domenica 31 dicembre 2017

Viva la vita, Pino Cacucci

È breve e intenso e forte e struggente e drammatico e vitale e vero. Un meraviglioso piccolo dono di Natale. Finito nella notte quando la notte è di fine anno e fai i conti, tiri le somme, ti guardi indietro ma anche un po’ avanti per capire e carpire il dono della vita anche quando tutto è difficile ma alla vita ti aggrappi e non vuoi rinunciare. 
Grazie ad Ale per questo regalo. 

sabato 30 dicembre 2017


Filetti di pollo ai porcini

Ho cotto, in una padella di pietra, quattro filetti di pollo (tagliati a metà affinché si cuocessero meglio all’interno) con una bella noce di burro e 40 grammi di funghi porcini lasciati in acqua tiepida per circa mezz’ora e poi strizzati. Ho aggiunto un pizzico di sale e  una macinata di pepe verde. Ho girato ripetutamente il pollo affinché si dorasse su ogni lato. 
Pane nero e del buon rosso a tavola.
 

Risotto ai porcini


Ho lasciato in ammollo  40 grammi di funghi porcini per circa 30 minuti, li ho strizzati e passati in padella per circa 30 minuti con olio extra vergine, sale e una macinata di pepe bianco. 
Ho fatto appassire 5 pugni di riso carnaroli in una noce di burro e sfumato con mezzo bicchiere di prosecco. Ho versato brodo preparato con mezzo dado e a tre quarti di cottura ho aggiunto i porcini. Alla fine ho mantecato con una noce di burro e impiattato. Parmigiano reggiano in tavola. 




I silenzi assordanti percuotono l’anima. Urlano preoccupazione, rabbia, sconcerto, incomprensione, incredulità, paura. Urlano che implodono e ti scuotono e ti tramortiscono. Urlano così tanto, nel non poter esplodere, che ti sembra di impazzire. Urlano che vorresti fare, dire, provare, cercare, capire, agire. Qualsiasi cosa purché abbiano una risposta perché, nel silenzio, come nella notte, tutto è solo incredibilmente spaventoso. E il dubbio, e il non sapere, e il non capire, ti feriscono profondamente in modo indelebile. A volte, capita poi che le risposte tardive tentino di sistemare dentro di te i pezzi del puzzle. E’ che i diecimila pezzi, nel frattempo, sono divenuti un milione e molti non li troverai mai più. Saranno quegli angoli del cuore e della mente minati e persi, per sempre.

giovedì 28 dicembre 2017

Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà ad un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. E’ una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il puro piacere. …

… Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti. …

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, Mary Ann Shaffer & Annie Barrows


mercoledì 27 dicembre 2017


Ci sono le idee degli istanti perfetti e poi, ci sono gli istanti perfetti.
Ci sono gli istanti che immagini, sogni, desideri e che hanno tutta una loro costruzione nella tua mente, che sia più o meno fervida e ricca di fantasia e romanticismo. Sono quegli istanti pieni di colori, con tutti i colori nell’astuccio della vita che custodisci in un angolo ma che tieni sempre a portata di mano.
Quegli istanti hanno un volto, sono in un luogo, hanno un tempo e un certo contorno perché si sa, certi sogni sono dei quadri perfetti. Dalla prima pennellata, alla prospettiva, alle sfumature e alla cornice. Tutto in sintonia perché chi lo ammira, alla fine, ne resti folgorato e rapito. Per primo l’autore stesso.
E poi arrivano gli istanti che, senza quel contorno, senza quella cornice, senza quelle pennellate, sono comunque perfetti per la loro intensità. Ti sfiorano l’anima, ti pervadono il corpo, ti accecano la mente e pensi che vorresti fermarli e rubarli e ripeterli e riprodurli all’infinito, infinite volte, in un vortice meraviglioso che ti avvolga e rapisca definitivamente. E mentre ti domandi come poter sopravvivere nella normalità, dopo tanta intensità, gli istanti perfetti sfuggono, si dissolvono. Tu provi ad afferrarli, a stringerli forti, ti ci aggrappi ma loro si allontanano da te. Chissà, forse vanno a produrre altre meraviglie in altri luoghi, forse si presentano a bussare ad altre porte perché le meraviglie sono generose e devono rendere felici tutti. Forse lo fanno apposta a paventarsi, perché tu li si possa apprezzare e perché ti possa rendere conto di quanto la vita, nel suo scorrere normale, possa essere, seppur per un solo attimo, straordinaria.

lunedì 25 dicembre 2017

Un giorno di festa, Enrico Pandiani

Intrigante, scorrevole, appassionante, brillante e, con quel tocco di passione, che in giusta misura non guasta mai. 
Meraviglioso averlo terminato la mattina di Natale. Peccato averlo terminato. Vorrei leggere di nuovo, prestissimo, de ”les italiens”.
A volte, guardare la vita dal basso verso l’alto, potrebbe darti una prospettiva migliore su come prendere gli accadimenti e chi ti circonda.

Caramelle salate di pasta sfoglia

Caramelle di pasta sfoglia, 
ripiene di crema di gorgonzola piccante e prosciutto cotto affumicato,
spennellate con semi di papavero.

Cestini di pane ripieni

Crema di zucca passata con olio, sale e pepe bianco 
frullata con filetti tonno siciliano 
in cestini di pane

Spiedini non solo pesce

Code di gambero passate con Martini pepe rosa e peperoncino
Olive greche giganti
Scamorza piccante

domenica 24 dicembre 2017

Mini dessert della Vigilia

Ho spezzettato datteri freschi, noci, prugne denocciolate. Ho ricoperto con una crema abase di yogurt al pistacchio, granella di pistacchio e miele di arancia. 


Pesce persico aromatico della Vigilia

Ho riposto, su carta da forno, un filetto di pesce persico e l’ho ricoperto con olive taggiasche e noci caramellate al miele. Ho aggiunto qualche fettina di limone biologico. Ho cotto per circa 45 minuti a180 gradi.

venerdì 22 dicembre 2017

Decidere se fidarsi o no di una persona è come decidere se arrampicarsi o no su un albero,
poiché si potrebbe godere di una vista straordinaria dal ramo più alto,
oppure ci si potrebbe semplicemente riempire di resina,
e questo è il motivo per cui molta gente decide di passare il suo tempo sola e in casa,
dove è più difficile pungersi con una scheggia”
(Lemony Snicket)
Le luci artificiali si erano spente sulle macchine che scivolavano languide o nervose, seguendo l'umore dei loro proprietari e la luce dell'alba, di un colore indefinito, dove il rosa e l'arancione litigavano per la supremazia in un susseguirsi di striature come nessun pittore avrebbe potuto riprodurre, prendeva il sopravvento sulla notte cercando di spazzare via anche il buio dell'anima. 

giovedì 21 dicembre 2017

"La patria di un uomo che sa scegliere" ho detto "è la' dove arrivano le nubi più vaste."
"Chi l'ha scritto."
"Malraux."
"Aveva ragione, certi paesaggi si riconoscono dalle loro nuvole.".

Un giorno di festa, Enrico Pandiani

I dolcetti catering


Muffins caffè e cioccolato al sale
Brutti ai cereali e ricotta
Mini muffins tutto cocco


Solstizio d'inverno


Mi sono affezionata all’inverno perchè sento che è vero, non come l’estate che vola via e sembra così divertente e allegra ma non lo è, perchè il sole è sempre di corsa e lascia tutti con l’amaro in bocca. L’inverno non pretende di confortare, ma in fin dei conti sento che è consolante, perchè una si raggomitola su se stessa e si protegge e osserva e riflette, e credo che soltanto in questa stagione si possa pensare per davvero.

(Marcela Serrano)



martedì 19 dicembre 2017

Al nostro ingresso i ragazzi si sono zittiti per radiografare la nuova arrivata. Alain, in particolare, le ha fatto un esame entomologico approfondito. L'ha inchiodata sul tavolo con uno spillo, l'ha aperta e le ha guardato dentro con la lente d'ingrandimento. Era proprio il genere che gli piaceva, una di quelle che ti ricordano la fretta eccessiva con cui hai scelto di sposarti.

Un giorno di festa, Enrico Pandiani

solo lui sa scrivere certe cose in questo modo ... 

sabato 16 dicembre 2017


È sempre emozionante il tramonto,
indigente o sgargiante che sia,
ma ancora più emoziona
quel bagliore finale e disperato
che arrugginisce la pianura
quando l’estremo sole s’inabissa.
Fa male sostenere quella luce tesa e diversa,
quell’illusione che impone allo spazio
l’unanime timore della tenebra
e che a un tratto svanisce
quando ne percepiamo la fallacia,
come svaniscono i sogni
quando scopriamo di sognare.
(Jorge Luis Borges)

Torta mele e cannella

Ho lavorato con una frusta 2 uova con 200 grammi di ricotta fresca, 100 grammi di zucchero di canna integrale, 100 grammi di burro sciolto, farina integrale q.b., mezzo cucchiaino di lievito madre per dolci, due mele renette a cubetti e 1 cucchiaio di cannella fresca grattugiata.
Ho coperto una tortiera bassa con carta da forno e cotto per circa 40 minuti a 180 gradi. 

Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
(Harvey MacKay)

mercoledì 13 dicembre 2017


Perché non c’è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via.
(Sarah Kay)



domenica 10 dicembre 2017

I soffiotti alla ricotta

Ho lavorato 1 uovo, 250 grammi di ricotta, 100 grammi di zucchero bianco, 1 tavoletta di cioccolato al latte con mandorle a pezzi. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e cotto a 180 gradi per 30 minuti.

Le stelline e i cuori su commissione

Ho lavorato, per poco e solo per amalgamare: 1 uovo con 200 grammi di farina 0, 100 grammi di zucchero, 100 grammi di burro, la punta di un cucchiaino di lievito. Ho steso l'impasto e tagliato, con formine, stelle e cuori. Ho riposto su carta forno per 20 minuti a 180 gradi.

sabato 9 dicembre 2017

Fusilli al tonno ... quasi alla pianellese

Ho preparato un sugo con 1 bicchiere di polpa di pomodoro, 160 grammi di filetti di tonno siciliano scolato dall'olio di conservazione, 2 filetti di acciughe del Mar Cantambrico e 1 cucchiaio di olio ligure. Ho fatto andare a fuoco basso per circa 1/2 ora. Ho cotto, in abbondante acqua salata (con sale integrale trapanese), 160 grammi di fusilli di kamut. Ho scolato, condito e impiattato. 

Le nonne e la mamy, nella ricetta originale, aggiungevano uno spicchio d'aglio. 
La pasta era di grano, tonno, acciughe, sale e olio avevano provenienze varie ma, il sapore, mi ha riportata bambina.


venerdì 8 dicembre 2017

Tutto pistacchio!

Ho lavorato 1 uovo con 125 grammi di yogurt cremoso al pistacchio, ho aggiunto 1/2 bicchiere di zucchero di canna integrale, 80 grammi di farina di pistacchi, 100 grammi di cioccolato fondente al pistacchio e 2 cucchiai di cereali di avena. Ho versato cucchiaiate su carta da forno e cottoa 180 gradi per circa 30 minuti. 

Mezze penne gamberi e zucchine

Ho cotto, su padella in pietra senza condimento, 4 piccole zucchine tagliate a fettine sottilissime con un pizzico di sale integrale. In un'altra padella di pietra ho fatto passare 300 grammi di code di gambero con mezzo bicchiere di Martini e un peperoncino sbriciolato. 
Ho amalgamato i due condimenti. Ho cotto al dente, in acqua salata, 280 grammi di mezze penne rigate. 
Ho scolato e fatto saltare in padella. Ho impiattato. Olio extra vergine e altro peperoncino n tavola. 

Amore mio uccidi Garibaldi e ... Il mio canto libero

"Il mio canto libero" di Lucio Battisti, anno 1972, mi sorprende mentre, seduta in una di quelle moderne lavanderie asciugatrici automatiche, sto accarezzando un libro antico di papà. Sulla prima pagina una dedica "da Rosanna, sett. 1980". La mente vaga mentre mi concedo un prezioso raro momento di pausa. Chi era Rosanna? Un'amica? Sarà stato un regalo per il suo compleanno? Un regalo da amica? Il romanzo, dalle pagine ingiallite e dal titolo curioso "Amore mio uccidi Garibaldi", è tutto da odorare e scoprire. Sono lettere d'amore della principessa Leopoldina Lobkowitz al marito Fedrigo Bossi Fedrigotti. Lei prega il marito di uccidere Garibaldi affinche' la guerra finisca e lei possa riavere il suo amore a casa. Penso a passati lontani, ad altri meno, ad oggi e a domani e solo di una cosa ho sempre piu' certezza, che sia sempre stato l'amore a guidare il mondo. "Il mio canto libero" cresce di intensita' e mi travolge e mi ritrovo con gli occhi chiusi a sognare di essere in una macchina al caldo, su un'autostrada deserta, con questa canzone in sottofondo. La meta si confonde nella mente. Potrebbe essere il mare. Ma anche una città, dove amici aspettano per un abbraccio, una tavola accogliente e sempre il solito vecchio inevitabile amore. Motore propulsore di questo folle mondo. 



giovedì 7 dicembre 2017


C’è un momento in ciascuna alba in cui la luce è come sospesa; 
un istante magico dove tutto può succedere.
 La creazione trattiene il suo respiro.
(Douglas Adams)

mercoledì 6 dicembre 2017

Ora la colazione è di moda

Ho preparato dei biscotti ai cereali e una torta morbida con gocce di marmellata

Biscotti 

Ho mescolato 2 cucchiai di miele di coriandolo con 1 uovo e ho aggiunto 250 grammi di cereali di avena tostati e non zuccherati. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e cotto per circa 25 minuti a 190 gradi.

Torta

Ho lavorato 1 uovo 1/2 bicchiere di zucchero bianco, 170 grammi di yogurt greco, 1 bicchiere e 1/2 di farina , 125 grammi di burro sciolto e 1/2 cucchiaino di lievito vanigliato. Ho steso metà impasto su carta da forno, ho versato cucchiaini di marmellata di frutti di bosco sparsi e poi ho coperto con altro impasto. Ho cotto per circa 30 minuti a 200 gradi. 
Ho lasciato raffreddare e tagliato a cubetti.






... e quando il giorno declina
Quando il sonno ci prende
Nei nostri let diversi
I nostri sogni si avvicinano
Oggetti nella stessa tasca
E viviamo confusi
Nello stesso pazzo sogno
I miei sogni ti somigliano.

Guillame Apollinaire, Poeme a Lou,
Ombre de mon amour, 1947
La vita non ti dà le persone che vuoi, ti dà le persone di cui hai bisogno: per amarti, per odiarti, per formarti, per distruggerti e per renderti la persona che era destino che fossi.

lunedì 4 dicembre 2017

venerdì 1 dicembre 2017

Le tre del mattino, Gianrico Carofiglio

Non sono figlio maschio e non sono  padre. Non sono neanche madre e generalmente non sono attratta e coinvolta da storie che raccontano di genitori e figli. Le guardo da lontano certe storie e le lascio agli altri. Forse per muta invidia celata da disinteresse.  Perché, se a certi mondi non appartieni, è meglio evitare assurde, delicate immedesimazioni. Ma questo romanzo è oltre. Di Carofiglio ammiro da sempre lo stile, conosciuto nei romanzi con protagonista l'avvocato Guerrieri. Qui, piu' che mai,  dialoghi sono dialoghi dell'anima. Delicati ma incisivi. Eleganti ma forti. Le relazioni raccontate sono quelle dove ci si scopre, si cresce, si va oltre. Sorpendendosi e sorprendendo se stessi. I protagonisti sono di quella intelligenza priva di presunzione. Unica possibilità per andare avanti nella vita, vivendola. 

Ci sono lunghi, estenuanti momenti nella vita dove la preoccupazione cede il passo al dispiacere che poi si trasforma in rabbia per arrivare a sfiorare la preghiera e di nuovo tornare al frastorno. Non una cellula sembra in grado di sorridere e non ti ricordi nulla a cui potersi aggrappare e che assomigli vagamente al bello. Non ricordi di avere, nella vita,  di avere anche riso. Ma, soprattutto, ti chiedi se succederà di nuovo. 
Poi succede uno scambio, una presenza, una vicinanza, e se non un sorriso, senti comunque un calore avvolgerti e farti stare meno male.