martedì 12 giugno 2018

La vita fino a te, Matteo Bussola

Certi libri non li scegli tu, sono loro a scegliere te. Succede come fosse magia. Come se loro, tra i miliardi di pagine, di miliardi di libri, ti dicessero “prendi me, ora, proprio adesso, hai bisogni di me”. Così è stato con “La vita fino a te”. Arriva al cuore, ma forse ancora un po’ più giù. Al cuore del cuore, che, grazie a lui, ora ha un nome anche per me che lo sentivo solo esistere e battere. Con i racconti di queste pagine ti fermi, sorridi, piangi, ti commuovi, speri, cadi, rifletti, ti rialzi. È un libro che ti cura. Attraverso la strada apparentemente semplice di scrivere, ma la più difficile da intraprendere. Quella di mettersi a nudo davanti agli altri ma soprattutto con se stessi. Peccato averlo letto prima della partenza. La, di fronte al mare, insieme a quel cullare delle onde, sarebbe stato, se possibile, ancora meglio. Chissà, forse un vestito in meno e un libro già letto in più sarebbe un’idea. 
Da regalare, da regalarsi. 

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