martedì 2 ottobre 2012

Sofia si veste sempre di nero, Paolo Cognetti.

Preso in un giro in solitaria, tra gli scaffali della libreria, con l'ormai compagno di post pranzo, bicchierone yogurt frutti rossi cerali nocciole e miele, a farmi compagnia. Il nome della protagonista mi piaceva e ancora di più mi attirava che, come me, si vestisse sempre di nero. Tante storie distinte che raccontano di Sofia, di chi e', dove cresce, chi incontra, chi ama e chi odia. Un mosaico di informazioni. Tanti pezzi che sembrano spaiati e che poi fanno lei. A riprova di ciò  in cui credo, la vita e' a pezzi. Non li perdi, quelli vissuti e non riesci ad immaginare quelli che verranno ma, alla fine, seppur apparentemente stonati nell'accostamento, saranno il grande disegno. La tua vita. Sofia non e' una bambina, ne' una ragazza e men che meno una donna semplice. E' più che altro un po' l'altra parte di se e tutto e' circondato e intriso di un’ atmosfera sempre un po' surreale, come se la vita non si concretizzasse mai, sfuggevole e inafferrabile.

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