lunedì 18 giugno 2012

La crema di arancia di papà Giancarlo

E' una di quelle meraviglie che ti danno l'idea della pace che puoi provare in un istante tuffando un cucchiaio in un  vaso. Chiudi gli occhi e affondi. E non parliamo di cucchiaino da caffè' (perché per questa delizia la proporzione giusta e' il cucchiaio da minestra), ne' di vasetto (perché i vasi di cui mi rifornisce papà Giancarlo vanno dai 500  ai 750 gr). La crema di buccia d'arancia e' da colazione (la giornata inizia meglio), da metà mattina (quando la tristezza o l'arrabbiatura ti aggrediscono), da dopo pranzo (con il dessert il pasto ti sembra completo), da merenda (se vuoi tornare bambino), da dopo cena (se il dessert ti e' piaciuto a pranzo, perché privartene la sera), da prima di andare a dormire (i sogni saranno più' dolci). La crema di buccia d'arancia potresti spalmarla o mescolarla o aggiungerla ma io, la crema di papà Giancarlo, voglio onorarla nella sua essenza. Cremosa, morbida e dolce proprio come lui. Al quale non finirò mai di dire grazie e al quale potrò' contraccambiare solo coccolando la sua bimba e il suo bellissimo nipotino a suon di muffins...

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