martedì 28 febbraio 2017

Era caldo quando finii di leggere La donna dal taccuino rosso. È quasi di nuovo caldo e ho ritrovato Antoine Laurain con Rapsodia Francese. A me il suo stile ricorda un po' Benni un po' Pennac, insomma quegli autori che ti sanno raccontare storie un po' bizzarre come se fossero vere. E storie vere con quel pizzico di follia necessaria per poterle affrontare, proprio  come la vita vera. Lo trovo molto ... "francese". Leggere i suoi romanzi è un po' immergersi nella visione di quei film francesi della nuova generazione come Cena tra amici. 
Da leggere perché...
We are made the same stufa dreams are made off

Questa mattina

Ho visto un ragazzo correre e tirare pugni all’aria proprio come Rocky Balboa quando si allenava.
Ho visto due ragazzi giovani baciarsi appassionatamente sotto la pensilina dei pullman, incuranti del mondo intorno a loro.
Ho visto una coppia in auto, in fila, nel traffico sotto la pioggia, mangiare yogurt dallo stesso vasetto ridendo e scherzando.
Ho sentito scalciare Martina, appoggiando la mano sulla pancia della sua mamma che ogni giorno mi permette di vivere questo attimo.
Ho sentito il cuore battere forte e gli occhi bagnarsi mentre vedevo e sentivo la vita.

Con pezzi e ripieno ... tutto cioccolato

Ho lavorato 2 uova doppio tuorlo, 100 grammi di ricotta, 100 di yogurt greco, 200 di zucchero bianco, 150 di burro, farina di kamut q.b., mezza bustina di lievito madre. Ho mescolato con una frusta a mano e aggiunto 100 grammi di cioccolato fondente 70% spezzettato. Ho riempito i pirottini alternando impasto, crema di cioccolato e nocciole, impasto. Ho cotto per 35 minuti a 190 gradi. 
‘Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.’

Virginia Woolf

domenica 26 febbraio 2017

L'amico scrittore, 41 anni fa, glielo regalò.
Oggi l'ho accarezzato.
E la magia dei libri, così, oggi, mi ha fatto accarezzare papà. 

Fusilli verdi con zucchine e brie

Ho cotto al forno 2 zucchine con 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale. Ho spezzettato a cubetti 50 grammi di brie. Ho cotto 90 grammi di fusilli di farina di piselli e una volta scolata li ho conditi con zucchine e brie, cospargendo di grana e pepe nero. 

Le cose possono finire ma non vuol dire che non siano mai esistite”
Qualcosa, Chiara Gamberale

Verdure gratinate

Ho cotto in padella con poca acqua, qualche cucchiaio di olio e una noce di burro carote, zucchine e peperoni tutti tagliati molto sottili. Una volte cotte ho trasferito le verdure in una teglia da forno cospargendo di cubetti di brie e molto parmigiano. Ho fatto gratinare per dieci minuti.

Croissant al tomino

Ho tagliato in otto triangoli un foglio di pasta sfoglia senza glutine. In ciascun triangolo ho riposto cubetti di tomino. Ho chiuso e cotto a 220 gradi per circa 35 minuti. 
Antipasto saporito.
E se c’è un cielo, lui è là, e lui mi dormirà accanto in modo che io possa dormire.
David Lawrence

Ma la vita separa quelli che si amano…
Jacques Prevert
Vorrei essere al loro posto ... a Verona ... a cenare in libreria...
Grazie comunque per la condivisione.

sabato 25 febbraio 2017

Al mascarpone

Ho lavorato 2 uovo con 250 grammi di mascarpone, 150 di zucchero, farina q.b., mezza bustina di lievito madre e 200 grammi di gocce di cioccolato fondente. Ho mescolato, riempito pirottini e cotto a 180 gradi per 35 minuti.
Amore e dubbio mai si sono rivolti parola.
Kahlil Gibran
Radicchio tardivo stufato...
Carciofi croccanti ...
Verza con crema di acciughe ...
Pollo con mela e carota al curry ...
Chi legge spesso romanzi è più bravo a capire le altre persone, a empatizzare con loro e a guardare il mondo dalla loro prospettiva.

Non ho dubbi su questa affermazione letta qualche giorno fa. È naturale conseguenza, aggiungerei, che dovremmo continuare, coltivare, appassionarci a leggere così come dovremmo preoccuparci di circondarci di coloro che riconosciamo appartenenti della nostra stessa "razza", quella dei "lettori" affinché possiamo darci e, in egual misura, ricevere. Empatia. Sublime obiettivo. 

venerdì 24 febbraio 2017

Il suo sguardo oggi mi ha trapassato il cuore.
Goethe
Historia de un amor

Ya no estás a mi lado, corazón,
en el alma sólo tengo soledad
y si ya no puedo verte,
porque Dios me hizo quererte
para hacerme sufrir más...

Siempre fuiste la razón de mi existir,
adorarte para mí fue religión.
Y en tus besos yo encontraba
el calor que me brindaba,
el amor y la pasión.

Es la historia de un amor,
como no hay otro igual.
Que me hizo comprender,
todo el bien todo el mal,
que le dio luz a mi vida,
apagandola después.
¡Ay, qué vida tan oscura,
corazón,sin tu amor no vivirè

giovedì 23 febbraio 2017

Una delle lettere d’amore che scandalizzò la società vittoriana nell’Ottocento. Il fidanzamento fra Keats e Fanny Brawn rimase sconosciuto fino al 1878 ...
“Mia cara ragazza,
In questo momento mi sono messo a copiare dei bei versi. Non riesco a proseguire con una certa soddisfazione. Ti devo dunque scrivere una riga o due per vedere se questo mi assiste nell’allontanarti dalla mia mente anche per un breve momento. Sulla mia anima non riesco a pensare a nient’altro. È passato il tempo in cui avevo il potere di ammonirti contro la poco promettente mattina della mia vita. Il mio amore mi ha reso egoista. Non posso esistere senza di te. Mi scordo di tutto salvo che di vederti ancora la mia vita sembra fermarsi lì non vedo oltre. Mi hai assorbito. In questo preciso momento ho la sensazione di essermi dissolto – sarei profondamente infelice senza la speranza di vederti presto. Sarei spaventato di dovermi allontanare da te. Mia dolce Fanny, cambierà mai il tuo cuore? Amore mio, cambierà? Non ho limiti ora al mio amore… Il tuo biglietto è arrivato proprio qui. Non posso essere felice lontano da te. È più ricco di una nave di perle. Non mi trattare male neanche per scherzo. Mi sono meravigliato che gli uomini possano morire martiri per la loro Religione – Ho avuto un brivido. Ora non rabbrividisco più. Potrei essere un martire per la mia religione – la mia religione è l’amore – potrei morire per questo. Potrei morire per te. Il mio credo è l’amore e tu sei il mio unico dogma. Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso “di ragionare contro le ragioni del mio amore”. Non posso farlo più – il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista Non posso respirare senza di te.”
Tuo per sempre,
John Keats

Qualcosa, Chiara Gamberale

Qualcosa di Chiara Gamberale è molto più di "qualcosa". Sono quelle righe che se non tutti, in tanti, avremmo bisogno di leggere. Forse da sempre ma, soprattutto, alla nostra età, dove la nostra età è quel momento in cui per un verso o l’altro abbiamo bisogno di fermarci e leggerci dentro e provare a capire la strada percorsa, gli errori commessi, le cose buone da tenere e quello che è da lasciare andare. Per capire che, fino a quando cercheremo di riempirci con altri e tanto altro, non troveremo mai la serenità di quel qualcosa che è già dentro di noi e che è tutto per poter essere felici. Con noi stessi per poi forse esserlo con chi incontreremo. 
A noi, affinché possiamo raggiungere quel meraviglioso luogo color pistacchio per capire che "è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura".

mercoledì 22 febbraio 2017

I diritti del lettore secondo Pennac


1. Il diritto di non leggere.
Il primo e più importante dei diritti, il diritto di non leggere è fondamentale perché rende la lettura una scelta, accrescendo ancor di più il valore del gesto. Oltre a questo, è un diritto che sottolinea quanto sia legittimo preferire, alla lettura di un libro, la visione di un film, un’ora di sonno, un ora di corsa, una partita a calcio o a pallavolo…
2. Il diritto di saltare le pagine.
Tanti libri – specie in alcune descrizioni – si rivelano a tratti noiosi. Il diritto di saltare le pagine ci sgrava del senso di colpa che abbiamo provato più e più volte nel saltare più e più righe, ansiosi di andare avanti senza leggere alcune parti a nostro parere inutili.
3. Il diritto di non finire il libro.
Non è obbligatorio finire un libro che si è iniziato, eppure abbiamo provato tutti quel senso di inadeguatezza che si prova nell’abbandonare la lettura di un libro definito un classico, un capolavoro. Abbiamo vissuto questo abbandono come una sconfitta. In realtà, lasciare un libro a metà è un nostro inalienabile diritto.
4. Il diritto di rileggere.
Tanti si chiedono perché stai leggendo ancora quel libro, “Ma non l’hai letto già tre volte?”. E allora? Qual è il problema? Rileggere ciò che abbiamo amato è stimolante, permette di entrare ancor più in empatia con uno scrittore e le sue opere.
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa.
Abbiamo il diritto di leggere ciò che vogliamo, dal rosa al giallo, dal thriller allo storico, dai romanzi definibili con un genere ai romanzi non definibili. Nessuno ha il diritto, invece, di criticare le scelte di lettura delle altre persone.
6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa).
E’ uno dei diritti più belli: il diritto a emozionarsi, a lasciarsi prendere dalla storia. Il diritto a piangere, se è il caso. I libri possono salvarci la vita e nella vita abbiamo tutti bisogno di momenti di evasione e di puro godimento.
7. Il diritto di leggere ovunque.
I luoghi dedicati alla lettura ci sono ma non sono gli unici posti in cui si può prendere un libro e leggere. Certo, è bello leggere in biblioteca e in libreria, ma è altrettanto bello leggere in metro, sull’autobus, su una panchina, in coda al bancomat, e anche camminando – seppur stando attenti ai pali.
8. Il diritto di spizzicare.
Abbiamo il diritto di leggere un paio di pagine, una pagina o anche solo qualche riga, per poi lasciare quel libro, prenderne un altro e far con quello la stessa cosa.
9. Il diritto di leggere ad alta voce.
Leggere ad alta voce è magico, c’è poco da fare. Ognuno di noi dovrebbe sempre avere al suo fianco qualcuno disposto ad ascoltare. Trasforma completamente la lettura.
10. Il diritto di tacere.
L’ultimo è il più enigmatico. Può voler dire semplicemente che non siamo costretti sempre a parlare. La lettura è una azione – a meno che non ci si avvalga del diritto n. 9 – quanto mai silenziosa. Pennac commenta così questo diritto: “L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. Non gli offre alcuna spiegazione definitiva sul suo destino ma intreccia una fitta rete di connivenze tra la vita e lui”.
Daniel Pennac
Sempre dissacrante ... 

Io sono con te in ogni maledetto istante che ci vuole dividere e non ci riesce.
Alda Merini
Amare qualcuno dal profondo del cuore è comunque una grande consolazione. Anche se si è soli e non si riesce a stare con quella persona…

1Q84

martedì 21 febbraio 2017

Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.
(Marcel Proust)



lunedì 20 febbraio 2017

Con nuovo impasto ...

Ho lavorato 400 grammi di farina 1 con 10 grammi di lievito di birra sciolto in acqua tiepida e un pizzico di sale. Ho impastato e lasciato a lievitare per circa 12 ore. Ho steso l'impasto e condito con salsa di pomodoro preparata con l'aggiunta di un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Ho infornato a 250 gradi e dopo circa 20 minuti ho aggiunto mozzarella di bufala. 
Avremmo voluto, avremmo dovuto, avremmo potuto. Le parole più dolorose del linguaggio.
(Jonathan Coe)
Per fare pace con il niente e per raggiungere quel meraviglioso luogo color pistacchio e capire perché "è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura".

Vola con la mente, assapora, godi, guarda, assaggia, vivi tutto all’ultimo respiro.

A lei, che domani volerà oltre oceano per una vacanza, dopo aver vinto, ancora una volta, un’altra battaglia con la vita.


sabato 18 febbraio 2017

2 uova, 200 grammi di zucchero bianco, 250 grammi di crema di ricotta, 150 grammi di burro, 200 grammi di farina antigrumi, 1/2 cucchiaino di lievito per dolci, 1 fialetta di vaniglia, 200 grammi di cioccolato fondente 100% a pezzi. 
180 gradi per 40 minuti. 

La mia notte sa che mi piacerebbe guardarti, seguire con le mani ogni curva del tuo corpo, riconoscere il tuo viso e accarezzarlo. La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d’amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce. Eppure vorrebbe chiamarti e trovarti e stringersi a te per un attimo e dimenticare questo tempo che massacra. Il mio corpo non può comprendere. Ha bisogno di te quanto me, può darsi che in fondo, io e il mio corpo, formiamo un tutt’uno. Il mio corpo ha bisogno di te, spesso mi hai quasi guarita. La mia notte si scava fino a non sentire più la carne e il sentimento diventa più forte, più acuto, privo della sostanza materiale. La mia notte mi brucia d’amore.

Frida Khalo


Sette giorni esatti per leggere 383 pagine. Un regalo da lei, che voleva toccarmi il cuore. Molte scoperte sul potere delle pietre, qualche lacrima e molto, molto, moltissimo amore.

venerdì 17 febbraio 2017

Tienimi dentro di te, ti imploro.
Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…
Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue.
Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.


Frida Khalo

Torta salata

Ho cotto zucchine carote e peperoni con burro olio e paprika dolce. Ho mescolato le verdure a 2 uova e 150 grammi di caprino morbido. Ho steso un foglio di pasta sfoglia integrale e coperto con il ripieno. A 250 gradi per 35 minuti.
Ho smesso di contare le volte in cui, arrivata alla seconda riga, ho cancellato e riscritto tutto nuovamente. Cercavo un inizio ad effetto, qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo, qualcosa di grandioso, ma agli occhi. Non ci sono riuscita. Poi ho capito, ricordando ciò che non avevo mai saputo: che per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.

Frida Khalo

Pasta con crema di ceci e pancetta

Ho preparato una crema morbida e fluida frullando ceci, aggiungendo un filo di acqua, rosmarino fresco tritato, sale e pepe.
Ho tagliato a cubetti piccolissimi della pancetta magra e l’ho fatta passare per pochi attimi in una padella antiaderente aggiungendo poi la crema di ceci.
Ho cotto, al dente, penne al kamut. Ho ripassato in padella e impiattato.
È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.

Frida Khalo

La colazione

Biscotti cereali bagnati nel caffè, yogurt mescolato a nocciole e cioccolato bianco ... tutto a strati.

Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca.
(Frida Kahlo)

giovedì 16 febbraio 2017

Tremo
Cammino per un miglio con un sorriso/E non so/Non m’importa dove sono/Ma so che va tutto bene.
Salto le strade/Non posso tornare indietro/Non conosco nessuno qua attorno/Ma sono in salvo questa volta
Perché quando tu/Mi dici, mi dici, mi dici/Cose stupide, come fai tu/Si, io/Devo, devo, devo/Cambiare le regole/Non posso perdere
Perché tremo/Vado in pezzi/Quando sono vicino a te/Tutto sfugge di mano/Si io tremo/Vengo piegata/Non c’è modo che/Io sappia che tu capirai
Noi parliamo e/Ci giriamo tutto intorno/Chi avrebbe pensato/Che saremmo finiti qui/Ma mi sto sentendo bene/In gran fretta/Non ho mai sperato che/Tu sarai qui/Se solo potessi fermarmi e prendere tempo
Perché con te/Sto correndo, correndo, correndo/Da qualche parte dove non posso arrivare/Si devo devo devo/Cambiare le regole/Sono con te
E se tu scendessi alla prossima fermata/Faresti solo un cenno mentre io mi sto allontanando/Se non ti vedessi mai più/Potrei (potrei)/Tenermi tutto (tutto)/Dentro?

"Non aver paura di amare. Senza amore la Vita è impossibile.
Ama con il tuo modo di essere, di camminare, di mangiare, di ascoltare, di parlare.
Impara ad amare te stesso e gli altri in modo appropriato.
Potrebbe essere questa la cosa più importante da fare per la sopravvivenza della Terra.
Abbiamo tutto, tranne l’Amore.
Dobbiamo rinnovare il nostro modo di amare.
Dobbiamo imparare ad  Amare davvero."
          Thich Nhat Hanh       

mercoledì 15 febbraio 2017

Come saprei
Capire l'uomo che sei
Come saprei
Scoprire poi
Le fantasie che vuoi
Io ci arriverei
Nel profondo dentro te
Nei silenzi tuoi
Emozionando
Sempre più
Come saprei
Stupire l'uomo che sei
Quando stai lì
E non sai
Che voli prendere
Come saprei
Richiamare gli occhi tuoi
Incollarli ai miei
Emozionando sempre più
Nel mondo che
Solitudini ci dà
Perché non resti un po' con me
Come saprei
Amarti io
Nessuno saprebbe mai
Come saprei
Riuscirci io
Ancora non lo sai
Io ci metterò
Tutta l'anima che ho
Quanta vita sei
Da vivere adesso, come saprei
Io vorrei che fosse già pelle
Il contatto che c'è
Io vorrei che fossero stelle
Ogni volta con te
Come saprei
Amarti io
Nessuno saprebbe mai
Come saprei
Riuscirci io
Ancora non lo sai
Io ci metterò
Tutta l'anima che ho
Quanta vita sei
Da vivere adesso
Come saprei
Quanto amore c'è
Pronto a scoppiare in me
Quanta vita sei
Da vivere adesso
Sì adesso
Come saprei
Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio.

Alessandro Baricco

Frittata al forno con verdure

Ho sbattuto 4 tuorli d’uovo con 150 grammi di parmigiano grattugiato. Ho cotto in olio extra vergine verdure miste in quantità proporzionata (2 piccole zucchine, piccola melanzana, qualche pomodorino, 100 grammi di piselli). Ho sbattuto gli albumi a neve, li ho aggiunti ai tuorli e verdure. Ho aggiustato di sale e pepe nero. Ho versato in uno stampo da forno e cotto a 220° per circa 40 minuti.
Gli incroci degli sguardi, l’alba.
Gli incroci dei destini, il sovvertire l'ordine.
Gli incroci degli appuntamenti, il battito del cuore che si ferma per l’emozione.
Gli incroci delle strade che si dividono, la lacerazione dell’anima.

lunedì 13 febbraio 2017


Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

Alda Merini

domenica 12 febbraio 2017

"Ma perche' fai così?"
"Perché tutto ciò che voglio è in questa stanza."

Paura d'amare

sabato 11 febbraio 2017

Un figlio, Alejandro Palomas

Dicono che io sia un animo troppo sensibile, altri dicono che "piango presto" intendendo dire  che mi commuovo molto facilmente. Questo libro ha toccato tutte le mie corde e mi ha, per raccontarla con pudore, commossa profondamente. 
Per i protagonisti, per me, per il dolore della morte e della perdita, per quello della negazione del dolore, per la speranza che qualcuno ci possa salvare dal dolore dell'abbandono, per il nascondere a noi stessi la verita' perché troppo dolorosa da affrontare, per quanto sia insopportabile la presa di coscienza che solo chi ci ama veramente può salvarci. 
Un figlio di Alejandro Palomas è un libro da tenere accanto a te sul comodino. Per prendere dolorosa coscienza e rialzarsi. 

Risotto allo spumante

Ho scottato 3 cucchiai di riso arborio in una noce di burro in una wok. Ho coperto con 1/2 bottiglia di spumante, ho aggiunto 1 cucchiaino di granulare e cotto per circa 20 minuti.




Ho mescolato due cucchiai di Nutella con due cucchiai di mascarpone. Ho bagnato un savoiardo nel caffè. Ho riempito un barattolino e guarnito con il biscotto.

venerdì 10 febbraio 2017

“O tu, che come un coltello sei penetrata nel mio cuore gemente: o tu, che come un branco di demoni, venisti, folle e ornatissima, a fare del mio spirito umiliato il tuo letto e il tuo regno - infame cui sono legato come il forzato alla catena, come il giocatore testardo al gioco, come l'ubbriaco alla bottiglia, come i vermi alla carogna - maledetta, sii tu maledetta!” 


Perché abbiamo così tanto bisogno di sentirci unici per qualcuno? E’ l’amore verso una persona o piuttosto verso noi stessi che viviamo in quel momento di spasmodica ossessione del voler piacere? E’ il nostro ego a voler esser appagato o è un amore il cui nome di battesimo diventa addirittura sacrificio? Perché quando non piaciamo quanto avremmo voluto, non otteniamo una corresponsione di sensi e desideri ci perdiamo e disperiamo a tal punto da mettere in crisi la nostra persona e addirittura la nostra vita? Perché abbiamo così tanto bisogno di sentirci indispensabili per l’altro? Perché dobbiamo a tutti i costi far capire all’altro chi siamo, cosa desideriamo e, piuttosto che abbandonare la nave e salvarci per tempo, restiamo ad affogare perché altro sembra non avere senso? Perché ci si ostina nel voler raccontare all’altro, come se nel raccontare ci fosse il raggiungimento dell’obiettivo, che invece dovrebbe proprio essere il non raccontare ma il vivere essendo anticipati o anticipando qualsiasi parola? Perché non ci arrendiamo all’evidenza? Qual è il motivo per cui restiamo aggrappati all’irraggiungibile? Siamo votati all’infelicità? Abbiamo paura del futuro dove il futuro è una nuova incertezza piuttosto che l’incertezza in corso? La solitudine è così spaventosa? Abbiamo paura di perdere l’altro, noi stessi, le sensazioni e le emozioni che viviamo? Non bastiamo veramente a noi stessi? E se l’altro fossimo noi?

giovedì 9 febbraio 2017

Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.
Oceano Mare, Alessandro Baricco. 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/emozioni/frase-294004?f=a:21>
“ … Amanda può passare ore a leggere. E’ sempre stato così. A volte legge persino quando cammina per strada, si figuri. Una volta l’ho beccata a leggere al supermercato mentre spingeva il carrello con la spesa e un’altra volta mentre cucinava …”

Un figlio, Alejandro Palomas

mercoledì 8 febbraio 2017


C’era una stella sola e limpida nel cielo colore di rose, un battello lanciò un addio sconsolato, e sentii in gola il nodo gordiano di tutti gli amori che avrebbero potuto essere e non erano stati.
(Gabriel Garcia Marquez)

Cocco per la mamy

Ho lavorato 1 uovo con 200 grammi di yogurt, 3 cucchiai di marmellata di lamponi, 3 cucchiai di zucchero, 150 grammi di cocco grattugiato. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e ho cotto a 180 gradi per 20 minuti.
Buon compleanno mamy.








E si riparte ...


Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più.
(Massimo Gramellini)

Chiru', Michela Murgia

Questo lessico è conturbante, interessante, coinvolgente, affascinante. La trama può essere definita originale ma ciò che ti rapisce è il modo in cui si dispiega tra le pagine. Tante storie nella storia dove i protagonisti esaminano se stessi e le relazioni con l'infanzia, i genitori, chi sono diventati e a cosa aspirano. Una lucida fotografia della complessità dell'animo umano. 

Da leggere ora, subito, stanotte. Se ve lo prestano, non rifiutatelo. Se avete una libreria correte a comprarlo. Se dovete fare un regalo, sceglietelo. Un libro che ti ruba l'anima.
Attesi guardando il mare che scintillava al termine della nostra discesa. Le barche private del porto turistico sembravano un bosco di scheletri d’albero privi di foglie, dondolanti nell’onda come scossi alla radice.

Anche ora riconoscevo che c’era qualcosa di irresistibile nel potere fondato sulla sua paura di perdermi. Conoscevo però i rischi della dipendenza emotiva e sapevo bene che il ragazzo sdraiato e silenzioso al mio fianco non era l’unico a correrli.

Mi manchi già. Annuso lavanda come un drogato.

In un momento di euforia credo di aver mandato un messaggio a Fabrizio dicendogli che stavo vivendo giorni indimenticabili, e lui fu abbastanza discreto da non farmi notare che la parola indimenticabile non indica necessariamente qualcosa di bello.

Quelli che si amano mantengono segreto il potere di farsi paura a vicenda.

Chiru', Michela Murgia

Muffins arancia e cioccolato

Ho lavorato 2 uova con il succo di 4 arance spremute, 125 grammi di burro, farina q.b., 125 grammi di zucchero integrale e ½ bustina di lievito vanigliato. Ho aggiunto 200 grammi di cioccolato fondente 90% spezzato grossolanamente. Ho riempito 20 stampi muffins. Ho cotto per circa 30 minuti a 200°.


martedì 7 febbraio 2017

Nell'istante del tramonto, girando su me stessa, al centro della città




Della sua fragilità in quell’istante amai proprio quello che dell’amore si paga più caro: l’assenza di calcolo e di misura che appartiene solo alle cose libere.

Mentre serviva la pasta nei piatti mi ritrovai a pensare che in quell’uomo che tante volte avevo creduto mio c’era qualcosa che doveva essermi sfuggito.

Ci sono anime che hanno addosso un’incrinatura segreta, una frattura sospesa che sfugge anche a chi la porta dentro. Questa linea sottile può restare invisibile per lungo tempo, animando l’illusione come fa la crepa nel cuore di un piatto scheggiato. Quando quella frattura cede è sempre a causa di un niente: basta un grado di meno nell’aria a provocare la contrazione della materia  e metterne a nudo la ferita. Altre volte a far cessare il patto silenzioso delle molecole è un tocco lieve, uno sfiorare il bordo dorato del piatto senza altra intenzione che la carezza. Allora la finzione dell’integrità cade all’improvviso e rivela l’anima in cocci, irreversibile. Bisogna essere molto attenti per riconoscere nei gesti altrui il suono sordo della ceramica scheggiata.

Chiru', Michela Murgia



- Voglio accorgermene adesso, perché questa storia mi fa stare male, mi fa sentire come se non le bastassi …

- Cosa c’è di ingenuo nel fatto che vorrei parlarti ancora?
- C’è che non capisco di cosa vorresti parlare.
- Non lo so neanch’io. Di tutto.

Gli uomini la osservavano in silenzio con l’impaccio dei gesti e l’allusione negli occhi, capaci con la mente di tutto quello di cui non sarebbero stati all’altezza dei fatti.

Fu in quel momento che varcammo l’invisibile linea di confidenza che distingue la casualità dalla scelta.

- Ho paura che tu ti faccia male, Eleonora. Non è vero che sbagliando s’impara, anzi, invecchiando diventiamo più fragili. Ecco perché ad un certo punto si smette.

- E’ la dose, amica mia. E’ sempre la dose che fa il veleno.

Chiru’, Michela Murgia

domenica 5 febbraio 2017

Chiru', Michela Murgia

Ecco uno di quei libri per cui potresti decidere di prenderti un giorno di ferie.


Stasera la mia pizza!!!


Nel passato non si torna.
Il tempo è terribile.

Non è mia, ma appena sentita, l'ho sposata.
La resa arriva per ultima. Arriva dopo i silenziosi sogni. Arriva dopo le dichiarate richieste. Arriva quando il cuore lascia il posto alla razionalità. Arriva quando  smetti di ascoltare le emozioni e attivi il cervello. Arriva dopo la lotta con te stesso e il resto del mondo. 
Forse nell'arrendersi dovremmo trovare un insegnamento. Forse la vita ci vuole insegnare che non siamo noi sempre a comandarla, che forse ci può essere un nuovo inizio, forse vuole farci capire quanto siamo grandi nel superare le avversità lottando fino allo sfinimento ma, nello stesso tempo quanto siamo piccoli di fronte al destino. Forse dovremmo imparare a convivere con le tristezze di ciò che non abbiamo ottenuto, del non siamo arrivati e darci un'altra possibilità. Quella con noi stessi. 

Strudel rivisitato

Ho mescolato la polpa di 2 mele cotte in acqua e zucchero con  100 grammi di frutta secca disidratata mista (mandorle anacardi frutti rossi), 1 cucchiaio di miele all'eucalipto (il sapore ricorda il caramello), 1 cucchiaio di marmellata di albicocche. Ho steso il composto su pasta sfoglia integrale, arrotolato e cotto a 190 gradi per circa 30 minuti. 

L'"ospite" lo ha gradito a tavola e ha portato a casa il resto!

I polli ... rosso piccante, giallo dolce

Quello piccante: ho scottato 6 filetti di pollo in olio e.v., un pizzico di dado, ho aggiunto 100 grammi salsa di pomodoro, 1 cucchiaio di concentrato e 1/2 cucchiaio di curcuma indiana. Ho fatto cuocere a fuoco medio per circa 40 minuti.

Quello dolce: ho passato 6 filetti di pollo in una noce di burro, sale e pepe, ho coperto con il succo di 4 arance spremute e dopo circa 20 minuti ho aggiunto 1 cucchiaio di miele corposo e 50 grammi di anacardi. Ho cotto per altri 10 minuti a fuoco vivo lasciando caramellare. 

Accontentati i due commensali dai gusti diversi!

sabato 4 febbraio 2017

                                                             Pomeriggi di pioggia

Rabbia, Samuel

"Due universi paralleli che convivono. Una coppia, due entità divise per struttura fisica ma in continua ricerca l’uno dell’altro. Comprendersi a volte è facile, altre volte risulta impossibile ma c’è sempre qualcosa che unisce, che fa superare i blocchi, che ci spinge ad accettare le differenze biologiche. Diventa bellissimo comprendere che a volte litigare è indispensabile. Una storia comune, un’incomprensione, una macchina, una passeggiata, una lite la tempesta e poi la quiete, l’amore. Questo è quello che c’è in questa canzone”.
Cosa c’è che non va/quando guardi dritto e non mi parli/e se vuoi stiamo qua/aspettando passi ancora un altro temporale. Tutto frana sotto colpi impercettibili/e i tuoi pensieri ora sono inamovibili/cosa c’è che non va/quando gli occhi si assottigliano così. Ed è bellissimo comprendere/che tutto questo ora diventa indispensabile/e che io posso solo arrendermi. E sorridere di te. Cosa c’è, lo vedrai/quando il silenzio ti disarma/le mie colpe sono anche discutibili/e le hai riempite di veleno per nasconderti/cosa c’è lo vedrai. Perché è bellissimo convivere/con quello che ora sembra veramente inutile/perché io posso sono arrendermi/e sorridere di te. E se vuoi resto qua/aspettando torni la voglia di ricominciare/e lo sai tornerà/il momento in cui ti pentirai. Ed è bellissimo comprendere/che tutto questo ora diventa indispensabile/e che io posso solo arrendermi/e sorridere di te. Perché è bellissimo convivere/con quello che ora sembra veramente inutile/perché io posso solo arrendermi/e sorridere di te/e sorridere di te.