giovedì 14 giugno 2018

Lei aveva aspettato un cenno di lui. Lui aveva aspettato quello di lei. Ma la paura di essere feriti ancora una volta, senza motivo, li avevi congelati ai loro posti tenendoli lontani. Erano spaventati, consunti, inermi, scossi, stanchi, pieni di tutte le brutture che si erano riversati reciprocamente addosso. Eppure, lontani, erano niente, il vuoto, l'assenza, la mancanza, due bestie agitate e affamate, capaci di ricominciare a correre e sbranare. Quello stesso fuoco, che li aveva uniti infinite ubriacandoli di vita in ogni loro incontro, ora, quel fuoco, avrebbe divorato poco alla volta, le loro anime. Lo sentivano. Lo sapevano. E quello che sarebbe potuto ed era stato anche se per pochi istanti ripetuti milioni di volta, il paradiso, ora sarebbe stato l’inferno. Quello stesso fuoco che li aveva innalzati, uniti, oltre ogni limite, ora li stava, divisi, logorando e distruggendo. Sarebbe bastato che lei. Sarebbe bastato che lui. Ma loro sapevano che nel loro mancato inizio abitava la loro mancata fine. Così era sempre stato. Così sarebbe stato per sempre. Tutto avrebbe continuato a bruciare e ardere e loro, lontani, si sarebbero cercati per sempre. 

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