giovedì 14 giugno 2018

C’erano state parole, carezze, gesta e poi ancora parole, carezze,  gesta. C’erano state le notti insonni, i pianti, i discorsi e poi ancora i discorsi, i pianti e le notti insonni. Non c’erano stata mai state corse in mezzo ai prati, pic nic in montagna o gite al mare. Non c’erano stati film e divani come nelle favole. Non c’erano state partenze o ritorni con la valigia ma solo partenze da loro e i ritorni erano stati sempre più duri e difficili. Il loro paradosso era che se nella vita, lo scorrere della vita, donava certezze e sicurezze mentre in loro, lo scorrere del tempo,  creava voragini buie e profonde. Forse sarebbe stato così anche con una valigia in mano. O forse, invece, su quella montagna o sulla quella spiaggia avrebbero trovato la pace. Ma non era stato possibile e il loro era stato solo un lungo pellegrinaggio verso anche un solo giorno di apparente serenità per restare semplicemente li’, in un finto mondo che non sarebbe stato mai il loro.  Ogni giorno, tutti i giorni. Senza andare mai al mare. Senza mai un sorriso. Era amore. Era certo. Era certo un amore impossibile. 

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