giovedì 8 novembre 2012

Il pecorino tra i ricordi

Se da bambina c’era una cosa che non sopportavo era il formaggio forte e intenso, soprattutto quello che ero  “costretta” ad apprezzare a casa dei nonni, in collina, dove lì era tutto proposto con “è sano, lo hanno fatto qui” e tu, in qualche modo, se non riuscivi ad apprezzare, ti sentivi quasi in colpa. Le caciotte di pecorino facevano parte di questi cibi, sani e da gradire. Grattugiato sul sugo di carne era il peggiore degli abbinamenti. Fresco a fette con le focaccine fatte in casa quasi sopportabile, seppur a piccole dosi. Ora che i nonni e papà non ci sono più, loro i cultori di questa “primizia”, ho imparato, non ho ancora capito se per rendere loro omaggio o perché crescendo ho iniziato ad avere i loro gusti, non solo a gradire ma addirittura a cercare. Il pecorino grattugiato sulla pasta all’olio mi fa letteralmente impazzire, delle fettine di pecorino fresco accompagnato con pane nero e miele, sono un antipasto che spesso mi faccio. Oggi ad esempio, “ribaltata” fisicamente e non solo, il fatto di mangiare qualcosa che mi riporta a loro, mi fa sentire meglio … abbracciata e coccolata come quando ero quella bambina. Come se il cibo potesse curare tutti i mali, anche quelli dell’anima …
Pasta di farro integrale con olio e pecorino
Ho cotto, al dente, 100 gr di tagliatelle di farro integrale, le ho scolate al dente e condite con olio e pecorino marchigiano fresco tagliato a scaglie.
Ho chiuso gli occhi e ho sentito una carezza. I nonni e papà hanno apprezzato.



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