sabato 28 dicembre 2013

L'attesa, Ginevra Bompiani

E se appartieni alla specie degli essere tarantolati non puoi combatterla la natura e se appartieni alla razza di coloro sempre in attesa, sempre in sospeso, sempre alla ricerca di qualcosa o qualcuno, puoi solo essere quello che sei, un animo inquieto.
… L’attesa ha dunque in sé due tensioni diverse: una tendenza a perdurare e una tendenza a smettere. Ma dove attinge l’attesa la sua risoluzione (di perdurare o di smettere), la sua energia, la sua pazienza e la sua impazienza? E’ forse libera, l’attesa, di agire, in una direzione o nell’altra? Non lo è. Non possiamo decidere di entrare in uno stato di attesa o di uscirne. Forse questa decisione esiste, ma non siamo noi a prenderla. L’attesa è una passione. Si attiva, come ogni passione, al richiamo del suo oggetto. L’attesa è una vocazione. Dio, la musa, il padrone, l’oggetto, fanno un cenno, e l’uomo esce dal tempo, si mette sul bordo della strada, in attesa. …

Nessun commento:

Posta un commento