domenica 8 gennaio 2017

Sono assolutamente necessarie quelle sui prodotti alimentari per non incorrere in qualche allergia o per conoscere con cosa scegliamo di intossicarci oggi. E sono altrettanto necessarie quelle sugli abiti con le istruzioni di lavaggio. Per tutto il resto dei casi, odio cordialmente le etichette. Sono dei marchi che ci siamo impressi e che non fanno altro che caricarci o scaricarci di ciò che potremmo essere, volere, dare, dire. È comodo etichettarci. Con questa mania del "ma io sono ... ma lei è ..." semplicemente ci imponiamo o ci defiliamo spesso a prescindere da chi abbiamo di fronte e dai suoi desideri. "I figli devono questo, i genitori fanno questo, gli amanti hanno diritto a questo, i nonni sono così, gli amici possono fare fino a, gli emigrati hanno diritto se ...". Penso che noi siamo semplicemente ciò che siamo ed è la sostanza di cui siamo fatti che fa la differenza. Sono i sentimenti  che dovrebbero guidarci indipendente dai ruoli che la vita ci ha "offerto" di giocare, guardando l'altro per ciò di cui ha bisogno e non per l'"abito" che indossa. 

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