sabato 21 settembre 2019

Del correre odio quelli che lo fanno con il cappuccio della felpa alzato, nascondendosi dietro degli occhiali da sole come se fossero dei tizi da temere, quelli che passeggiano con i  loro pit bull senza guinzaglio e che potrebbero correrti dietro e che temi.
Del correre amo lo svuotare la mente, guardare dell'albero riflettere la sua ombra silenziosa, pensare che la vita sia semplicemente compiere anche solo un altro giro senza nessun dolore, pensare di avere la fortuna di poterlo fare, superare la signora di ottant'anni che passeggia, farmi superare dalla quarantenne in perfetta forma e dalla ventenne che mi doppia, illudermi di aver indovinato la pesantezza dell'abbigliamento per poi capire di aver sbagliato tutto, ascoltare il piede chiedendogli di non svegliare il suo dolore, parlare con il cielo, ascoltare la canzone del 2005 e sorprendermi ancora di come mi accia battere il cuore e tenere il ritmo, avere il tempo di pensare che posso anche non pensare e che tanto tutto succede comunque e tutto sarà da affrontare comunque. 
Del correre vince l'amore e non l'odio.

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