mercoledì 9 ottobre 2013

Io sudo, Valentina Bergamante

Se il finale non fosse così felice sarebbe un romanzo vero. L’amore, la morte, l’abbandono, il voler ricominciare per ritrovare e ritrovarsi. Il coraggio di fare il salto, quello che molti aspettano di fare con una spinta e quello che dovremmo avere la forza di fare se ci vogliamo bene. Se il finale non fosse così felice, d’altronde, sarebbe la vita e allora che si arrivi pure all’ultima delle righe con la speranza che tutto è possibile. Proprio tutto.
 … Il mondo si divide in due: le persone che sudano e quelle che non sudano. Le persone che sudano sono quelle che ogni tanto si sentono nel posto sbagliato e nel momento improprio. Alle persone che sudano capita di vestirsi in modo inadeguato. Le persone che sudano sono quelle che certe volte dovrebbero dire di no, ma alla fine non ce la fanno a non dire sì. Le persone che sudano, la vita se le sudano. Le persone che  non sudano alcune volte evitano di dire sì, perché valutano il forse. Le persone che non sudano non finiscono nel posto sbagliato perché cercano di capire  prima  se sia giusto  e non hanno paura di essere inadeguate perché se non sudi non puzzi,  ma alla fine una vita che non è sporca almeno un po’ che vita è? …
… nella vita sembra che tutto si debba in qualche modo pagare; le parole invece non hanno un costo ma un suono bellissimo . Io adoro il suono silenzioso delle parole scritte  che riecheggiano nella mente di chi le compone, quando cadono lì su un foglio e creano la sinfonia suonata dai tasti di un computer, mi piace ascoltare le parole spezzate delle persone che parlano al telefono in autobus, per strada, alla stazione, dove tu ascolti solo una parte dei discorsi pronunciati e la fantasia scrive il copione dell’altro interlocutore…
… la vita deve essere larga e non lunga per forza. E in una vita larga più passioni metti, anche diverse fra loro, più persone ami, ancora più diverse fra loro, più cresci e invecchi, perché tutto quello che scopri di nuovo in te, ti conduce a un altro inizio di cui non conosci la fine. …
… se pensi che la fine non arrivi mai non ti rendi conto di quello che stai per perdere. Invece se sai che la morte, stronza e vigliacca, alla fine ci guarda e, in punto di piedi, ogni tanto ci passa vicino e poi se ne va, secondo me impari a lasciarti un pochino più andare nella vita …

1 commento:

  1. Grazie Annie per aver letto il mio romanzo...e se la vita non fosse felice o se noi non sudassimo per esserlo fino in fondo, che senso avrebbe?

    Un abbraccio

    Valentina

    RispondiElimina