250 grammi di riso e quinoa. Ho lasciato raffreddare e condito con un pesto di mandorle e basilico fatto in giornata.Ho guarnito con formaggio fresco a fiocchi. Ho spolverato di pepe nero e irrorato con olio ligure. 
Un calice di Passerina fresco. 
Ricevo in regalo un libricino di aforismi, vecchio. Forse potremmo dire vintage, se 20 anni possono far diventare un oggetto vintage. Il prezzo in lire. La copertina ingiallita. Tutto meraviglioso tranne che per un piccolo enorme particolare, la mancanza di dedica. Mi domando come mai non ci sia perché resto sempre sorpresa da un  libro regalato senza una riga, una firma, uno scarabocchio. Perché è bello aprire la copertina e ritrovare a distanza di anni un ricordo, un momento, un segno del passato. Sono lì, ancora perplessa e pensierosa, incerta se reclamare al mio donatore la mancanza e scopro, all'interno del libro, sonnecchiare tra le pagine, un trafiletto di giornale, dimenticato da chissà chi è quando, datato a mano, facente parte di una rubrica letteraria. All'interno di un libro, trovare un ritaglio antico quanto il libro, che parli di altre opere è come aver ricevuto due regali. Forse la dedica era questa. Anche se il donatore non lo sa. Mi consolo, mi appago, inizio al leggere. Trafiletto e aforismi. 




Dessert in barattolo

Alternanza di biscotti digestive bagnati in una latte di soia e cioccolato fondente e crema preparata con mascarpone e yogurt dolce bianco.

Ancora insalate

Insalata mista verde più spinacino fresco.
Pomodorini secchi sott'olio fatti in casa.
Burrata fresca del caseificio pugliese.
Filetti Acciughe del Mar cantambrico.

Bianchello del Metauro fresco.

et voilá la macedonia

Pesche noci, percocche, pesche tabacchiere e albicocche.
Nocciole, anacardi e mandorle. 
Zucchero integrale di canna.

per dire grazie ...

Ho riposto pavesini sul fondo del barattolo, bagnandoli di caffè. Ho preparato una crema di Philadelphia e yogurt greco con zucchero a velo vanigliato e limone. Ho ricoperto con marmellata di lamponi fatta in casa.


Tra l'Egeo e il Mediterraneo

Ho ricoperto una piadina romagnola con feta a cubetti e datterini (prima lasciati sotto sale per eliminare acqua). Ho sguarnito con pesto fatto in casa senza aglio e condisco con olio del Salento.


sabato 22 luglio 2017

Mini dessert del sabato

Ho riposto sul fondo del barattolo pavesini spezzettati e li ho bagnati con caffè ginseng.
Ho mescolato yogurt al pistacchio con yogurt ai fiori di sambuco e qualche goccia di miele d'arancia.
Ho coperto i biscotti e chiuso i barattolini riponendoli i frigo.

venerdì 21 luglio 2017

Canzone, Vasco

E' nell'aria ancora il tuo profumo
dolce, caldo, morbido
come questa sera
mentre tu
mentre tu
non ci sei più!

E questa sera nel letto metterò
qualche coperta in più
perché se no, se no avrò freddo
senza averti sempre
senza averti sempre addosso
e sarà triste lo so
ma la tristezza però
si può racchiudere
dentro una canzone
che canterò
ogni volta che avrò voglia
di parlarti
di vederti
di toccarti
di sentirti ancora mia...


E' stato splendido però
...amarti
e senza averti sempre addosso...
...dentro una canzone...

E quando un giorno t'incontrerò
magari per la strada
magari proprio sotto casa tua...
Ehi!
Ma guarda il caso però
guarda il destino splendido e crudele
crudele e splendido...

E intanto i giorni passano
ed i ricordi sbiadiscono
e le abitudini cambiano eh, eh, eh!

E' stato splendido...
E' stato splendido...
E' stato splendido...
E' stato splendido...
E' stato splendido...

A lei e la sua dolcezza

La poesia.La bellezza. Il romanticismo. L’amore.
Queste sono le cose per cui continuiamo a vivere.

L’attimo fuggente

Voi due senza di me, Emiliano Gucci

Capita di leggere e stordirti, di immergerti e stravolgerti, di scorrere e smarrirti. È stato questo e molto di più con questo romanzo. Carpito così, un po’ per caso, perché rapita un po’ dalla copertina, un po’ dalla trama, un po’, probabilmente, solo dal destino quando il destino decide che siano i libri a scegliere te.
E’ stato come essere stata sequestrata e non voler essere liberata dal proprio carceriere. E’ stato tutto turbamento, scompiglio, languore, lacerazione, abbagliamento.
Fascinazione dalla prima all’ultima riga. Per ciò che viene raccontato ma, ancora di più, per il modo in cui l’autore consegna queste righe al nostro cuore.
Alcuni romanzi sono doni inestimabili. E resteranno sempre un po’ con te.


giovedì 20 luglio 2017


Una strada dentro, ce l’hanno tutti, cosa che facilita, per lo più, l’incombenza di questo viaggio nostro, e solo raramente, la complica. Adesso è uno di quei momenti che la complica.
Volendo riassumere volendo, è quella strada, quella dentro, che si disfa, si è disfatta, benedetta, non c’è più. Succede. Credetemi. E non è una cosa piacevole.

Oceano mare. Alessandro Baricco.
Leggere è acqua fresca se hai sete, è pane appena sfornato se hai fame, è restare rapiti, legati al letto, quando la sveglia continua a suonare crudele richiamandoti all’ordine. E’ semplicemente, puro piacere. Non è mai stato un obbligo, anche quando i libri erano  i “caldamente consigliati” dalle insegnanti di lettere, anche quando sapevi che poi avresti dovuto preparare una scheda tecnica, un riassunto, una tesina. Non lo erano perché diventavano, passando dallo scaffale della libreria alla valigia, il tempo da trascorrere sulla spiaggia, lungo il fiume o sotto il pergolato dei nonni nelle ore più calde del primo pomeriggio, prima che qualche amico ti venisse a chiamare e ti rapisse fino al tramonto. Sono sempre stati piacevoli compagni di viaggio, tornati più sbiaditi con le copertine stropicciate di acqua di mare e compagni del grande viaggio della vita, ammucchiati in pile sempre più precarie e pericolanti, tanto da doverle trasferire dal comodino al pavimento e pensare di dover togliere quadri per mettere librerie. I libri sono compagni, scoperte, emozioni, ricordi. Che ci si ricordi vagamente la trama o i più piccoli particolari. Che tu ne abbia letta una recensione o ti siano stati consigliati da un amico. Che sia stata la copertina a rapirti o una frase carpita aprendolo a casaccio prima di dirigerti alla cassa. Sono l’unico sublime alimento per l’anima, lenitivo dei dolori, cura per il cuore.

lunedì 17 luglio 2017

Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.
Alda Merini
Piccoli esseri presuntuosi noi che pensiamo di poter governare tutto, di essere il centro dell'universo per chi abbiamo fatto, della nostra vita, l'universo. Noi, che pensiamo che con il nostro dare riceveremo, che i sogni si realizzeranno tanto da non svegliarci più, che il cammino saremo noi a tracciarlo, che la musica che arriverà sarà la nostra preferita, che in quel giorno speciale tutto sarà speciale come abbiamo sempre pensato dovesse essere, che ci saranno grati se noi lo saremmo stati, che saranno amorevoli se noi avremo dispensato amore, che ci diranno grazie come noi lo diciamo, che ci riconosceranno i nostri meriti e il nostro impegno, che quello che ci hanno insegnato non può essere per definizione sbagliato, che ciò per cui abbiamo lottato avrà una sua realizzazione. 
Piccoli esseri presuntuosi noi svegli nel pieno della notte, quando la notte non può essere più buia, che con i nostri pensieri pensiamo di essere i soli ad esserlo mentre, in lontananza, sentiamo urlare per ore, voci rabbiose e disperate che non sembrano trovare quiete e allora siamo costretti a fare pace con la vita e pensare che noi, e le nostre inquietudini, siamo speciali solo per noi stessi e resteremo chiunque per tutto il resto dell'universo, esattamente come quelle voci disperate nella notte. 

Le nostre anime di notte, Kent Haruf

C'è l'urgenza del tempo che passa, quella di riscattarsi da una vita fatta di doveri, quella di non dover più di forza transitare dall'approvazione altrui. C'è l'urgenza di sistemare tutto affinché tutti siano felici anche quando questo significa sacrificarsi. C'è l'amore per un figlio e per il figlio del figlio. C'è una passione riscoperta quando sembra non esserci più tempo.
Da leggere nelle notti d'estate che sembrano rallentate un po' come il ritmo di questo romanzo. 

sabato 15 luglio 2017

Amo questo mondo fisico.
Amo questa vita insieme a te.
E il vento e la campagna.
Il cortile, la ghiaia sul vialetto.
L'erba. Le notti fresche.
Stare a letto al buio
e parlare con te.

martedì 11 luglio 2017

I più felici sono coloro che vivono giorno per giorno come i bambini, portando a spasso le loro bambole che svestono e rivestono, girando con gran rispetto intorno alla dispensa dove la mamma ha rinchiuso i dolci, e quando infine riescono a ottenere quanto desiderano, lo divorano a piena bocca gridando: ‘Ancora!'
Goethe


domenica 9 luglio 2017

È da leggere così, senza pensieri, senza riflessioni, senza schemi, senza nulla che precluda il poterlo fare poi. Fermarsi e capire perché ci è già successo, perché ci potrebbe succedere, perché non ci potrebbero succedere mai. Respirarlo ed assaporarlo come fanno reciprocamente i due protagonisti mentre si scoprono, sconosciuti anche a se stessi. In esplorazione più del proprio io che dell'altro, che diventa così solo un mezzo per capire chi siamo e chi vogliamo essere.
Anche la minima gioia era per noi 
Un fardello troppo pesante.

David Vogel

Tiramisù rivisitato

Ho alternato strati di pavesini bagnati nel latte di cocco a crema di mascarpone preparata solo con turni e zucchero. Ho guarnito con polvere e piccole scaglie di cioccolato fondente con fave di cacao.

sabato 8 luglio 2017

In un angolo remoto della sua anima le piaceva
essere la causa dell'insonnia di una persona
la cui esistenza appena due settimane prima 
non era neppure immaginabile

David Vogel

Dessert d'estate in città

Ho riposto cinque pavesini in ciascuna ciotolina e li ho bagnati con caffè nero e forte. 
Ho preparato una crema con 500 grammi di mascarpone, 4 tuorli di uovo, 4 cucchiai di zucchero bianco. Ho riposto la crema sopra i biscotti e irrorato nuovamente di caffè.
Ho riposto in frigo.

martedì 4 luglio 2017

Il buio e l’attesa hanno lo stesso colore.

Giorgio Faletti
La colazione con strati di macedonia con pesche tabacchiere, percocche, albicocche, melone, yogurt greco, miele e cereali misti!

domenica 2 luglio 2017


Nell’amico c’è qualcosa di noi, un nostro possibile modo di essere, il riflesso di una delle altre identità che potremmo assumere.

(Andrea De Carlo)