lunedì 6 gennaio 2014

Curarsi con i libri. Ella Berthoud e Susan Elderkin.

La paternità, l'incapacità di abbandonare il letto, la rivalità tra fratelli, sudare, rabbia, gelosia, cicatrici fisiche, disperazione, furbizia, perdita della libido, paura della morte, abbandono, essere al verde, e ancora e ancora. Tutti i malanni di cui possiamo essere vittime e di cui soffriamo possono trovare un lenitivo in un libro. Esiste questo libro di ricette, terapie, antibiotici dove ci vengono suggerite consigliate e indicate le pagine che potranno aiutarci.  Picnic sul ghiaccio, Marcovaldo, Neve, Orgoglio e Pregiudizio, i miserabili, Ho un castello nel cuore, Saul Bellow, Yukio Mishina, Ann Patchett, Josè Saramago. Tutti a nostra completa disposizione. Per, se non guarire, iniziare a curarci.
I libri sono la cura per ogni malessere, ci mostrano le nostre emozioni, una volta, e poi ancora una, finche' non riusciamo a dominarle.
D.H.Lawrence

"...Create un angolo per la lettura, meglio se accogliente, uno spazio dove si fa solo questo, dove si va apposta per leggere. Scegliete un angolo appartato della vostra casa o del giardino, una nicchia, lo studio, il capanno degli attrezzi o dietro le tende, seduti nel bovindo, dove nessuno vi troverà. La cosa importante è che nel vostro rifugio non si veda nella che possa richiedere attenzione. Trasformate il vostro angolo in un luogo caldo e invitante. Se amate rannicchiarvi sul pavimento, metteteci un bel tappeto morbido e copritelo di cuscini. Se preferite stare sdraiati, regalatevi un'elegante chaise longue. Vi servirà una buona luce, una coperta, calzini e ciabatte, e una superficie piana su cui lasciare alcuni libri, il vostro diario di lettura, una matita e una tazza di te. Procuratevi anche dei tappi per le orecchie, e un paio di cuffie per gli audiolibri. Lasciate un cartello all'ingresso del vostro angolo per dissuadere, con gentilezza, gli altri a venirvi a trovare, a meno che non vogliano nascondersi insieme a voi per leggere. Una volta al sicuro, dimenticate le faccende. Prendetevi la vostra ora da passare con il vostro libro. Con un po' di fortuna, qualcuno potrebbe accorgersene e fare le faccende al posto vostro. ...”


“… Il libro vi è piaciuto moltissimo, avete fatto amicizia con i suoi personaggi, lo avete divorato, sognato, ne avete sentito la mancanza, avete pianto con lui, fatto l'amore con lui, lo avete fatto volare attraverso la stanza, siete esistiti solo per lui, e adesso state per finirlo. Ci siamo passati tutti: e' un momento terribile, straziante. Non disperate, non dovete lasciarvi alle spalle il mondo del libro. Non appena finito il libro, leggete qualcosa che ne parli, recensioni, saggi di critica letteraria, blog, qualunque cosa riusciate a trovare. Parlate con altre persone che lo hanno letto. Guardate il film che ne hanno tratto. Leggetelo in un'altra lingua, in una traduzione diversa. Poi, alla fine, rileggetelo. I libri migliori, degli autori migliori, si prestano ad essere letti molte volte durante la vita, e ogni volta ci troviamo qualcosa di nuovo. In questo libro, non finirete mai il vostro libro. Diventerete il vostro libro, e lui sara' parte di voi. Non siete arrivati alla fine. In realtà siete solo all'inizio..." 

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