mercoledì 23 luglio 2014

Il senso di una fine, Julian Barnes

L’ho preso in mano e non l’ho lasciato. Se l’ho abbandonato qualche istante ho cercato subito il tempo per riprenderlo. Bevuto, mangiato, succhiato, in ogni istante io abbia potuto farlo. Sublime il modo in cui Barnes descrive attimi e anni e sensazioni e sentimenti o deduzioni di Tony, il protagonista e di tutto il mondo che costituisce questo romanzo. Il racconto di una vita, lo spaccato di chiunque di noi e la tragedia di alcuni o forse molti. E insieme ad una tragedia un mistero da scoprire e che fino alla fine non sembra sbrogliarsi. Ci sono continue riflessioni di Tony che però non portano a nulla se non ad una serie di azioni che sembrano voler affrontare il presente ma che in realtà vanno a scandagliare il passato fino alla scoperta dell’impensabile, al pentimento per chi e come si è stati, alla sorpresa di ciò che apprendiamo e a tutte le riflessioni su cosa la vita sarebbe potuta essere con un “se” in più.
Bello condividere belle pagine …

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