mercoledì 1 febbraio 2017

Scrivere, cucinare, leggere, si alternano tra le righe della vita alla ricerca della vita stessa. Sono bisogni primordiali che hanno prevaricato altri spazi fisici e mentali. Riportano l’ordine quando il disordine domina, la quiete quando l’agitazione sgomita, il sonno quando l’insonnia frastorna. Sono ciò che sono, che sento, che penso. Sono il sogno di poter avere un angolo del mondo di fronte al mare dove ci sia spazio per poter assaporare e odorare e perdersi tra le pagine di altre vite, con il profumo di lbri che sgomita con quello dei dolci, che scansa quello del caffè, che ruba una matita per segnare un quaderno, che spinge su uno scaffale un libro antico e odoroso, che cade tra le mani dell’ultimo avventore, che sorseggia un caffè bollente nero e aromatico come a volte è la vita.

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