sabato 28 dicembre 2013

Splendore, Margaret Mazzantini

Intenso, delicato, forte, vero, assurdo, tragico. Esattamente come tutte queste cose riescono ad essere un tutt'uno facendo la vita. Uno dei pochi libri letti di notte perché non riesci a lasciarlo andare. Arriva l’alba, le pagine scorrono e fra poco le righe saranno terminate e tu pensi a come potrai fare a meno. Fare a meno di leggere queste righe che in cui ritrovi anche la tua di vita e nelle quali cerchi un abbraccio consolatorio.
… e il mio nome pronunciato da lui, con la sua voce roca e fonda, il mio nome che nasceva dalla sua pancia e passava attraverso la sua gola era il più bello del mondo, infondeva coraggio alla mia misera persona, scivolava dentro di me e mi definiva, mi dava luogo e tempo, e un’origine certa …
… chi ha detto che i ragazzi  sono coraggiosi? Il coraggio io l’ho trovato con gli anni, insieme a ogni sbaglio, a ogni pezzo mancato di strada …
… ridemmo. Non era passato giorno senza  che io pensassi a lui … in quel mio cervello doppio, nascosto  … quante volte ero tornato indietro, a quando eravamo costretti a separarci …
… sono un vecchio pesce che boccheggia, che risale la corrente lottando, attraversa schiene, ombrelli, e che adesso corre. Coro in fondo verso il grande buco di luce dell’ingresso alla stazione, dove il fiume umano entra, pascola, ristagna. Esco allo scoperto, continuo a correre, trascinato dal niente, travolto da quella speranza che ormai è acqua sporca …
… quello che diciamo non è quello che ascoltiamo. Quello che diciamo e ascoltiamo lo sappiamo solo noi. Perché adesso sento che lui è qui per me, che non è per caso. E se anche uscirà da quella porta, così com’è arrivato, incurvandosi in un taxi e salutando da lontano, io so che è venuto a cercarmi perché come me non ha dimenticato , come me ha avuto paura di morire senza avermi rivisto …
… s’appoggia alla mia spalla, guido un po’ così con questa testa vicina vicina, lascio il volante e la carezzo, e annuso, e respiro …
… è come se qualcuno mi camminasse sulla faccia a piedi nudi, schiacciandomi gli occhi, il naso, soffocandomi. So di essere compromesso da un’altra identità. L’ho sempre saputo, ma adesso sono un uomo adulto. Non posso tornare indietro, non posso fare un passo avanti. Non posso fare niente. C’e’ sempre qualcosa, prima di niente. Non posso vivere con questo segreto. I segreti sono i nostri migliori amanti, i più spregiudicati e tonici. Ci frustano, ci svegliano di colpo….
… ci siamo venuti per caso la prima volta e adesso è già il nostro posto. Perché così fa l’amore , alza la gamba e piscia come i cani, sempre nello stesso punto, circoscrive i luoghi, li segna della sua sostanza …

… ma tu non vergognarti del viaggio. La vita, credimi, non è un fascio di speranza perdute, un puzzolente ricamo di mimose, al vita raglia e cavalca nel suo incessante splendore.

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