lunedì 23 maggio 2016

Mi domando se in certe giornate le turbolenze del cielo non coincidano con le turbolenze dell’anima. Mi domando quante volte nella nostra giornata abbiamo temporali che ci scuotono con i loro tuoni e lampi e un sole caldo che ci brucia dentro. Quante volte una bella parola, un invito, una gentilezza, un’attenzione, creino uno squarcio nel cielo carico di pioggia e quanto una delusione, una mancanza, una disattenzione, offuschino il sole con una nuvola e quanto poi il vento impieghi con le elaborazioni del sentimento e della razionalità a spostarla e a far trovare stabilità. Mi domando se siamo noi ad essere meteoropatici o quanto siamo noi a  rendere il cielo così folle. Oggi era una giornate di quelle. Folle fuori. Folle dentro. Il vento non è ancora arrivato. L’equilibrio aspetterà. La calma piatta non ci appartiene.

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