giovedì 29 novembre 2018

Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.
(Nelson Mandela)

lunedì 26 novembre 2018

 e l’amore ha l’amore come solo argomento
e il tumulto del cielo ha sbagliato momento


domenica 25 novembre 2018

Dessert in barattolo

Ho lavorato 150 grammi di mascarpone con 1 tuorlo d’uovo, 2 cucchiai di zucchero e 100 grammi di di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria. Ho bagnato biscotti frollìni in caffè decaffeinato e fatto strati con biscotti e crema in piccoli barattolini da servire.


sabato 24 novembre 2018

... che Dio perdona tutti, Pif

Ieri, dopo una giornata che non voleva raddrizzarsi, sono passata nella mia libreria preferita e me lo sono regalata. Perché già di per se passare in libreria e regalarsi qualche pagina è puro medicamento.  Pioveva mentre lo sceglievo e pioveva mentre ho iniziato a leggerlo qualche ora dopo sotto il piumone. È lui. È Pif. L’atmosfera quella già respirata nei suoi film. Si sente la sua voce tra queste righe che portano buon umore. A proposito, ha smesso di piovere.

Ed è stato piacevole scivolare su queste pagine leggere che portano a riflessioni profonde. Fino all’ultima riga. 

Anticipazioni che fanno bene ...

                      ...  come quelle di fare tutti (o quasi) insieme, l’albero di Natale di pianerottolo.

Quadrotti yogurt e nutella

Ho lavorato 1 uovo a pasta gialla, 170 grammi di yogurt greco, 5 cucchiai di zucchero, 100 grammi di burro, farina antigrumi q.b., mezzo cucchiaino di lievito, una fiala di vaniglia.
Ho mescolato e versato l’impasto su una tortiera quadrata con carta forno. Ho versato 5 cucchiai di Nutella sulla superficie cercando di farla affondare un po’. Ho cotto a 170 gradi per circa 30 minuti.
Quasi finita non appena sfornata!

Vitamine ed energia a colazione

Arancia a fette
Mielata
Granella di nocciole

venerdì 23 novembre 2018

Non siamo un tutt’uno, siamo molte cose. Non siamo ciò che sembriamo, siamo ciò che sentiamo. Non siamo ciò che gli altri guardano, siamo ciò che gli altri non vedono. Non siamo quello che a volte cerchiamo di essere per compiacere o piacere o assecondare gli altri, siamo quello che è il nostro profondo. Non siamo raziocinio e ragionevolezza, siamo sogni e aspettative e bisogno di appagamento. E succede che ad un certo punto, camminando, la nostra natura si sollevi ed emerga e per quanto noi facciamo per soffocarla per indossare un abito diverso da quello che avremmo voluto indossare, iniziamo ad avere sensazioni fisiche di malessere. L’anima si ribella, il corpo si agita e contro la nostra stessa volontà ci ritroviamo a dire ciò che non abbiamo mai detto, a fare cose che non abbiamo mai fatto. Non è un fenomeno controllabile neanche da noi stessi. La testa, per qualche strano motivo ci riconduce al passato e a ciò che abbiamo sempre detto o fatto, come se ci dovesse essere un’integrità rispetto a qualcosa seppur non sano. Ma non serve. Perché sempre di più, sempre più spesso, con sempre più forza, il fuoco che alimenta la nostra anima, la nostra più profonda essenza, inizia a pretendere spazio e tempo e luogo per essere finalmente in pace con se stessa. E forse, solo allora, saremo un tutt’uno. 

domenica 18 novembre 2018


Mi ricordo che una mattina mi sono svegliata all’alba con dentro un grande senso di aspettativa, hai presente, no? Lo conosci? E mi ricordo di aver pensato: ecco questo è il preludio della felicità! Questo è solo l’inizio, ed ora in poi crescerà sempre di più. Non mi ha sfiorato l’idea che non fosse il preludio, era quella la felicità. Era quello il momento, era quello.
(Dal film The hours)

Fetta di torta salata

Ho unito in una terrina 2 uova a pasta gialla, 250 grammi di mascarpone, 100 grammi di prosciutto cotto a cubetti, 10 olive giganti denocciolate a fettine, 50 grammi di riso integrale bollito, sale e pepe. Ho steso in una tortiera da crostata un foglio di pasta sfoglia, ho cosparso il ripieno, coperto con 3 sottilette e cotto a 190 gradi per 45 minuti. 

mercoledì 14 novembre 2018

Hummus barbabietola e ceci

Ho lavato, pelato e tagliato a pezzi una barbabietola di circa 200 grammi. Ho scolato 3 piccoli barattoli di ceci (circa 240 grammi) e li ho lavati sotto acqua corrente. Li ho uniti e dopo aver salto pepato ho frullato aggiungendo mezzo tazza di acqua tiepida. Ho aggiustato di sapore e impiattando ho aggiunto un filo di olio extra vergine di oliva


Ci sono giornate così. 
Dove anche il cielo non si decide. 
E non sa se sorridere azzurro o rabbuiarsi.

martedì 13 novembre 2018

Chiaro di luna, Lorenzo Cherubini

Hey, hey, hey, hey, hey
Proverò a pensarti mentre mi sorridi
La capacità che hai di rasserenare
Mi hai insegnato cose che non ho imparato
Per il gusto di poterle reimparare
Ogni giorno mentre guardo te che vivi
E mi meraviglio di come sai stare
Vera dentro un tempo tutto artificiale
Nuda tra le maschere di carnevale
Luce dei miei occhi, sangue nelle arterie
Selezionatrice delle cose serie
Non c'è niente al mondo che mi deconcentri
Non c'è cosa bella dove tu non c'entri
Dicono "finiscila con questa storia
Di essere romantico fino alla noia"
Certo hanno ragione, è gente intelligente
Ma di aver ragione non mi frega niente
Voglio avere torto mentre tu mi baci
Respirare l'aria delle tue narici
Come quella volta che abbiamo scoperto
Che davanti a noi c'era uno spazio aperto
Che insieme si può andare lontanissimo
Guardami negli occhi come fossimo
Complici di un piano rivoluzionario
Un amore straordinario 
E non esiste paesaggio più bello della tua schiena
Quella strada che porta fino alla bocca tua
Non esiste esperienza più mistica e più terrena
Di ballare abbracciato con te al chiaro di luna 
Emozioni forti come il primo giorno
Che fanno sparire le cose che ho intorno
Cercherò il tuo sguardo nei posti affollati
La tua libertà oltre i fili spinati
Non potrai capire mai cosa scateni
Quando mi apri la finestra dei tuoi seni
Quel comandamento scritto sui cuscini
Gli innamorati restan sempre ragazzini
Io non lo so dove vanno a finire le ore
Quando ci scorrono addosso e se ne vanno via
Il tempo lava ferite che non può guarire
L'amore è senza rete e senza anestesia
C'è un calendario sul muro della mia officina
Per ogni mese una foto futura di te
Che sei ogni giorno più erotica, o mia Regina
Non c'è un secondo da perdere 
E impazzisco baciando la pelle della tua schiena
Quella strada che porta fino alla bocca tua
Non esiste esperienza più mistica e più terrena
Di ballare abbracciato con te al chiaro di Luna 
Abbracciato con te
Abbracciato con te
Abbracciato con te
Con te al chiaro di Luna
Hey, hey, hey, hey, hey
Hey, hey, hey, hey, hey
Hey, hey, hey, hey, hey
Hey, hey, hey, hey, hey 
Abbracciato con te

domenica 11 novembre 2018

L’unica storia, Julian Barnes

A tratti mi coinvolge, a tratti mi allontana, a tratti mi rapisce, a tratti mi sgomenta. Mi era già successo con altri suoi romanzi e di nuovo, anche ora. Lo ha rifatto. 
“L’unica storia” ti trasporta, semplicemente, nell’amore.  Nelle sue illusioni, nei suoi sogni, nei suoi tortuosi sentieri, nelle sue reali paure e nelle sue tristi prese di coscienza. E non puoi condividere quasi tutto perché tutto può esserci già successo o siamo già sull’uscio, pronti ad attenderlo. Compreso che, al di là dei tempi e delle strade e delle differenti fini, siamo certi che ognuno di noi, con una, o tra mille, alla fine, dentro di se ricorderà e riconoscerà solo una unica storia d’amore. Quella che in un modo o nell’altro avrà cambiato noi e la nostra vita. Anche senza di essa. 
Da leggere. In una domenica grigia e umida. O quando e  e dove sarete ispirati.

Sbrisolona ripiena di ricotta

Ho lavorato 400 grammi di farina, 1 uovo, 100 grammi di di burro, 150 grammi di zucchero bianco. Ho steso metà dell’impasto su una tortiera rettangolare infarinata e imburrata. Ho steso 400 grammi di ricotta fresca e ricoperto con l’altra metà dell’impasto. Ho cotto per 45 minuti a 160 gradi.




Torta salata della domenica

In una ciotola ho preparato insalata pan di zucchero, cubetti di prosciutto cotto, olive verdi denocciolate e ho condito con tre cucchiai di olio extra vergine e una macinata di sale rosa.
Ho riposto un foglio di pasta sfoglia rotonda su carta forno, ho versato l’impasto e cotto per 40 minuti a 180 gradi.

giovedì 8 novembre 2018

A lei, che non trova pace

A volte, non replicare, potrebbe sembrare ammissione di colpa. È semplicemente resa. È aver dato è detto tutto ciò che era umanamente possibile, per quanto sia grande o piccola la nostra anima. A volte, non tornare, è semplicemente ammettere la sconfitta, se di battaglia si trattava. A volte tacere, di fronte a continui attacchi e dichiarazioni di colpa, è solo spirito di sopravvivenza dell’anima, per quanta ancora ne sia rimasta. A volte, al di là di quanto desideriamo e sentiamo e siamo, arrendersi è semplicemente ammettere a noi stessi l’incomunicabilità con chi avremmo voluto avere dialoghi eterni. A volte taci, ti ritiri e sei così stanco da non avere più la forza di replicare. Ti metti contro il muro e lasci che l’altro spari. Le relazioni intime a volte diventano guerre. Ma solo gli stupidi non lo sanno. In guerra non vince nessuno.
Il profumo della carta di un libro è inebriante quanto il gusto che le pagine scritte possano dare alla vista, quasi quanto la forza che le parole esprimono nel racconto riescono ad imprimere nei nostri pensieri...

domenica 4 novembre 2018


Romanzo: Un breve racconto, solitamente d’amore.
Samuel Johnson, Un dizionario della lingua inglese.

Fate il vostro gioco, Antonio Manzini

E ora che l’ho bevuto, masticato, assaporato e ho chiuso l’ultima pagina,  che si fa?
Quanto dovrò ancora aspettare prima di leggere le  indagini di Schiavone e provare a capire a che punto sia la sua vita personale? Se parlerà ancora con la sua Marina, se ritroverà l’amicizia dei suoi “fratelli”, se il suo passato lo perseguiterà condannandolo, se il suo essere in un modo tutto suo “tutto d’un pezzo” lo porterà ancora una volta a scoprire, senza sporcarsi di fango, i colpevoli e assicurarli alla giustizia?
È così, non ci fai l’abitudine. Se qualcuno ti entra nella pelle e se ne va, ne sentì la mancanza e aspetti il suo ritorno.

Mini cestini cremosi


Ho preparato una crema con 150 grammi di ricotta e 150 grammi di caprino saporito. 
Ho aggiunto sale rosa, pepe verde e pistacchi in granella.
Ho riempito dei mini cestini di pasta frolla salata poco prima di servire. 

Muffins alle tre gocce di cioccolato

Qui si preparano ... e in poche ore finiscono.
Ho lavorato 2 uova con 250 grammi di ricotta fresca, 150 grammi di zucchero bianco, 150 grammi di burro sciolto,  farina antigrumi q.b., mezzo cucchiaino di lievito madre, 1 bustina di vaniglina, 150 grammi di cioccolato bianco, al latte e fondente. Ho riempito 8 stampi muffins e cotto a 200 gradi per circa 25 minuti. 

Ci sono albe che prospettano giornate bellissime ... 
che si concludono secondo le aspettative. 
Uno dei tuoi autori preferiti tra le mani e gocce di pioggia che cadono sul tetto.