giovedì 28 luglio 2016

Antonio Manzini 7-7-2007

C’è tutto in questo romanzo che è un giallo ma che è anche una storia di amore ma che è anche una storia di amicizia. È la storia dei ricordi, del passato che ritorna, del futuro che non si intravede, dei conti da pagare con sé stessi ma anche con il resto del mondo. Della bellezza dell’amore che tutto toglie se se ne va e tutto dona quando torna. Dell’orrore e della bassezza degli esseri umani con la loro cattiveria e bassezza. Della spregiudicatezza e della timidezza. Di tutto ciò che siamo noi quando cadiamo, sbagliamo, ci pentiamo e ricominciamo.
E finalmente, se hai seguito le precedenti “puntate”, sai cosa è successo quel giorno a Marina e di come Rocco sia “morto” insieme a lei.
E quando hai girato l’ultima pagina sai già che aspetterai di conoscere un altro pezzo di vita dello sbirro Rocco Schiavone, romano nell’animo, trapiantato ad Aosta insieme alle sue clarks.

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