domenica 24 febbraio 2013

Pista Nera, Antonio Manzini

Letto in un pomeriggio di neve … quando la compagnia di un buon romanzo non ti fa desiderare null’altro.
Rocco è un vicequestore dal passato oscuro, trasferito dalla sua amata Roma alle odiate montagne di Aosta. La mancanza della sua vecchia vita lo rendono ancora più sarcastico, violento, saccente e cinico. Ma il suo odioso carattere fa a pugni con la sua struggente personalissima nostalgia, con il voler non lasciar andare il passato. O forse ne è proprio la causa. E con i suoi metodi poco ortodossi, il suo grande acume, mescolati alla malinconia, indaga e scopre.
…“Ti andrebbe di partire, Marì?” “ E dove vorresti andare?” “A dare un’occhiata in Provenza. Da qui è neanche un’ora di macchina” “ E ci facciamo un po’ di fantasie?” “Si, ci immaginiamo un po’ di cose” “Come adesso?” “Come adesso” “Rocco, lo fai troppo spesso, lo sai?” “Si, lo so” “Non ti fa bene” “Senza non riesco a compare” “invece dovresti, Rocco. Ti tocca campare”. …

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