mercoledì 11 dicembre 2013

Il dolore pazzo dell’amore, Pietrangelo Buttafuoco

 “… Non lo conoscevate, vero, quest’uso di succhiare un fiore di gelsomino e poi baciare? Non è altro che un gioco vano l’amore senza un giardino dove spartirsi, labbra su labbra, la rugiada. Il respiro si solleva come da cielo in cielo, come per tracciare una trama di d’illusioni e raggiungere così l’azzurro, la notte oppure il biancore della canfora al mattino ma solo il bacio conosce il momento in cui lo sguardo – labbra sopra labbra – ravviva la carne….”
E’ un canto questo romanzo. O forse sono mille canti. Imbevuti di tradizioni di passione, di preghiere, di lotte, di tristezze, di gioie e di follia. Sono i canti dell’amore che felice o doloroso va celebrato. Questo romanzo è intenso come solo l’amore vero riesce ad esserlo, strappandoti l’anima.


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