domenica 19 gennaio 2014

La creatura del desiderio, Andrea Camilleri

Oscar e Alma si incontrano e si amano. Lui geloso, lei irrequieta. Lui impazzisce e, una volta persa, prima parte per la guerra e poi, tornato, non potendola riavere, pur di possederla, fa costruire un simulacro. Ma la gelosia non ha fine e per quanto gli fa immaginare, arrivando a pensare che anche la bambola che la rappresenta potrebbe farsi possedere da altri uomini, lo porta ad uccidere il simulacro E così perde Alma due volte e solo dilaniando e straziando il corpo che gli ha fatto perdere la ragione, lui pare salvarsi.
Oskar “lo senti il mio corpo senza briglie, il mio corpo esaltato da sangue e colore, che striscia nella tua anima?”
Alma “non lo sentivo prima del mio risveglio, mio lupo amoroso, prima che riconoscessi il mio corpo e potessi tornare a sognare l’amore.”
Oskar “Quanto ti ho aspettata nelle mie sere blu, solo, su questa coperta … quanto ho desiderato di risentire le oscure parole della tua pelle …”
Alma: “Eccomi tutta a te, carezzami con le mani rosse …”
Oskar “Mia piacerebbe passeggiarti nel sangue.”


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