mercoledì 29 novembre 2017

Per uno come me, Negramaro. La canzone di ieri sera

Per uno come me 
c’è un’altra come te 
che sogna ancora le montagne 
che parla piano ad un gigante 
che abbassa gli occhi e dice 
io rimango in superficie 
che vado a fondo in un istante 
sono di piombo le mie gambe a volte sai 
basterebbe poi dirsi 
che va bene anche così 
senza incontrarsi 
l’importante è che tu sappia 
che almeno noi in questa galassia 
siamo due punti si lontani 
ma equidistanti 
come due stronzi 
amami anche se non mi conosci 
ti prego amami anche se siamo nascosti 
amami senza dovermi cercare 
senza sapere da che parte stare 
resta nel mondo in cui tu vuoi invecchiare 
io verrò a prenderti 
per una come te 
lo sai c’è un altro come me 
che pensa solo e sempre al mare 
come la fuga più ideale 
che crede sia speciale 
basta sapere improvvisare 
per non doversi poi aspettare 
come previsto quel finale 
e allora sai 
che ne dici se adesso 
ci sforiamo lo stesso 
senza toccarci 
tu chiudi gli occhi 
amami anche se non mi conosci 
ti prego amami anche se siamo nascosti 
amami senza dovermi cercare 
senza sapere da che parte stare 
resta nel mondo in cui tu vuoi invecchiare 
Io verrò a prenderti 
Amami anche se non mi conosci 
ti prego amami anche se siamo nascosti 
amami senza paura del mare 
senza respiri più da trattenere 
amami e basta senza più sapere se verrò a prenderti li 
e io verrò a prenderti li 
amami, anche se non mi conosci 
ti prego amami 
anche se siamo nascosti 
amami senza paura del mare 
senza respiri più da trattenere 
amami e basta senza più sapere se verrò a prenderti li

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