mercoledì 12 febbraio 2014

Ci sono strade che percorri con la costante sensazione che arrivato a quell’incrocio, proprio dietro quell’angolo, fatta quella svolta, ci sarà qualcosa di bello, qualcuno che in qualche modo ti darà il senso del tuo guardarti indietro e capire quanto hai fatto, detto, dato. Non è un traguardo, non è un obiettivo, non è chiaro, è solo una piacevole sensazione che ti avvolge e ti dona, costantemente, energia ed entusiasmo per continuare ad andare avanti. Poi, man mano che cammini, ti accorgi che di incroci ne hai superati molti, di angoli ne hai svoltati tanti e ogni volta ti sei detto “non è quello giusto, il mio è proprio quello là, il prossimo, lo vedo”. E te lo sei detto perché invece di trovare quello che ti aspettavi percepivi solo ancora una sensazione di mancanza e non appagamento. E così hai proseguito, caparbio e inconscio, felice e sciocco. Poi, ad un certo punto, ti accorgi che ogni angolo sarà così, ogni incrocio come quello appena superato e tu inizi a perdere il senso. Il senso di quello che pensavi di volere e che hai cercato senza dargli mai un nome e un volto. Cercavi il tuo completamento. Ti fermi, ti guardi e ti rendi conto che solo tu potrai colmarti, riempirti, appagarti con tutto quello che hai vissuto, quello superato e quello che ti aspetta. Le risposte sono dentro di te. Le gioie anche. Le paure pure. I sogni sono quello che tu sei.

1 commento:

  1. E' un lungo percorso di maturazione e crescita che ti porta ad arrivare a questa consapevolezza.. ma poi è bellissimo perchè smetti di mettere la tua vita nelle mani degli altri.. Rimane tua e solo tua e tu sei l'artefice di ogni cosa.. XXX

    RispondiElimina