giovedì 31 gennaio 2013

Yogurt greco e cioccolato bianco

Ho mescolato 200 gr di yogurt greco intero con 100 gr di cioccolato bianco sciolto a bagno maria. Ho mescolato bene e riposto in bicchierini finger food cospargendo la superficie con gocce di cioccolato fondente e granella di nocciole.
Emozioni che non possiamo raccontare, sentimenti che non riusciamo a far arrivare, pensieri che non possiamo condividere. E’ quella parte di mondo, il mondo del nostro io. Di chi siamo, di dove siamo arrivati, di cosa saremmo stati disposti a fare, di quanto profondo abbiamo toccato, di dove andremmo, di cosa abbiamo visto. Percezioni, sentimenti, emozioni,  che possiamo sentire, vedere, capire, solo noi. Non il mondo. Non la persona che ci ha portati a tanto, che ci ha fatto voltare pagina, scoprire un nuovo noi cui nulla sarà mai più come prima. Il sole avrà un’altra sfumatura di giallo, il cielo sarà di un diverso turchese, l’acqua fredda tiepida, il sale dolciastro. E nel nuovo mondo, dove nulla sarà come prima, anche noi dovremo imparare a conoscerci.
La vita è una giostra. Dipende da te la parte che vuoi interpretare. Puoi essere il giostraio che fa partire il giro e alza e abbassa la coda da prendere per vincere un giro gratis oppure essere quella macchinina, quel cavallo, quella carrozza che viene abitata, scelta per un giro e poi lasciata vuota. Decidi che vuoi essere il giostraio, che i fili dei burattini della vita li vuoi tirare tu. E’ quello che ti insegnano, che sai essere giusto, che ti potrà dare un po’ di senso, di appagamento, qualche soddisfazione. Ma quella è l’intelligenza, la razionalità, la ragione. Poi ti innamori e i programmi cambiano e tu sei macchinina e cavallo e carrozza tutto contemporaneamente, felice di essere scelta tra tutti, speranzosa di essere ancora abitata, svuotata quando scendono e vanno verso altri giochi. Li guardi e vedi girare la vita con i suoi protagonisti.

Riso venere con ceci e code di gambero

Ho cotto, al vapore, 200 gr di riso venere. Ho passato in padella 200 gr di ceci con poco olio e sale blu. Ho sbollentato circa 15 code di gambero e dopo averle pulite le ho aggiunte ai ceci facendo insaporire con del peperoncino. Ho passato riso, pesce e verdure insieme nella wok, facendo saltare per insaporire e rendere tutto croccante. Ho servito con salsa di soya a parte.

mercoledì 30 gennaio 2013

E c'è una parte della vita mia
Che assomiglia a te
Quella che supera la logica
Quella che aspetta un'onda anomala
Dove ho visto te, Jovanotti

Ti fermi, ti volti, guardi indietro, provi a guardare oltre, fai un passo, scende una lacrima, provi a capire. E’ la vita. Dove tutto sembra poter essere chiaro, dove tutto diventa irrimediabilmente difficile. Dove lotti per sorridere e cadi sconfitta arrendendoti. Dove ti alzi e vuoi ridere. Dove vieni perseguitata dalle emozioni delle quali sei intrisa e dalle quali ti sei fatta investire. E’ la vita. Puoi arrenderti, protestare, piangere, ridere, ma se la vuoi vivere non hai alternative. Dovrai toccare il fondo, sentire le tue viscere, strapparle e poi ricominciare, ogni volta. Nuova, più forte, più triste, più vera. Più vita.

martedì 29 gennaio 2013

Pollo al cocco e spezie

Le spezie hanno il profumo dell’evasione. Le spezie ti portano lontano, dove vorresti andare da sempre, per sempre, dove forse non andrai mai se non con la fantasia e allora 
Ho lavato e asciugato 1 grosso petto di pollo. L’ho tagliato a dadoni e l’ho passato in un mix, abbondante,  di curry, curcuma, coriandolo e peperoncino. Ho lasciato circa una mezz’ora girandolo ogni tanto perché si impregnasse bene. Ho quindi  riposto la carne in una wok con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva. A metà cottura ho aggiunto molto cocco grattugiato e ho lasciato terminare la cottura. Ho accompagnato con riso thailandese cotto al vapore.
Sentirsi sospesi
Bellissimo e tragico, elettrizzante e demotivante, accattivante e sfinente, stimolante e sfiancante, sconosciuto e amico, mai cercato e arrivato, nuovo e antico, come non avresti mai potuto pensare di essere con la consapevolezza che non poteva che essere così.

lunedì 28 gennaio 2013

Mele pere e datteri profumati per colazione

Ho tagliato, a fette abbastanza spesse, 1 mela golden e 1 pera abate. Le ho messe in padella con zucchero di canna, cannella, zenzero, chiodi di garofano e un po’ d’acqua. A metà cottura ho aggiunto 5 datteri spezzettati, ho lasciato asciugare l’acqua e ho fatto caramellare.
Da mangiare a temperatura ambiente.
 … amami come sai uccidermi
tutte le volte che accendi la giostra
ancora per me e uccidimi come sai amarmi tu
tutte le volte che tu scegli la fine del giro per me …
La giostra, Negramaro
E la luna lì, alta, grande, luminosa, misteriosa, t'incanta e sembra risponderti …

… dicono che chi pensa soffre di più
quindi la lacrima è più densa
cade al centro dell'oceano non va persa …


No more sorrow, Club Dogo

domenica 27 gennaio 2013

Composta di trevisana

Ho lavato e tagliato a listarelle due grossi ceppi di insalata trevisana. Ho riposto in una grande padella con 300 ml di acqua, 5 cucchiai di zucchero e iniziato a cuocere a fuoco vivo. A fine cottura ho aggiunto 3 cucchiai di crema di aceto balsamico. Ho fatto rapprendere e riposto in un vasetto sterilizzato. Ho messo a testa in giù e lasciato raffreddare. Ho servito la composta per accompagnare scaglie di grana e pecorino.

Vorrei essere il vestito che porterai
il rossetto che userai
vorrei sognarti come non ti ho sognato mai
ti incontro per strada e divento triste
perché poi penso che te ne andrai.
Vorrei essere l'acqua della doccia che fai
le lenzuola del letto dove dormirai
l'hamburger di sabato sera che mangerai... che mangerai
vorrei essere il motore della tua macchina
così di colpo mi accenderai.
Tu tu non mi basti mai
davvero non mi basti mai
tu tu dolce terra mia
dove non sono stato mai.
.......
.......
Vorrei esser la tomba quando morirai
e dove abiterai
il cielo sotto il quale dormirai
così non ci lasceremo mai
neanche se muoio e lo sai.
Tu tu non mi basti mai
davvero non mi basti mai
io io io ci provo sai
non mi dimenticare mai
Nel sogno le parole sono dolce musica per il cuore. Al risveglio le stesse parole sono stridore per l’anima. Mentre sogni non leggi, non ascolti, non capisci. Al risveglio la luce accecante del giorno ti urla che il condizionale è un tempo “imperfetto”. Vorrei e voglio non possono essere confusi e tu resti a chiederti quando è stato che sogno e risveglio hanno iniziato a giocare a nascondino confondentodi e imbrogliandoti.
 … Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te.

Solo per te, Negramaro

Pollo speziato caramellato all’arancia

Ho lavato asciugato e tagliato a filetti 6 fette di pollo sottilissime. Le ho passate in curry, paprika, pepe nero. Le ho fatte sfrigolar in padella con olio extra vergine di oliva. Dopo pochi minuti ho versato 300 ml di succo di spremuta di arancia. Ho fatto cuocere fino a far caramellare la carne. Ho servito con riso basmati scondito e insalata di carote e zucchine crude.

Mousse mascarpone ricotta e marmellata

Ho lavorato 250 gr di ricotta fine con 250 gr di mascarpone. Ho aggiunto 200 gr di marmellata alle albicocche senza zucchero e 1 cucchiaio di zucchero a velo vanigliato. Ho mescolato ancora e riposto in 8 piccole coppette guarnendo con scorze di  buccia d’arancia caramellata.
 … strade che ho perso
dentro i tuoi occhi
neri di fango
stanchi di tutto
e fatti di niente
ora le cerco
in ogni parola
detta per sbaglio
da chi non sa bene
come passare
ad altra sorte
io vivo disperso
nei sotterranei
di questi tuoi giorni
non resta piu' niente
dei tuoi rimpianti
solo il ricordo
di alcuni istanti
stretti a dovere
intorno alla pancia
come una cinghia
per non dimenticare
il tempo che fugge
verso i tuoi giorni
che sono niente
ora che anch'io
non ho direzione
e vago nel buio
non ho destinazione
e dammelo tu
un nuovo indirizzo
dove trovarmi
appeso a uno specchio
ad ogni ritorno
un nuovo ritratto
ad ogni ritorno
appeso a uno specchio
un nuovo ritratto
ad ogni ritorno
un nuovo ritratto
appeso a uno specchio
ad ogni ritorno
un nuovo ritratto
appeso a un specchio
ad ogni ritorno
un nuovo ritratto
appeso a uno specchio
il mio ritratto.

 Le storie d’amore non sono storie come tutte le altre. Non sono quasi mai storie semplici. Non sono spesso storie ripetibili. Difficile che siano storie felici. Non le dovresti mai iniziare, dovresti fuggire prima di assaporarle perché poi, giorno dopo giorno ti ci infarcirai il corpo e la mente fino a diventarne piacevole disperato schiavo. L’amore percorre strade invalicabili, inaccessibili, sconosciute e spesso pericolose perché l’amore non è intelligente. A volte porta all’annientamento di sé stessi, a volte alla follia, a volte all’abbondono di tutto per potersi salvare. Lasci, per non essere lasciato, straziandoti perché sai di non essere mai stato scelto. Vieni  lasciato e ti strazi per l’abbandono subito. Ti odi per non odiare. Ti incolpi per non incolpare, perché non puoi permetterti di ammettere a te stesso di esserti sbagliato sull’altro. Non dormi, non mangi, non ridi. Non ti riconosci più in quel vecchio specchio a meno che vicino a te non ci sia l’altro che non vedi perché sai che è stato solo un passaggio, un’apparizione, un temporale e ora, ora non sai più che fare. L’immagine di voi due vicini, insieme, un tutt’uno perfetto, ti perseguiterà per sempre. Solo in quel momento ti eri sentito completo e, da ora in poi dovrai fare i conti solo con te stesso, con la tua solitudine e il tuo sentirti amputato. L’amore non conosce limiti e tu ti scopri illimitato. Drogato, assetato, affamato, tocchi mille volte il fondo ma non ti sembra di essere arrivato mai e sai che potresti passare la tua vita così, all’inseguimento di una folle utopia.

venerdì 25 gennaio 2013

Dover scegliere fra il male dei silenzi e quello delle parole è difficile.
Dover scegliere fra il male delle azioni e quello dell’immobilità è difficile.
Dover scegliere fra le assenze e le presenze è difficile.
Non poter scegliere non è difficile. E’ semplicemente, profondamente e infinitamente dolore allo stato puro.

Pappardelle pomodori secchi ricotta pistacchi e noci

Ho soffritto, in qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva 50 gr di gherigli di noce spezzettati,  50 gr di pistacchi sminuzzati, 10 pomodorini secchi tagliati a filetti. Ho aggiunto 200 gr di ricotta, qualche cucchiaio di acqua calda e fatto amalgamare per ottenere una crema. Ho cotto 200 gr di pappardelle fresche al dente, le ho fatte saldare in padella, ho servito e cosparso con parmigiano e un’abbondante macinata di pepe bianco.
Continuiamo a camminare anche quando le scarpe fanno male e sentiamo i sassi sotto le suole. Continuiamo a camminare anche quando siamo così stanchi che ogni passo ci rimbomba nella testa. Camminiamo anche quando non sappiamo dove andare solo perché ci hanno detto che si ferma è perduto. Continuiamo a camminare perché è da quando abbiamo un anno che lo facciamo e abbiamo fatto il giro del mondo senza andarcene da qui. Continuiamo a camminare anche quando avremmo voglia di fermarci ma poi succede che il sole ogni giorno e succede ogni giorno. Continuiamo a camminare voltandoci indietro ogni tanto per controllare la distanza dal nostro passato, o per vedere se qualcuno ci segue. Continuiamo a camminare ma tutto quello che cerchiamo è un po’ di calore. Che sia un fuoco. Del cibo. Un abbraccio. O un sorriso che senti sulla pelle.

giovedì 24 gennaio 2013

Torta mele, pere e ricotta

Trascrivo la ricetta di questo impasto che io ho preparato per dei muffins ma che qui ho trasformato in versione torta su richiesta del richiedente …
Lavora, con una frusta o un cucchiaio di legno, 2 uova con 150 gr di zucchero bianco (ma puoi usare anche quello di canna). Aggiungi 200 gr di ricotta, 150 di burro sciolto a bagno maria, 250 gr di farina. Continua a mescolare e aggiungi al composto 2 mele (renette o golden) e 2 pere (abate o comunque dolci) tagliate a cubetti uniformi. Mescola bene perché il composto sia amalgamato e morbido e aggiungi, alla fine, ½ bustina di lievito vanigliato. Versa l’impasto in una tortiera se in silicone senza aggiungere nulla, se di alluminio dopo averla imburrata e infarinata. Cuoci a 200° in forno ventilato per circa 40 minuti. Per verificare se l’impasto è cotto affonda uno stuzzicadenti. Se uscirà asciutto, spegni e lascia raffreddare. Diversamente continua la cottura dando calore solo sotto per altri 10 minuti circa.

mercoledì 23 gennaio 2013

E se pensi che "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", come nella canzone di Venditti, come per Arbore e la Melato, come succede nelle favole, ti sembra, allora, che tutto abbia un senso, un motivo, una logica, un perche'. E in quei giorni tristi, disperati, malinconici, in cui non vorresti che metterti sotto un piumone, chiudere gli occhi e annullarti e annullare tutto, provi a canticchiare quel motivo, a rileggere una storia vera, seppur di qualcun altro, o una favola perche' la principessa potresti essere tu, e scosti quel piumone e anche sono con un occhio guardi fuori e ... Ci speri ancora. Sei grande ma di sognare e delle favole non ne riuscirai mai a fare a meno.
È di notte che è bello credere alla luce.

Edmond Rostand.

martedì 22 gennaio 2013

La vigilia del compleanno è un po’ come la vigilia di una vacanza. Hai delle aspettative incredibili, che tu abbia 7 o 49 anni. E’ una questione di predisposizione d’animo. Ti hanno insegnato che il giorno della tua festa è un giorno da festeggiare perché è unico. E non è importante che di unico non abbia proprio niente perché nel mondo ci sono miliardi di persone che proprio in questo giorno stanno pensando la stessa cosa. Poi succede che la maggior parte delle volte non succede proprio nulla di così straordinario da dover aver belle aspettative. Ti guardi indietro, il giorno stesso, a fine giornata o scorrendo all’indietro il calendario e quei  7 o 49 e ti accorgi che tutte quelle aspettative erano e sono rimaste dentro di te. Allora, ti dici, dovresti essere, ancora una volta, o ancora di più con i piedi per terra. E invece chissà perché, seppur con una mesta consapevolezza che tutto resterà per sempre un sogno, chiudi gli occhi e pensi che domani succederà sicuramente qualcosa di meraviglioso.
"....E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo.
Non ci sono scorciatoie che posso indicare.
I libri sacri, i maestri, i guru,... le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale.
L'ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell'ultimo pezzo va fatto a piedi,... da soli.
Io provo....."

Tiziano Terzani

domenica 20 gennaio 2013

Zuppa di fagioli cannellini con vongole e code gamberi

E per cena … ancora pesce
Ho frullato 300 gr di cannellini già precotti e li ho passati in padella con olio, sale, pepe nero, lasciando un po’ della loro acqua di conservazione in modo che la crema non risultasse troppo stretta. Ho fatto aprire in padella 200 gr di vongole dopo averle lavate bene sotto acqua corrente. In un’altra padella ho fatto passare 200 gr di code di gambero surgelate e pulite con olio e peperoncino, sfumandole con del vino bianco. Ho tostato alcune fette di pane integrale avanzato. Ho riposto in terrine di terracotta la crema di fagioli adagiandovi sopra vongole e code di gambero. Passerò nel microonde qualche istante, cospargerò con un filo di olio e appoggerò le fette di pane.

Modigliani, i colori dell’anima

“Padre, ho peccato perché amo?” “Il peccato, sarebbe non amare”.
“Torna ad essere ciò che eri prima di incontrarmi, non avresti sopportato tutto questo, non avresti sopportato me”.
“Io senza di lui muoio” “Tu morirai con lui”
“Quando dipingerai i miei occhi?” “Dipingerò i tuoi occhi quando avrò conosciuto la tua anima”
“Perché voi comprendiate, perché voi perdoniate”
Ti sfiora, ti tocca, ti strappa, ti lacera. Capisci quanto possa essere folle l’amore e quanto la follia possa amare. Tutto, inesorabilmente, fino alla morte.
Buccia d'arancia caramellata per yogurt greco
Ho pelato due arance dalla scorza spessa tagliendo la buccia a listarelle. Ho fatto bollire le scorze per 15 minute. Ho scolato e lasciato da parte. Ho fatto bollire 100 gr di zucchero in 1 bicchiere d’acqua e dopo 5 minuti ho immerso le scorze d’arancia. Ho fatto rapprendere il succo intorno alle scorze. Ho scolato, lasciato raffreddare  e cosparso 2 ciotole di yogurt greco con le scorze, irrorando di miele nostrano.
“ … Lei ora si sente compiuta, lievitata come la pasta di pane. E’ una sensazione meravigliosa, nuova. …”
il tuttomio, Andrea Camilleri
Cominciato ieri, finito oggi. Non ti lascia, fino a quando non hai letto l’ultima riga, e anche oltre.

sabato 19 gennaio 2013

Mezze penne al persico agro dolci

Ho preparato la base per la pasta di domani
Ho scottato nella wok 1 filetto di pesce persico sminuzzato, con poco olio, uvetta (lasciata prima in ammollo), scorza d’arancia (solo la parte arancione tagliata a listarelle, pinoli e un pizzico di peperoncino. Ho riposto in frigo perché i sapori e gli odori trovino il loro equilibrio. Domani, cuocerò le mezze penne e farò saltare nella wok per qualche minuto.

Finger food super dolci

Ho mescolato 3 cucchiai di nutella con 3 cucchiai di crema di pistacchio e 3 di mascarpone. Ho lavorato con una frusta, ho riposto la crema in bicchierini finger food. Ho cosparso con qualche chicco di caffè. Ho risposto in frigo.
Bocca dentro bocca e non chiederti perchè
tutto poi ritorna
in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia
Quel posto che non c’è, Negramaro

Macedonia fresca secca

Ho pulito una piccola ananas matura e ne ho riposto le fette rotonde su un piatto da portata rotondo. Ho pelato a vivo 2 arance e le ho tagliate a fette orizzontali coprendovi l’ananas. Ho pulito 2 grandi kiwi e ho riposto le fette rotonde sopra l’arancia. Ho cosparso il tutto con un trito di nocciole, mandorle e datteri sminuzzati.  Ho cosparso con poco zucchero di canna brunito e aromatico e il succo di un pompelmo rosa. Ho riposto in frigo.
“… Aspetta che il respiro torni lentamente normale, odora le gocciole di sudore che ha sulle braccia e che sanno di muschio, se le lecca a una a una. Non ha la forza di alzarsi, il languore ora l’assale a ondate di risacca …”
il tuttomio, Andrea Camilleri
E lui, con il suo magistrale narrare, ti avvolge, travolge e non ti lascia. Ti avvolge come un plaid in una giornata di neve, ti travolge come un temporale in una serata d’estate, non ti lascia come quegli amori che se li incontri, potrebbe succedere di tutto dall’inizio alla fine per poi ricominciare in un vortice incontrollabile e imprevedibile, non li puoi lasciare più. Andarsene è semplicemente impensabile.
… Portami altrove,
portami dove non c'è nessuno che sappia di noi,
fammi vedere come si muore
senza nessuno che viva di noi.

Basta così, Negramaro

Antipasto sotto la neve

In una ciotola ho mescolato 4 carote tagliate a listarelle, circa 10 pomodorini secchi tagliati a filetti, olive nere taggiasche, scaglie di pecorino romano e semi di girasole. Ho condito con vainegrette di olio extra vergine di oliva, limone, sale e pepe. Ho accompagnato con pane nero ai 7 cereali tagliato a fette e tostato.

venerdì 18 gennaio 2013

Mancarsi, Diego de Silva

Mancarsi è la perfetta storia d’amore di due persone che si sfiorano senza incontrarsi mai. Nicola e Irene frequentano lo stesso bistrot ma non si trovano, se non prima di vivere le loro vita. Irene lascia il marito da un momento all’altro, guardando un orologio, senza averlo programmato e solo perché non può, ad un certo punto, farne a meno. A Nicola sua moglie muore all’improvviso e prova a fare i conti con la vita vuota che lo attende. Continuano a camminare tra le strade della vita e per quelle intorno al bistrot. Camminano … fino a quando il destino decide che sia il loro momento e, davanti al manifesto di Buster keaton del bistrot dove si sono seduti centinaia di volte senza mai incontrarsi, si trovano.
Così a volte è la vita. Quasi a prenderti in giro, quasi a volerti far fare i conti con il suo incomprensibile mistero. Hai accuasi che qqanto a te chi potrebbe essere la persona giusta, quella della felicità, con la quale potresti pensare di essere completa, di voler vivere, camminare, costruire. A volte non la conosci, a volte si ma non la noti, hai altro, stai vivendo altro. Tu e lei vi vedete, senza guardarvi, attori di pièce differenti. E poi, un giorno, davanti ad un poster, un caffè, un nulla, i vostri sguardi si sfiorano e le vostre vite iniziano ad intrecciarsi.

Tra la Liguria e il Lazio: trofie alla Gricia

Ho fatto soffriggere 100 gr di guanciale. Ho grattugiato molto pecorino romano in una ciotola dove ho aggiunto un po’ di acqua di cottura. Ho cotto 200 gr di trofie fresche al dente, le ho scolate, passate nel guanciale e poi condite nella ciotola. Ho servito e spolverizzato di pepe nero e un filo di olio extra vergine di oliva.


La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto
 Cade la pioggia, Negramaro con Lorenzo Jova Cherubini

I biscotti muffins del lasciarsi andare

Con la testa, la fantasia, il cuore e tutto il resto …
Ho lavorato 1 uovo intero con 100 gr di zucchero di canna grezzo e aromatizzato. Ho aggiunto 100 gr di burro sciolto, cannella e zenzero in abbondanza, farina q.b.. Il composto è risultato scuro, morbido e grezzo. Ho riempito 20 stampini da mini muffins e cotto a 220° per 30 minuti.

Non ci è permesso scegliere la cornice del nostro destino. Ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro.
Dag Hammarskjold

giovedì 17 gennaio 2013

Cioccolatini notturni

Ho sciolto, a bagnomaria, 300 gr di cioccolato fondente da pasticceria. Ho tritato mandorle e nocciole nostrane (già pulite e tostate) in maniera grossolana. Ne ho lasciate altre intere passandole in 70 gr di cioccolato bianco sciolto a bagnomaria. Ho mescolato 1/3 del cioccolato con le mandorle tritate, 1/3 con le nocciole tritate e 1/3 l’ho lasciato puro. Ho colato il cioccolato negli stampini guarnendo quelli solo cioccolato con mandorle e nocciole ricoperte. Ho lasciato prima raffreddare a temperatura ambiente e poi riposto in frigo per mantenere.
La notte ha mille odori. Ha l’odore dei pensieri, delle cose non raccontate, dei sogni ad occhi aperti, dei desideri inespressi, delle paure più grandi, delle cose che ti terrorizzano, del buio profondo, della neve che gela e della luna che si fa spazio in cielo, di chi vorremmo raggiungere e di chi vorremmo lasciare, di tuo padre in cielo, del figlio che è partito, di quello che non avrai mai, del tuo piatto preferito, dello scivolo sul quale giocavi, dell’opportunità che ti è appena sfuggita e di quella che ancora non si è presentata, delle persone che ami, di quelle che capisci ti odiano, di quelle che abbracci e di coloro che non hai mai potuto stringere, delle lacrime versate, dei sorrisi che hai donato, del silenzio delle strade e del treno sulla ferrovia, del latte caldo, del tuo riflesso alla finestra con tutti gli odori di questa e mille notti che hai vissuto e di tutte quelle che forse ancora vivrai. La notte ha l’odore dell’altra vita, quella solo tua, dove nulla e nessuno ti ferisce e tu senti solo il tuo odore, abbracciare quello della notte e ti convinci di essere arrivata a destinazione.

… ”E’ piuttosto volgare, il buonsenso. Abbassa il livello delle aspirazioni, valuta la possibilità di successo e soprattutto quelle di fallimento, calcola. Il coraggio, la sincerità e l’istinto non hanno nessuna possibilità di resistergli, se gli dai il tempo di organizzarsi e preparare la controffensiva. L’impulso che ci spinge a cambiare, il vento che rovina, non ha quegli argomenti, anzi spesso non ne ha affatto. Non si lascia corrompere da ragioni di convenienza e non pretende di avere ragione. Propone scelte estreme e non promette risultati. Possiamo assecondarlo  o sopprimerlo, prenderlo o lasciarlo, dire si o no. E’ questo il bello.” …
Mancarsi, Diego De Silva
… “Funziona cosi' anche nell'amore, dove si tace molto di più' di quanto si dica. Persino nell'amicizia, che dovrebbe essere il luogo dove la parola non conosce inibizioni e divieti. Ci censuriamo continuamente per paura di deludere, offendere, restare soli. Non difendiamo i nostri pensieri e li svendiamo per poco o niente, barattandoli con la dose minima di quieto vivere che ci lascia. In quella tollerabile infelicità che non capiamo nemmeno di cosa sia fatta esattamente. Siamo piuttosto ignoranti in materia d'infelicità, soprattutto della nostra. E' per questo che quando ritroviamo i nostri pensieri nei libri, sembra che ce li tolgano di bocca con tutte le parole. Allora li rivalutiamo. Ci viene voglia di riprenderceli, di difenderli, cominciamo a parlare.”…  
Mancarsi, Diego De Silva

mercoledì 16 gennaio 2013

... "…vogliamo che la persona che amiamo ci dica d’essersi innamorata di noi perché un giorno, senza neanche pensarci, l’abbiamo toccata in un punto in cui non sapeva di essere sensibile, come certe carezza che arrivano molto in fondo per conto loro. …” …
Mancarsi, Diego De Silva

Muffins per dire grazie: Cocco e nutella e mela

A Natale, questo o quello di 1000 anni fa, perché del tempo non siamo padroni ma schiavi consapevoli e impotenti, ho ricevuto uno dei regali più belli che potessi mai ricevere. Una scatola di latta per trasportare i miei dolci. In aggiunta c’erano anche due tazze tra quelle del caffè e quelle del cappuccio perfettamente abbinate al prezioso contenitore. Ai regali si dice grazie, ai favori si dice grazie … con il cuore e gli occhi nel primo caso, anche con le mani nel secondo … per questo ho preparato due tipi di muffins da trasporto.
Cocco e nutella: ho mescolato 200 gr di farina di cocco con 2 uova intere, 100 gr di zucchero bianco e 100 gr di yogurt bianco intero. Ho lavorato il composto e riposto in pirottini da muffins alternando la crema ad uno strato di nutella per poi finire con altro impasto. Ho cotto a 190° per circa 30 minuti
Mela: ho mescolato 2 uova intere con 100 gr di burro, 100 gr di zucchero bianco semolato fine, 2 mele golden molto dolci e 1 cucchiaino di lievito di birra. Ho riposto il composto in pirottini da muffins e cotto a 200° per circa 35 minuti.
I muffins sono riposti nella scatola delle meraviglie …

Yogurt alla nutella per la colazione

Ho mescolato 250 gr di yogurt bianco cremoso con 5 cucchiai di nutella e 2 cucchiai di zucchero a velo. Ho lavorato con una frusta e riposto in ciotole di vetro. Ho cosparso con fettine di banana essiccata e nocciole.

Sfoglia crescenza e prosciutto

Ho steso un foglio di pasta sfoglia e l’ho bucherellata. L’ho ricoperta di formaggio crescenza, prosciutto cotto e un altro foglio di pasta sfoglia. Ho spennellato con tuorlo d’uovo e infornato a 190° per circa 40 minuti.
Ho servito la sfoglia calda.
... "Il dolore e la felicità sono fatti soprattutto di cianfrusaglie, paccottiglia, ingombri da soffitta di cui non riusciamo a disfarci anche quando abbiamo smesso definitivamente di usarli ed escludiamo che ci possano tornare utili. Non siamo responsabili dei nostri sentimenti ne' del flusso che li causa o li alimenta e tutto sommato neanche delle nostre azioni, anche se dobbiamo risponderne (e farlo anche se nessuno ce lo chiede) com'è giusto che sia. Agiamo quasi sempre d'impulso e molto meno sulla base di un calcolo. Chi pianifica e si muove solo al termine di un'attenta valutazione dei pro e dei contro, chi realizza soltanto quello che progetta, di fatto si perde la parte più interessante. Anche nello scegliere responsabilmente c'è una quota d'irresponsabilità la messa in conto di una perdita. Forse si agisce sempre a costo di qualcosa." ...
Mancarsi, Diego De Silva

martedì 15 gennaio 2013

L’unico vero possesso dell’uomo è nelle cose che ha perduto.
Franz Werfel
Forse è per questo che non ci liberemo mai dei fantasmi di ciò che non abbiamo avuto. Forse è per questo che ciò che non abbiamo consunto e sbriciolato e mangiato e bevuto e eroso e sfinito non ci farà mai trovare la pace. Forse è per questo che vorremo per sempre ciò che ci è stato negato. Forse è per questo che saremo dannati per sempre.

Non si può morire la notte di Natale, Enrico Ruggeri

Come lui pensiamo di essere amati o di essere passibili, al limite,  di indifferenza, forse, al massimo qualche antipatia. Eppure capita a lui come potrebbe capitare a noi di essere così tanto odiati dal far nascere, nell’altro un desiderio di male estremo, ingestibile e incontrollabile nei nostri confronti. Che sia un male inferto fisicamente o, quello peggiore, riversato all’animo e al nostro io. Mai potremmo pensare che qualcuno desideri la nostra morte, men che meno la notte di Natale eppure a Giorgio succede. E a noi? Sarà mai successo e, potrebbe succedere?

Yogurt ri-ebalorato

Ho mescolato 150 gr di yogurt greco con 2 cucchiai di marmellata di pesche senza zucchero aggiunto. Ho versato 3 cucchiai di miele ai fiori d’arancio. Ho riposto sul fondo di un bicchiere alto e trasparente cereali croccanti. Ho versato lo yogurt, ho ricoperto con nocciole,  mandorle e pezzi di pesca sciroppata artigianale. Ho cosparso con un ulteriore filo di miele e ho riposto in frigo per la colazione di domani mattina.
Ti domandi che senso abbia l’amore, quello che dai, quello che ricevi, quello per cui combatti e quello che ti distrugge. Ti domandi perché restare in storie che non hanno passato, presente e futuro. Ti domandi perché mai dovresti convincere qualcuno ad amarti e restare. Ti domandi come fare per restare. Ti domandi perché. Ma l’amore non ha un perché. Se così fosse non sarebbe amore.

Spatzle pecorino, zafferano e pepe

Ho cotto 300 gr di gnocchetti di spinaci in padella antiaderente, per cinque minuti, con 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva e pistilli di zafferano. Ho fatto in modo che i pistilli si sciogliessero aggiungendo un cucchiaio di acqua. Ho aggiunto abbondante pecorino romano grattugiato grossolanamente e una  manciata di pepe nero. Ho fatto saltare ancora qualche minuto.
Ho servito in piatti bianchi. Il verde e il giallo si sono persi nello sfondo bianco mentre la malinconia di una sera d’inverno si perdeva tra i ricordi del passato e l’incertezza del futuro.
Amare vuol dire esagerare la differenza tra una persona e il resto del mondo
Non si può morire al notte di natale, Enrico Ruggeri

domenica 13 gennaio 2013

Ti spegni per spegnere. Per non sentire il silenzio. Per non vedere il vuoto. Perché se la felicità non ti è concessa, cerchi di allontanare almeno il dolore. Ti annulli e scegli il silenzio del cuore dell’anima e della pelle. Meglio l’oblio dell’incoscienza che la consapevolezza di ciò che non puoi toccare.

Pasticcio di carne e speck

Ho cotto in una padella antiaderente 2 hamburger di pollo spezzettati con un filo di olio extravergine di oliva. A metà cottura ho aggiunto 100 gr di speck sminuzzato. Ho continuato a cuocere a fuoco vivo fino a quando l’insieme era croccante.
Ho servito con insalata verde condita con vainegrette di olio, limone, sale e pepe.
Tenersi stretto stretto in tasca il mondo
per poi ridarlo un giorno solo a te.
L’immenso, Negramaro

Insalata fagioli lardo croccante e patate

Ho passato in padella 100 gr di lardo e l’ho fatto sfrigolare fino a farlo diventare croccante. Ho cotto al vapore 5 patate e le ho fatte raffreddare e tagliate a pezzi. Ho mescolato 100 gr di fagioli cannellini e li mescolati alle patate e al lardo. Ho condito con olio, sale e pepe.
“Sai, nella vita finisce tutto per il meglio. Se non ci provi non lo saprai mai…”
Sliding Doors

Girelle di pasta sfoglia

Ho steso un foglio di pasta sfoglia, ho cosparso la base con una crema di philadelphia, olive tritate  e acciughe sminuzzate. Ho arrotolato e lasciato raffreddare. Ho tagliato a fette e cotto a 220° per circa 30 minuti. Ho fatto raffreddare e servito.
Ci sono momenti in cui si ha veramente bisogno degli altri.
Se questo si ripete di frequente, si finisce per essere molesti e fuori luogo.
Per alcune cose sarebbe meglio non dover contare sull’aiuto altrui.
Yamamoto Tsunetomo

sabato 12 gennaio 2013

Chiudi gli occhi e pensi che sia solo un brutto sogno. Li apri e ti accorgi che il sogno sta continuando. Chiudi gli occhi e vuoi cambiare sogno. Li apri e ti accordi che i sogni non li puoi cambiare. Chiudi gli occhi e ... ti abbandoni.

Mousse ricotta pistacchi e cioccolato

Ho lavorato 250 gr di ricotta con 3 cucchiai di zucchero a velo. Ho aggiunto 100 gr di gocce di cioccolato fondente e 100 gr di pistacchi tritati grossolanamente. Ho riposto in ciotoline singole e cosparso la superficie con granella di cioccolato e pistacchi.
Mestoli ciotole e fruste, carezze per l’anima

Insalata d’inverno

Ho lavato e strizzato songino, lattughino, carote, sedano e finocchi. Li ho riposti in una grande ciotola dove ho aggiunto 4 patate bollite tagliate a pezzi, 10 pomodorini sott’olio, abbondanti scaglie di grana. Ho condito con olio, sale e pepe e semi di papavero.
Ho accompagnato con grissini alle olive e al peperoncino.

Il senso della vita, Elsa Lila

Come una cosa felice che cada
E silenziosa come la neve
Dal cielo immenso a una piccola strada
Non si è trattato di un viaggio breve
All'improvviso sono caduta
Aprendo gli occhi a mia insaputa
C'era nell'aria l'eco di un canto
Nessun giudizio nessun rimpianto
Come una cosa felice che cada
Senza per questo sentirsi offesa
E senza chiedersi mai dove vada
O dove porti la sua discesa
Senza un motivo sono caduta
Goccia su goccia precipitata
Ed arrivata in fondo al mare
Ho cominciato cosi a scavare
Fino ad avere la testa vuota
II cuore gonfio e l'anima ignota
Fino a sentire Sotto le dita
Il senso della vita
il senso della vita
il senso della vita
Come una cosa felice che cada
Un filo d'erba da un'altalena
Che ricoperta da quella rugiada
Sembra che scriva un suo poema
Solo una frase due righe appena
Ma il suo mistero già m'incatena
Nella natura non c'è progresso
il tempo passa ma è sempre adesso
Adesso sento per tutto il mondo
La gratitudine e un bene profondo
Adesso sento Sotto le dita
Il senso della vita
il senso della vita
il senso della vita
Stupendamente come si sente
Il pianto acuto di un neonato
Che ci sveglia la notte
Anzi ci ha già svegliato
Ci ha già svegliato
Ci ha già svegliato
Il senso della vita.

venerdì 11 gennaio 2013

Hai il cuore, le mani, la testa, la pelle e l'anima traboccanti di amore ma tutto ti è negato. E allora  devi provocarti un attacco cardiaco e fermare il battito, devi amputarti le mani e restare monco, devi bruciarti la pelle e restare scorticato, devi dimenticarti di avere l'anima e scegliere di essere un dannato. E allora vorresti convincerti che è stato tutto un sogno che a te ancora il cuore batte, che le tue mani possono toccare, la pelle può essere accarezzata e potrai donare la tua anima che verrà accolta come il più bello dei doni perché tutto ti sarà concesso.

giovedì 10 gennaio 2013

Senza sentimento, invenzioni, stati d’animo, non ci sono sorprese. Un rapporto deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti,di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino. Ci sono tanti sensi minori, che si buttano come affluenti nel fiume della passione, arricchendola. Solo il battito unito del sesso e del cuore può creare l’estasi.Anais Nin “Il delta di Venere”-

Cheese cake all’arancia

Per la base, ho preparato, una torta con 2 uova, 400 gr di farina di mandorle, 6 cucchiai di zucchero di canna scuro e aromatico, il succo spremuto di 2 arance e la relativa buccia sminuzzata. Ho cotto a 200° per circa 35 minuti. Ho lasciato raffreddare, sminuzzato e bagnato nel burro. Ho riposto l’impasto sul piatto da portata. Per la crema, ho frullato 200 gr di philadelphia, 200 gr di yogurt greco e 200 gr di mascarpone. Ho steso la crema sulla base e ho riposto in frigo per raffreddare. Dopo circa 2 ore ho cosparso la crema con marmellata di arance amare.
Gli ospiti hanno gradito.
-         Beh, meglio tardi che mai.
-         No, tardi non è meglio. Tardi è tardi.
Sean Penn, Hanno tutti ragione.
Ci i sono momenti della vita che vorresti distruggere perché ti hanno distrutto l'anima e ora che te ne e' rimasto solo qualche brandello non ti sembra possibile aver potuto sopportare così tanto. La parte mancante di te, quella che e' stata lacerata e che ti e' stata portata via, quel vuoto ti fa rendere conto di tutto mentre tu non te ne capaciti ancora.  Ci sono i momenti della vita che vorresti cristallizzare perché ti hanno composta, accarezzata, colorata e riempita. Sono quei momenti in cui avresti potuto illuminare una parte di cielo per quanto ti sentivi forte e felice, avresti iniziato a nuotare sapendo che fino all'istante prima avevi avuto paura delle profondità per quanto ti sentivi potente,  avresti parlato per ore ed ore senza avere la voce per quanto ti sentivi piena di tutto. C'e' che i momenti della vita non li puoi distruggere ne' cristallizzare. C'e' che sono i mille pezzi del puzzle e tu ti scomponi e ricomponi vivendo per diventare quello che sei. Puoi solo volere rincorrerne ancora di belli sperando di non incontrarne più di terribili.

mercoledì 9 gennaio 2013

Testa e cuore litigano, in continuazione, da quando si presentano a quando sono costretti a dirsi addio. Si scontrano e lottano nello stomaco, si spintonano, fanno a pugni, si feriscono e, mentre uno proclama definitiva vittoria, l’altro ha già studiato la nuova strategia del contrattacco. Testa e cuore dovrebbero trovare quel meraviglioso equilibrio che facendo fare pace a loro fa trovare pace a chi li ospita in un corpo che, ad un certo punto, non sa più neanche di esistere per diventare semplice succube spettatore e vittima di questa infinita estenuante ed inevitabile lotta. Testa e cuore non potranno mai trovare pace. Ciò che ci fa provare vertigini non può essere una scelta razionale e consapevole, intelligente e ragionata. Ciò che ci fa sentire freddo in un giorno di luglio ed esplodere di caldo sotto una nevicata non può transitare dai canali dell’intelligenza. La vita che ci fa sentire vivi ci rende dipendenti da questa vitalità, drogati e inermi davanti alla sua magia, ci rende incapaci di ragionare. Le emozioni del cuore e della pelle sembrano schiacciare la ragionevolezza, la giustizia, quello che poi, a costo di essere un po’ meno vivi, ci farebbe sentire una meravigliosa pacata tiepida sensazione di inesistenza.


Crema di fagioli cannellini, ceci e trevisana

Ho lavato asciugato e tagliato a fettine un ceppo di insalata di trevisana con un bicchiere di acqua, un filo di olio e un cucchiaino di dado granulare. Ho frullato 200 gr di cannellini, 200 ceci e la trevisana. Ho mescolato bene, ho servito in ciotole di terracotta, ho condito con olio extra vergine di oliva, pepe nero e, per chi ne voleva, parmigiano stagionato.

lunedì 7 gennaio 2013

Le parole che aspetti da sempre e quelle che non avresti mai voluto conoscere. I  giorni che sognavi e quelli che vivi come i peggiori dei tuoi incubi. Le persone che ami e quelle di cui non riesci ad afferrare la mano. La tua storia, i tuoi occhi, la tua pelle e la tua anima dentro al mondo di parole, giorni e persone come in una folle corsa dove, nulla ha più ordine e logica e dove senza  quel disordine e quella follia, nulla sembra avere più senso.


Nella mezza età c’è mistero, c’è mistificazione. Il massimo che riesca a cogliere di questo periodo è una specie di solitudine. Persino la bellezza del mondo visibile sembra sbriciolarsi, sì persino l’amore. Sento che c’è stato un aborto, una svolta sbagliata, ma non so quando sia accaduto né ho speranza di scoprirlo.
Una specie di solitudine, John Cheever

Plumcake di compleanno alle pesche sciroppate

Ho lavorato 2 uova intere con 1 bicchiere di zucchero bianco semolato fine. Ho aggiunto 200 gr di ricotta, 125 gr di burro e 2 bicchieri e mezzo di farina anti grumi. Ho mescolato con una frusta e aggiunto 1 cucchiaino di lievito per dolci. Ho riposto sul fondo di una teglia in silicone da plumcake 4 metà di pesca sciroppata artigianale, ho coperto con uno strato di crema, altre 4 metà di pesca e un ultimo strato di crema. Ho cotto a 200° di per 45 minuti.
Ho lasciato raffreddare, capovolto, cosparso di zucchero a velo e completato con 2 candeline, beh, un po' più di 2 ma questi sono particolari irrilevanti.

domenica 6 gennaio 2013

Pensi di afferrare e fermare la vita e lei, in quell’istante, ti prende, ti strapazza, ti scuote e ti sconvolge. Pensi, nella tua infinita presunzione di essere padrone e, in quell’attimo, fai i conti con la sua infinita superiorità.

sabato 5 gennaio 2013

Se la vita camminasse sui binari dei desideri e dei sogni saremmo vuoti di parole a cui dar voce.

Tiramisù alla nutella

Ho bagnato 12 savoiardi grandi morbidi e piatti con del caffè leggero. Ho preparato una crema a base di 400 gr di mascarpone, 4 cucchiai di zucchero, 3 tuorli d’uovo e 150 gr di nutella. Ho mescolato bene, montato gli albumi delle 3 uova e li ho aggiunti alla crema. Ho cosparso i savoiardi con la crema che ho coperto di cioccolato bianco grattugiato e granella di nocciole. Ho riposto in frigo fino al momento di servire.

Torta salata verdure caprino e wurstel

Uno degli spuntini per l’aperitivo …
Ho cotto in padella 2 patate a cubetti e 1 piccola melanzana con poco olio, sale e pepe. Ho lasciato raffreddare e mescolato a 2 caprini e 2 uova intere. Ho aggiunto 4 piccoli wurstel tagliati a fettine sottili e  mescolato. Ho steso un foglio di pasta sfoglia, ho versato il composto, chiuso i bordi.
Ho tagliato a fettine e servito tiepida.

La solitudine

La solitudine l’avverti all’improvviso, mentre cammini tra milioni di persone che danzano al ritmo della vita e tu senti solo un infinito silenzio scandito dal battito del tuo cuore, fermo a quell’istante in cui hai sentito tutta la musica venirti incontro e travolgerti.

venerdì 4 gennaio 2013

fammi girare
sul mondo …
portami fuori stanotte
fammi girare sul mondo più forte
come una giostra che corre
tu tienimi stretto
sfidiamo la sorte
portami fuori stanotte
fammi girare la testa più volte
come un giullare di corte
tu lasciami ridere
fino alla morte

La giostra, Negramaro

Involtini di pollo con crudo

Ho lavato e asciugato 8 fette di pollo sottili. Ho coperto, ciascuna fetta di carne, con una fetta di prosciutto crudo toscano tagliato sottile e ho arrotolato chiudendo con degli stuzzicandenti. Ho riposto in padella antiaderente con un filo di olio e pepe nero. Ho spruzzato con un bicchiere di rhum e lasciato evaporare. Ho abbassato  la fiamma e continuato la cottura per circa 30 minuti continuando a girare fino a far diventare gli involtini dorati e croccanti.
Ho servito con insalata verde mista.
Solo per te
convinco le stelle
a disegnare nel cielo infinito
qualcosa che somiglia a te

Solo per te, Negramaro

mercoledì 2 gennaio 2013

Love is a losing game, Amy Winehouse

For you I was a flame
Love is a losing game
Five story fire as you came
Love is a losing game
Why do I wish I never played
Oh what a mess we made
And now the final frame
Love is a losing game
Played out by the band
Love is a losing hand
More than I could stand
Love is a losing hand
Self professed... profound
Till the chips were down
...know you're a gambling man
Love is a losing hand
Though I'm rather blind
Love is a fate resigned
Memories mar my mind
Love is a fate resigned
Over futile odds
And laughed at by the gods
And now the final frame
Love is a losing game
Lei me l’ha inviata e io la dedico al mio papà …
Forse dovrei trasformarla tutta al “passato” e invece ne voglio parlare al presente perché lui è sempre con me.

Ho conosciuto un uomo che riesce a stupirmi.
Ho conosciuto un uomo che anche se a volte mi fa arrabbiare riesce subito a farmi sorridere.
Ho conosciuto un uomo che quando lo penso il cuore mi si gonfia d’amore.
Ho conosciuto un uomo che semplicemente mi ha donato la vita.

Grazie Liù
Come ti vidi m’innamorai. E tu sorridi perché lo sai.
A.Boito

Bocconcini di pollo al sesamo

Ho tagliato a bocconcini 5 fette di petto di pollo. Li ho lavati, asciugati, salati, pepati e passati nei semi di sesamo. Ho predisposto un foglio di carta da forno su una teglia in ceramica. Ho appoggiato la carne, l’ho irrorata con succo di limone, un filo di olio extra vergine di oliva e infornata a 200° per circa 40 minuti.
Ho accompagnato con insalata di carote e finocchi.