venerdì 30 novembre 2012

Vento di passione, Pino Daniele con Giorgia

E ascoltarla è stata come … una scoppiettata …

Il ricordo di un amore
viaggia nella testa
e non c'è una ragione
quando cerchiamo quel che resta
è come un vento di passione
o una rosa rossa
il ricordo di un amore
ci cambia e non ci lascia
Se avessi avuto almeno un'occasione
adesso che so trovare le parole
ma il ricordo di un amore continua a viaggiare nella testa
Il ricordo di un amore
lascia in bocca il sale
ed arriva dritto al cuore
senza nemmeno avvisare
è in una lettera d'amore
è nel canto del mare
ma il ricordo di un amore
ci parla e non ci passa
Se avessi avuto almeno un'occasione
adesso che so capire le parole
ma il ricordo di un amore continua a viaggiare nella testa

Inscatoli, archivi, maceri, conservi

Ogni volta la sensazione sembra mai conosciuta, mai vissuta, mai "sentita" prima. I traslochi forzati, subiti, dovuti, sono più' momenti di intima elaborazione che non di stanchezza fisica.  Perché  inizi ad aprire gli scatoloni e a scegliere cosa archiviare o cosa buttare, cosa tenere per poi tornare a sfogliare o cosa macerare perché inutile. E  ti rendi conto che ogni giorno della tua vita è un trasloco. Apri il tuo cuore, la tua anima, il tuo cuore e vivi, senti, respiri, sperimenti, tocchi, e poi ogni giorno archivi e conservi e cerchi di macerare attimi fuggenti od eterni, per scelta o per sopravvivenza. Conservi ciò che ti fa star bene, un nipote, un figlio,  un amico, madri, padri, compagni, mogli, coloro che ami e che  ti amano a cui ti doni e che si donano, i tuoi simili nell'anima, che amano come te. Per quello che sei, come sei.  Conservi chi ti conserva. Gli altri sono file da conservare, come meravigliosi o dolorosi ricordi che hanno riempito parte della tua memoria.

giovedì 29 novembre 2012

Sovrapposizioni

Ci sono sovrapposizioni di immagini. Alcune fugaci e altre eterne. Sono quelle dove ti sembra di essere uno e nessuno,  tra gli scaffali di una libreria, in un bar affollato, sul treno della metropolitana. Siete tutti uguali. Tutti con le stesse parole, con gli stessi sguardi, le stesse paure, le stesse contentezze. Li guardi, davanti, dietro e intorno a te. Sembrate un tutt'uno. E poi ci sono le altre. Le immagini che ti appartengono. Ci sei stata proprio tu, in quel momento, con quelle emozioni, quella gioia, quello strazio. Forse eri in mezzo alla strada, forse eri in un parco, forse eri in un giardino dell'università, apparentemente dove abita il resto del mondo e dove apparentemente e' tutto uguale per tutti. Ma solo apparentemente. Perché ci sono alcune immagini che sono tue. Mai ti abbandoneranno e nulla le eguaglierà.

mercoledì 28 novembre 2012

Trattenere

Forse chi non ricorda piccole sfumature o particolari che ti riguardano come il tuo colore preferito, il gusto di gelato che scegli sempre, se preferisci il mare o la montagna, il sole o la pioggia, il nome delle persone a te care,  è perché ha problemi di memoria. Così si racconta. Forse non gli interessa veramente quello e chi sei. Questo, per orgoglio, non vuoi proprio ammetterlouesto  q. Forse, molto più profondamente, non trattiene quello che è la tua vita ed il tuo bello perché sa che non ne farà parte. E questa è, mentre tutto scorre e nulla resta, ad insaputa di entrambi, forse l’unica e più triste verità.
Grazie, AG, per condividere con me i pensieri di ogni giorno …

Risotto arancia e fumo

Ho spremuto 2 arance e pelato a vivo 6 spicchi di una terza arancia. Ho preparato una decina di fette sottilissime di scamorza affumicata, tagliandole a filetti. Ho preparato un fondo di cottura con 1 cucchiaio di cipolla bianca e 1 noce di burro.  Ho fatto rosolare 5 pugni di riso arborio, ho bagnato con una tazza di passito, lasciato evaporare e continuato la cottura. Mescolando a fuoco basso, ho aggiunto,  poco alla volta,  il succo d'arancia e a cottura quasi ultimata la scamorza. Ho spento e servito guarnendo le terrine con 3 spicchi di arancia ciascuna e pepe nero.

Pioggia fredda

Puoi credere che la pioggia, così intensa e persistente, abbia una magia particolare. Puoi pensare che voglia lavarci da ogni bruttura, da ogni pesantezza, da ogni squallore, da ogni tristezza. Puoi sentire, intorno a te, voci che raccontano di gente annoiata, spazientita, innervosita, in attesa che il cielo smetta di lacrimare.  Puoi trovare questa pioggia purificante dell'anima, che ne percepisce il rumore e del corpo, che ne avverte la prima aria fredda dell'autunno. Come una sberla data a piene mani dalla vita.

Zuppa di legumi e pancetta

Ho scolato della loro acqua di conservazione 100 gr di fagioli cannellini, 100 di ceci, 100 di fagioli borlotti e 100 di lenticchie. Li ho frullati. In una padella anti aderente ho passato 100 gr di pancetta a listarelle fino a farla diventare croccante. L'ho aggiunta ai legumi, scaldato e riposto in terrine singole. Ho condito con pecorino romano e olio extra vergine di oliva.

Insalata di finocchi agrumi e …

Ho lavato, asciugato e tagliato a listarelle 2 finocchi, pelato a vivo 2 arance e tagliate a spicchi, denocciolato e sminuzzato olive nere saporite. Ho condito con olio e ricotta dura grattugiata grossolanamente. Ho servito con pane di segale e pane al kamut senza lievito.

Eppure, evidentemente

Eppure ti sembrava di averci provato. Eppure ti sembrava di averlo detto. Eppure ti sembrava ti esserci stata. Eppure ti sembrava  di averlo ripetuto. Eppure ti sembrava di averlo cantato. Eppure ti sembrava di averlo dimostrato. Eppure ti sembrava di.  Eppure, evidentemente, ti e' solo sembrato.

martedì 27 novembre 2012

A te, Lorenzo Jovanotti

E ricordi quando, in una sera di pioggia come questa, l’hai dedicata,  sussurrandola sottovoce, facendo meno rumore della pioggia che ticchettava sul tetto della macchina. E ti chiedi, come ti chiesi allora, se abbiano "sentito" veramente la bellezza di questa poesia ...
A te che sei l'unica al mondo,
l'unica ragione per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro
Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato all'angolo coi pugni chiusi,
con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi,
con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
e mi hai portato con te
A te io canto una canzone
perchè non ho altro, niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo e la magia
che con un solo salto ci fa volare dentro all'aria come bollicine
A te che sei, semplicemente sei,
sostanza dei giorni miei, sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore
A te che io ti ho visto piangere nella mia mano,
fragile che potevo ucciderti stringendoti un po'
E poi ti ho visto con la forza di un aereoplano
prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni e l'arte dell'avventura
A te che credi nel coraggio e anche nella paura
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa
A te che sei, semplicemente sei,
sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei
A te che sei, essenzialmente sei,
sostanza dei sogni miei, sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia,
le forze della natura si concentrano in te
che sei una roccia, sei una pianta, sei un uragano,
sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l'unica amica che io posso avere,
l'unico amore che vorrei se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire,
che riesci a render la fatica un immenso piacere
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore
A te che sei, semplicemente sei,
sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei
A te che sei, semplicemente sei,
compagna dei giorni miei, sostanza dei sogni miei
Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne ho più bisogno.
Anonimo

lunedì 26 novembre 2012

Rotolo mascarpone cioccolato e nocciole

E poi il dolce per colazione ...
Ho steso un foglio di pasta sfoglia. Ho lavorato, con una frusta a mano,  in una ciotola 250 gr di mascarpone, 1 tuorlo d'uovo, 4 cucchiai di zucchero semolato fine. Ho aggiunto 50 gr di cioccolato fondente a pezzi e 50 gr di nocciole frullate grossolanamente.  Ho mescolato e cosparso la crema sulla pasta sfoglia. Ho arrotolato e lasciato raffreddare in frigo per mezz'ora. Ho tagliato a fette e cotto a 250 gradi per 30 minuti.
Pioggia che lava il viso
viso che si lava di lacrime
lacrime che lavano l’anima.

Tra la frutta e il dolce

Ho cotto, lasciandole ben sode, 2 mele golden tagliate a quadrotti con un po' acqua, zucchero di canna e cannella. A cottura quasi ultimata ho aggiunto circa 20 datteri spezzettati. Ho terminato di cuocere, riposto in ciotole trasparenti e cosparso con lamelle di mandorle e un filo di miele.

Penne al farro saporite pensate sotto la pioggia

Ho tagliato alla julienne due piccole zucchine e le ho passate in padella con sale, pepe bianco, 4 fette di lardo sminuzzato e qualche fiocco di gorgonzola piccante. Ho cotto 200 gr di penne al farro, le ho scolate al dente e saltate in padella. Ho servito nelle scodelle blu di Montelupo.

domenica 25 novembre 2012

ho solo stelle da guardare
un cielo nero da riempire
e manchi
se mi manchi
sarà come
morire
Manchi,  Negramaro

Insalata di novembre

Dopo un pranzo di compleanno non puoi cenare come se niente fosse …
Ho lavato e asciugato lattughino, valeriana, pomodorini e finocchi. Ho spezzettato e tagliato e aggiunto, in una grande ciotola di vetro,  mandorle a lamelle, olive nere denocciolate e scorza d’arancia entrambe a filetti. Ho condito con olio toscano, appena arrivato, sale, pepe bianco e, a parte, aceto balsamico ai fichi.

Dolcini morbidi speziati

Ho mescolato in una ciotola 1 uovo, 125 gr di mascarpone, 100 gr di zucchero di canna, 3 cucchiai di miele d’acacia, 1 bicchiere di farina, cannella e zenzero a volontà, 1 cucchiaino di lievito per dolci. Ho riposto l’impasto in 20 stampini mini muffins. Ho cotto a 180° per 20 minuti.
La cucina ha continuato a profumare di spezie …

Panini salati spezie e mascarpone

Ho mescolato 1 uovo, 125 gr di mascarpone, 200 gr di farina bianca, sale, pepe, rosmarino, cumino, 1 bicchiere di acqua tiepida, olio extra vergine di oliva (5 cucchiai) e mezza bustina di lievito secco per torte salate. Ho lavorato energicamente con un cucchiaio di legno. Ho riempito 12 stampi muffins a forma di cuore e ho cotto a 250° per 20 minuti.
La cucina profuma di spezie …

Un bimbo tra le braccia

Se prendi in braccio un bambino e lo coccoli e gli parli e ti sorride, il fatto che non sia tuo non è di alcuna  importanza. Non lo è per le emozioni che vivi. E' un cucciolo nella foresta del mondo  che ha bisogno della tua protezione,  è un fiore a cui dare acqua perché inizi a crescere, è un piccolo che devi tenere in braccio perché ancora non cammina e a cui dare il latte prima che inizi ad afferrare  con le sue mani e mangi senza il tuo aiuto. E' un paio d'occhi limpidi, puri, gioiosi, che non hanno ancora visto nulla ma che proprio per questo contengono la profondità dell'essenza della vita. E pensi, mentre gli parli e sorride, che tutto il resto non conta. Le brutture, le cattiverie, le arrabbiature, le incomprensioni, le tristezze.  Nulla ha più un senso di fronte ad un bambino che ti sorride e di fronte al quale i tuoi occhi più vissuti, meno puri, più cupi e tristi, si commuovono e  non puoi che cercare di trattenere lacrime perché solo tu e lui, probabilmente, ne capireste il perché.

sabato 24 novembre 2012

Perdendomi negli angoli del tuo splendore
Mi chiedo dove mai sia finito il sole.
Sole, Negramaro

Patate e wurstel con salsa mimy

Ho lessato 5 patate a pasta gialla. Le ho lasciate raffreddare e tagliate a pezzi. Ho passato in padella antiaderente 4 wurstel grandi, tagliati a fette, fino a farli abbrustolire. Ho mescolato un tubetto di maionese con sale, pepe nero e 4 cucchiai di salsa di soya. Ho mescolato le patate con i wurstel e condito con la salsa mimy (inventata in una sera di estate per condire del pollo lessato). Ho servito come piatto unico.

E poi

E poi arriva il momento dell' arrendevolezza. Quell’istante  in cui ti rendi conto che non ci sono parole da dover ancora pronunciare, canzoni da dedicare, poesie da recitare per avere qualche possibilità. E te ne rendi conto perché chi pensavi dovesse capire, avesse voglia di cantare insieme a te e si sarebbe commosso davanti ad una tua dedica non è accanto a te. Sapeva già tutto anche se non ha avuto il modo, il tempo, il coraggio, la volontà, la possibilità di fare diversamente. Sapevi già tutto anche se non hai avuto il modo, il tempo, il coraggio, la volontà, la possibilità di fargli fare diversamente. Viversi nell’illusione dell’eternità, sapendo che la fine è più vicina dell’inizio, convincersi che si esisterà è il male meno grande rispetto al grande male della presa di coscienza della definitiva assenza. Le parole servono per illudersi di essere vivi a chi la vita non ce l’ha.

Budino di latte di soya e agave profumato alla cannella

Ho versato 1 litro di latte di soya e agave in un recipiente capiente. Ho aggiunto 5 cucchiai di zucchero bianco, 3 tuorli d’uovo e 1 bicchiere raso di farina e 2 cucchiai di cannella. Ho acceso il fuoco e iniziato a mescolare con una frusta. Ho portato ad ebollizione. Una volta rappresa la crema ho versato in 6 piccole ciotoline. Ho riposto in frigo.

venerdì 23 novembre 2012

Biscotti per la colazione

Notte fonda … non si dorme, si impasta …
Ho versato sulla “spianatora” (detto in marchigiano) o asse di legno (in italiano)  400 gr di farina, 2 uova intere, 200 gr di zucchero di canna, 150 gr di burro, 50 gr di margarina sciolti a bagnomaria  50 gr di miele, 1 cucchiaio di chiodi di garofano, 1 cucchiaio di cannella in polvere e 1 bustina di lievito vanigliato. Ho lavorato l’impasto e steso con il mattarello in uno strato abbastanza sottile. Ho tagliato con le formine da biscotti (bimbo, stella, luna, fiore). Ho cosparso alcuni biscotti con codette colorate e altre argentate. Ho cotto a 190° per circa 20 minuti. Ho spolverizzato con zucchero a velo.

E pensi

E pensi a quanto tempo e' scivolato tra le dita e a come, mentre andava, quasi mai tu abbia avuto la sensazione di poter fare qualcosa. Per trattenerlo, stringendo il pugno. Per lasciarlo andare, aprendo definitivamente la mano. A come, lentamente tu ne sia stato, alternandoti, succube prigioniero o volontario partecipe. Fermo, incantato, stregato, in una dimensione irreale,  aspettando che una porta si aprisse definitivamente perché eri lì. Sotto quel portone, davanti a quel campanello. E pensi che hai mangiato, senza sentire veramente il gusto aspettando di essere invitato al più buono dei banchetti. Hai bevuto, senza avvertire il sapore del vino aspettando di essere iscritto al migliore dei corsi di sommelier. Hai visto, senza aver mai guardato aspettando di vedere con gli occhi dell'altro. Hai sorriso, senza aver mai riso dentro aspettando un cinema con la proiezione più divertente dell'anno. Hai viaggiato, senza essere mai partito aspettando quei biglietti di sola andata per quella meravigliosa spiaggia. Hai pensato, senza aver mai deciso perché sapevi cosa avresti dovuto fare ma eri folle, folle d'amore e l'amore si sa, con la realtà ha poco a che fare. Hai vissuto l'amore impossibile.  Niente altro perché tutto, di fronte all'amore, non esiste.

giovedì 22 novembre 2012

Come una specie di sorriso, Lella Costa

“… Non sempre l’ironia fa ridere, anzi. Spostare lo sguardo, cambiare il punto di vista, illuminare la realtà da una prospettiva diversa, affermare dignità e superiorità sul destino e le sue trame richiedono vigore, disincanto, consapevolezza, lucidità implacabile e obiettività assoluta; e spesso suscitano sorriso e divertimento, ma altrettanto spesso sconcerto, indignazione, amarezza, perfino dolore. …”

E’ una “chicca” questo piccolo libro e sei hai l’occasione di avere due ore libere lo bevi. E’ intelligente, sagace, ironico (come il tema che tratta), vero e divertente. Lei cita filosofi e uomini dello spettacolo e maestri di scrittura e pensiero ed elabora e affronta temi profondi con il dono della leggerezza, ben diversa dalla superficialità, che solo poche persone hanno la fortuna di avere. Lei è una di queste.

Padellata di verdure al forno

Ho lavato e tagliato a metà nel senso della lunghezza, svuotandole un po’, 2 zucchine e 2 melanzane. Ho lavato e pulito della pelle esterna 1 cipolla bianca. Ho preparato un trito di pane grattugiato, parmigiano reggiano, prezzemolo, sale e un pizzico di peperoncino. Ho cosparso le verdure e le ho riposte in una teglia da forno sul cui fondo ho messo un bicchiere di acqua, uno di vino bianco e un filo di olio. Ho cotto a 250° per circa 50 minuti. Ho dato qualche minuto di grill e servito le verdure tiepide, accompagnate da riso rosso della Camargue, scondito e cotto al vapore.
Un amore felice. E’ normale?
È serio? È utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
Che non vedono il mondo?

Wislawa Szymborska

Percorsi involontari e percorsi volontari

Innamorarsi è qualcosa che non dipende dalla nostra volontà. Quel click che ti cambia la vita, arriva che non te ne accorgi, ti travolge che già non respiri, ti cambia le giornate che non ti sembra vero. E’ uno sguardo, è una carezza, è una frazione di secondo. Forse rimasta lì per molto tempo ad aspettare paziente il momento giusto, gli occhi giusti, la voce giusta. Quando ti rendi conto di essere caduto tra le braccia dell’amore è troppo tardi per prendere qualsiasi decisione  razionale e volontaria. In questo siamo tutti perfettamente identici, nessuno escluso. Doversi disamorare di qualcuno, accettare che non ci ama come avremmo voluto o che al di là del suo amore grande come o forse più del nostro, quell’amore non potrà essere vissuto, assaporato, consumato, è un click dal quale dobbiamo passare forzatamente. Dobbiamo spegnere l’interruttore del sentimento, forzando razionalmente la mano per vedere il buio e capire che non sarà come avremmo voluto. Non ci sono ragioni, torti, dritti, rovesci, colpe o assoluzioni. C’è che occorre lavorare su di noi e attraversare quel dolore della mancanza che avvertiamo. C’è che in questo siamo tutti perfettamente diversi gli uni dagli altri, con la nostra storia, il nostro animo, chi siamo da sempre e nel mondo. La legge del “siamo tutti uguali di fronte all’amore che ci travolge”, è sovvertita da quella che recita “siamo tutti diversi nell’affrontare l’amore che ci abbandona”.

Tra il pane e la focaccia

Ho impastato 500 gr di farina bianca 00 con ½ bicchiere di olio, 1 bicchiere abbondante di acqua tiepida, un pizzico abbondante di sale e un pochino di origano. Ho lavato e tagliato pomodorini datterino e li ho aggiunti dopo averli fatti scolare sotto sale. Ho mescolato, aggiunto ½ bustina di lievito istantaneo per torte salate. Ho riempito 20 pirottini, cosparso con un filo di olio e infornato a 250° per circa 20 minuti.
Pane pronto in tavola … con formaggi e ratatouille di verdure …

Amleto, Shakespeare

Essere o non essere, questo è il problema.
Se sia più nobile sopportare
le percosse e le ingiurie di una sorte atroce,
oppure prendere le armi contro un mare di guai
e, combattendo, annientarli.
Morire, dormire.
Niente altro.
E dire che col sonno mettiamo fine
al dolore del cuore e ai mille colpi
che la natura della carne ha ereditato
È un epilogo da desiderarsi devotamente.
Morire, dormire.
Dormire, forse sognare: ah, c'é l'ostacolo,
perchè in quel sogno di morte
il pensiero dei sogni che possano venire,
quando ci saremo staccati dal tumulto della vita,
ci rende esitanti.
Altrimenti chi sopporterebbe le frustate e lo scherno del tempo
le ingiurie degli oppressori, le insolenze dei superbi,
le ferite dell'amore disprezzato,
le lungaggini della legge, l'arroganza dei burocrati
e i calci che i giusti e i mansueti
ricevono dagli indegni.
Qualora si potesse far stornare il conto con un semplice pugnale,
chi vorrebbe portare dei pesi
per gemere e sudare
sotto il carico di una vita logorante
se la paura di qualche cosa dopo la morte,
il paese inesplorato dal quale nessun viandante ritorna,
non frenasse la nostra volontà,
facendoci preferire i mali che sopportiamo
ad altri che non conosciamo?
Così la coscienza ci fa tutti vili
e così il colore innato della risolutezza,
lo si rovina con una squallida gettata di pensiero
e le imprese d'alto grado e il momento,
proprio per questo, cambiano il loro corso
e perdono persino il loro nome di azioni

All’aeroporto, Wislawa Szymborska

Si corrono incontro a braccia spalancate, esclamano ridendo: Finalmente! Finalmente!
Entrambi indossano abiti invernali,
cappelli caldi,
sciarpe,
guanti,
scarpe pesanti,
ma solo ai nostri occhi.
Ai loro - sono nudi.

mercoledì 21 novembre 2012

Strudel di verdure

Ho lavato e tagliato a dadini 1 melanzana piccola e 1 zucchina. A fettine sottili 1 finocchio e a spicchi 5 pomodorini datterino. Ho passato in padella con olio e dado granulare per circa 20 minuti. Ho lasciato raffreddare e mescolato ad 1 uovo e  pecorino grattugiato. Ho steso 1 foglio di pasta sfoglia. Ho riposto, al centro 1 fetta di prosciutto cotto, ho coperto con l'impasto e poi con un altro foglio di prosciutto. Ho chiuso formando uno strudel e spennellato di latte. Ho cotto in forno a 220° per circa 40 minuti. 

C’è chi, Wislawa Szymborska

C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
E’ tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.

E’ lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.

Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel trita documenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.

Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio.

E quando è licenziato dalla vita.
Lascia la postazione
dalla porta prescritta.

A volte un po’ li invidio
-         per fortuna mi passa.

Venuto al mondo, Margaret Mazzantini

Se un giorno non saprai cosa leggere, leggi "Venuto al mondo". Perché in quelle righe nasci, muori, ti risollevi, soffri, ti strazi e ricominci tutto daccapo. Per tutte le parole che riempiono queste  pagine come per tutti i giorni che riempiono la tua vita. Questo libro non ti tocca, ti sfregia, ti incide e non ti lascia più.
… Io ero stata la balena, il dorso forte su cui si era fermato, come un uccello in attesa del vento che lo restituisse al suo viaggio. …
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

Big muffins cocco mela e brown sugar

Ho lavorato 1 tuorlo con 6 cucchiai di zucchero di canna (quello del mercato equo solidale più' scuro e profumato). Ho aggiunto il tuorlo montato a neve, 250 gr di yogurt al cocco, 50 gr di burro sciolto, 1 mela tagliata a tocchetti e 1 bicchiere e mezzo di farina.  Ho aggiunto mezza bustina di lievito vanigliato. Ho mescolato ancora e versato in 4 stampi big muffins. Ho cotto a 200° per 35 minuti. 

Passeggia

Passeggia e si vede, da fuori. Guarda e vede, con tenerezza, una persona illusa che il mondo fosse bello e che non le avrebbe fatto del male gratuito. Guarda e vede, con tenerezza, una persona che non aveva chiesto nulla e che aveva provato a donare.  Guarda e vede, con tristezza, una persona  più forte per le infinite fragilità' vissute e  per le cattiverie gratuite da cui aveva dovuto difendersi.  A guardare bene, forse, più' o meno riesce ancora a riconoscersi. Con molta nostalgia in più. Per i sogni inseguiti con la freschezza e l'ottimismo dell'inesperienza e infranti dalla ruvidezza della vita.

martedì 20 novembre 2012

 … Un giorno mi dirà che per tutto il viaggio e' rimasto in bilico tra la sua uniforme e la voglia di fidarsi di me. Un giorno mi dirà la legge puo' farsi una passeggiata, l'amore va lasciato dove sta.  
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

lunedì 19 novembre 2012

Ti è mai successo, Negramaro

... Oltre questa stupida rabbia per niente
Oltre l’odio che sputa la gente
Sulla vita che è meno importante
Di tutto l’orgoglio che non serve a niente
Oltre i muri e i confini del mondo
Verso un cielo più alto e profondo
Delle cose che ognuno rincorre
E non se ne accorge che non sono niente
Che non sono niente
Ti è mai successo di guardare il mare
Fissare un punto all’orizzonte e dire:
”È questo il modo in cui vorrei scappare
andando avanti sempre avanti senza mai arrivare”
In fondo in fondo è questo il senso del nostro vagare
Felicità è qualcosa da cercare senza mai trovare
Gettarsi in acqua e non temere di annegare ...

Finger food ricotta marmellata di pere e cioccolato

Ho lavorato 250 gr di ricotta con 4 cucchiai rasi di zucchero, 4 cucchiai di marmellata di pere del “giardino piemontese” (regalatami ieri),  e 100 gr di cioccolato fondente tagliato grossolanamente a pezzi. Ho mescolato molto bene con una frusta e riempito 3 bicchierini finger food. Ho cosparso di cacao amaro  e riposto in frigo.

Polpette di ceci

Se la notte non dormi e non trovi pace vai in cucina … Sarà l’età ma apprezzo sempre di più i piatti che da bambina non mi piacevano e che invece facevano parte della tradizione familiare … come i ceci 
Ho scolato 2 scatole di ceci per un totale di 400 gr, li ho passati (di notte frullare è difficile)  aggiungendo, in una ciotola, 100 gr di pecorino romano grattugiato, 2 tuorli, un po’ di cumino e pepe nero (ho evitato il sale perché il pecorino è già molto saporito). Ho impastato delle palline, le ho passate nella farina e le ho riposte su un foglio di carta da forno su una pirofila. Ho cotto per circa 30 minuti a 200° girandole.
Sarà che ho risentito i profumi della casa dei nonni e le voci di quando ci si ritrovava tutti là … sarà che era quasi l’alba … ma ha funzionato … ho trovato pace …

domenica 18 novembre 2012

A papà, cuore di cioccolato

Perché i suoi abbracci erano come un plaid caldo in una sera d’inverno e il suo cuore era dolce e buono. A papà, che mi manca ogni giorno di più …
Ho lavorato 2 uova con 200 gr di zucchero bianco. Ho aggiunto 200 gr di burro sciolto, 300 gr di farina bianca antigrumi, 50 gr di frumina, 100 gr di cioccolato fondente fuso e gocce di cioccolato. Ho aggiunto ½ bustina di lievito vanigliato. Ho versato l’impasto nel nuovo stampo a forma di cuore e ho cotto a 150° per 45 minuti. Ho lasciato raffreddare, ho rovesciato la torta, l’ho tagliata a metà e l’ho riempita con una crema a base di nutella e mascarpone (6 più 6 cucchiai). Ho appoggiato nuovamente la metà e cosparso di zucchero a velo.

Infinitamente, Eros

Quello che vorresti dire all’amica che hai perso, all’amore lontano, a chi sarà sempre con te, ovunque sia …
Sono io, amico mio
Quello che fa a modo suo
Penso che tra me e te
Meglio un pugno che un addio
Come sai non ti ho mai
Detto una parola in più
E ora che non ci sei
Vorrei parlassi tu
La chitarra ancora c'è
E la tengo lì perchè
Perchè mi ha misurato il tempo senza te
Senza te
Infinitamente
Manchi ma ci sei Silenziosamente
Dentro ai giorni miei
Infinitamente
Son sicuro che
Quando chiudo gli occhi stai ridendo
Qui con me
Qui con me
Sono io, sempre io
Da lontano Amico mio
Penso a te
Agli anni che
Tu ti rivedevi in me
Su quel disco ancora c'è
C'è la stessa polvere
E se do un valore al tempo
E' grazie anche a te
Grazie a te
Infinitamente
Manchi ma ci sei Silenziosamente
Dentro ai giorni miei
Infinitamente
Son sicuro che
Quando chiudo gli occhi stai ridendo
Qui con me
Qui con me

Sugo di pomodoro e verdure

Ho passato in padella antiaderente 200 gr di salsa di pomodoro con un un filo di olio, sale, pepe e un piccolo scalogno tritato sottile. Ho cotto a fuoco basso per circa 20 minuti. A parte ho cotto 2 carote e 100 gr di piselli al vapore. Li ho passati in padella con olio e dado granulare vegetale per qualche minuto. Ho frullato le verdure e le ho aggiunte al sugo. Ho condito la pasta, cotta al dente, aggiungendo un filo di olio extra vergine di oliva. Parmigiano, come al solito, a parte.

Mousse di mascarpone con granella di frutta secca e gocce di cioccolato

Ho lavorato 200 gr di mascarpone  con 1 tuorlo d’uovo e 3 cucchiai di zucchero bianco. Ho aggiunto l’albume montato a neve. Ho lavorato energicamente con una frusta e ho aggiunto nocciole e mandorle tritate grossolanamente e gocce di cioccolato fondente. Ho riposto in bicchierini finger food e spolverizzato con cacao amaro.
Pensavo alla malattia, alla morte e a come, ogni giorno, ce ne dimentichiamo. Pensavo a come pensiamo di essere eterni o, ancora peggio, stupidamente, non pensiamo proprio a niente. Pensavo a quanto tempo meraviglioso perdiamo perdendo tutte le persone meravigliose che la vita ci ha fatto il dono di incontrare. Pensavo a come invece di amare troviamo il tempo di odiare. Pensavo alla vita e a come spesso ci sfugga tra le dita di una mano come la più sottile delle polveri, una polvere che potrebbe essere polvere d’oro e che invece, chissà, chissà per come, diventa una cosa sporca …

Grissini di pasta sfoglia conditi

Ho spennellato un foglio di pasta sfoglia con uno strato sottile di pasta di acciughe e un altro con un trito di olive verdi e nere denocciolate e frullate. Ho tagliato entrambi i fogli a listarelle e poi li ho avvolti formando dei torciglioni e alcuni chiudendoli a nodo. Ho spennellato la superficie con latte. Ho infornato a 220° per circa 20 minuti.

Alta marea

Autostrada deserta
al confine del mare
sento il cuore più forte di questo motore
Sigarette mai spente
sulla radio che parla
io che guido seguendo le luci dell'alba
Lo so lo sai
la mente vola
fuori dal tempo
e si ritrova sola
senza più corpo
nè prigioniera
nasce l'aurora
Tu sei dentro di me
come l'alta marea
che scompare riappare portandoti via
Sei il mistero profondo
la passione l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia
Lo so lo sai
il tempo vola
ma quanta strada
per rivederti ancora
per uno sguardo
per il mio orgoglio
quanto ti voglio
Tu sei dentro di me
come l'alta marea
che riappare scompare portandomi via
Sei il mistero profondo
la passione l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia ...
Lo so lo sai
il tempo vola
ma quanta strada
per rivederti ancora
per uno sguardo
per il mio orgoglio
quanto ti voglio .....
per dirti quanto ti voglio.....
per dirti quanto ti voglio.....
per dirti quanto ti voglio.....
"Fate ancora l'amore, voi due?". Venivamo da quel viaggio desolante, e il freddo non ci aveva ripuliti della mollezza. "Stanotte siamo morti". "E' da morti che si fa bene l'amore, quando il corpo e' vuoto, allora si vola".
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

Dicono che

Dicono che poi, quando tutto passa, delle persone resta solo un ricordo, bello o brutto che sia, solo una sensazione lontana e attutita dal tempo che scorre e sovrappone strati di vita. Il ricordo di cosa, dove, chi e come si è stati. Ma può anche succedere che certe persone “non se ne vadano”. Puoi riempire minuti, ore e giorni, ma loro sono sempre lì. Presenti, assillanti, costanti e allora ti domandi perché non facciano parte della tua vita e la risposta la sai già e non ti piace. Sono loro che non ti hanno voluto nella loro di vita ed è probabile che tu faccia parte della sezione "ricordi". Sei un ricordo che non  sa fare della vita un ricordo.

sabato 17 novembre 2012

I sogni

"...La mente non si spiega, tu chiamalo destino oppure caos ma Il cuore non si piega al desiderio che desidera. I sogni se ci credi non sono che realtà in anticipo..." 
Spesso nulla di noi si piega. Neanche davanti alla realtà. La presunzione del  volere e desiderare ci fa presupporre che i desideri saranno realtà. A volte il "miracolo" succede. A volte dobbiamo fare semplicemente fare pace con la vita e finirla di essere arrabbiati con noi stessi non imputandoci più la colpa di non avere fatto abbastanza per raggiungere quel sogno. E' semplicemente il caos della vita.

Pasticcio di melanzane quasi “parmigiana”

Ho lavato e tagliato a cubetti 2 melanzane da cui ho tolto parte della polpa. Ho fatto passare in padella con un filo di olio e mezzo bicchiere di acqua e dado granulare vegetale. A parte ho sbriciolato una salamella a cui ho aggiunto due cucchiai di concentrato di pomodoro. Quando le melanzane erano quasi cotte ho aggiunto la salamella, 150 gr di panna da cucina e ho lasciato amalgamare mescolando per dieci minuti. Ho riposto in una pirofila da forno e cosparso di parmigiano. Ho passato in forno per dieci minuti sotto il grill.

Quando aspetti che piova

“...Quando hai già fatto tutto il possibile ma non è bastato ...  tu cammini solo ma io sono te ...  Quando aspetti che piova per piangere … Quando puoi solamente decidere ma non hai deciso ...  quando all'orizzonte un uragano c'è io sono te ... Siamo più uguali di quanto sembriamo, ora dammi la tua mano ... “ …
Quello che avresti voluto dire ieri per rassicurare, quello che vorresti dire oggi per coccolare e curare, quello che vorresti dire domani per curare.

venerdì 16 novembre 2012

Non avrei immaginato che l’amore potesse fare così paura. Così tanta paura da scegliere di rinunciarvi.
Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura. J. Canfield

Un angelo disteso al sole

Mi hanno dedicato questo cd e … mi sono commossa, per la dolcezza, per l’attenzione, per la dedica.
Non chiedi libertà
lo sai non son o io
a incatenarti qua
il sentimento va
già libero da se
tu quanto amore dai?
in cambio niente vuoi
nell' attimo in cui sei purezza e fedeltà davanti agli occhi miei
Ma tu chi sei?
Ci credi che non lo so dire?
Un angelo disteso al sole
che è caduto qua,
nuda verità
e fa l' amore anche l'anima!
Ma tu chi sei?
Il cielo ti ha lasciato andare!
un angelo disteso al sole
la natura che
si manifesta in te
e in tutto quello che tu sfiori
E adesso che mi vuoi
non devi fare niente che non vuoi
il cuore non ci sta
in una scatola
e tantomeno noi
Ma tu chi sei?
Ci credi che non lo so dire?
Un angelo disteso al sole
che è caduto qua,
nuda verità
e fa l' amore anche l'anima!
Ma tu chi sei?
Il cielo ti ha lasciato andare!
un angelo disteso al sole
la natura che
si manifesta in te
e in tutto quello che tu sfiori.. che tu sfiori..
Ma tu chi sei?
Ci credi che non lo so dire?
Un angelo disteso al sole
che è caduto qua,
nuda verità
e fa l' amore anche l'anima!
Ma tu chi sei?
Il cielo ti ha lasciato andare!
un angelo disteso al sole
la natura che
si manifesta in te
e in tutto quello che tu sfiori.. che tu sfiori..


Mousse nutella e crema di pistacchio

Ho lavorato 5 cucchiai di nutella con 5 cucchiai di crema al pistacchio. Ho mescolato bene e aggiunto 2 cucchiai di yogurt bianco cremoso. Ho amalgamato bene e riempito 4 bicchierini finger food. Ho guarnito con granella di nocciole e pistacchi tritati.
«Se ora le dicevo ‘addio per sempre’ era perché volevo assolutamente che tornasse entro una settimana; se le dicevo ‘sarebbe pericoloso vederti’, era perché volevo rivederla; se le scrivevo: ‘hai avuto ragione, saremmo infelici insieme’, era perché vivere separato da lei mi pareva peggiore della morte».
Marcel Proust

La pace della sconfitta

Arriva un momento, nella vita di ciascuno di noi, dove dopo aver lottato raccogliendo tutte le forze che sapeva di avere e con molte altre di cui non conosceva neanche l’esistenza, in cui una  mattina apre gli occhi e avverte che la lotta è finita e accetta la sconfitta. Non ci sono scenate, drammi, atti eclatanti, bandiere bianche alzate. C’è che, senza accorgersene, non fa più nulla perché con lui non si è svegliato tutto quello che lo ha portato a combattere per tanto tempo. E’ come se la notte avesse portato via il motivo della lotta e la vita volesse regalare una tregua. Quella che si alza quella mattina è una persona nuova infinitamente stanca e diversa da quella che era una volta ma con la consapevolezza che quella tregua potrebbe essere l’inizio della pace. Si depongono le armi e si prova a ripartire.

giovedì 15 novembre 2012

Brivido Caldo, Matia Bazar

Attraversata da un brivido caldo
Per sogni folli più grandi di me
Vivendo mille emozioni in contrasto
Riparto da te
Tra mille note di vita raccolte
E gli orizzonti che non vedo più
Confusamente tra immagini stanche
Riaffiore anche tu
Sai ti penso tanto
Lo sai ti sento tanto...e di più
Ti ho aspettato tanto
Sai ti penso tanto
Viaggia la mente nei ricordi miei
Viaggia avvolta nella nostalgia di te
Resta la dolce tenerezza che
Lascia il tempo che si ferma in te
Occhi per orizzonti nei tramonti che vorrei
Mani si stringono su cuori stanchi e fragili
Tempo che non invecchia una fotografia
Da allora resta il vuoto dentro
In quelle nebbie disperse dal vento
Tra labirinti di cristalli blu
Appare il viso di chi se n'è andato
E non torna più
Sai ti penso tanto
Lo sai ti sento tanto...
Viaggia la mente nei ricordi miei
Viaggia, viaggia avvolta nella nostalgia di te
Come la luce di un diamante pazzo che
Resta per sempre, per sempre dentro agli occhi
Negli orizzonti e nei tramonti che vorrei
Tempo che non invecchia una fotografia
Da sempre storie di gente uguale a noi

Stop

Ci sono momenti di black out, blocco totale, immobilità, inerzia. Vorresti andare avanti, vedi tutto quello che vorresti fare, dire, avere. Sai che nulla è possibile e allora desidereresti solo tornare indietro, indietro a quella vita di mille anni fa dove l’alba era la luce, la pioggia era bagnata, il tramonto era il buio, il mare era salato e tu, tu eri tu.
… “Devi essergli entrata dentro, Gemma. Hai sempre avuto questa capacità d’infilarti sotto la pelle degli altri … di sconfiggerli senza fare niente.” …  
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

Ratatouille di verdure gratinata

Ho lavato e tagliato a dadini 2 melanzane, 2 zucchine. Ho lasciato a bagno nel latte per un’ora 1 cipolla bianca e poi l’ho tagliata a fettine molto sottili. Ho mescolate le verdure in una ciotola capiente e le ho condite con olio, sale, pepe verde. Le ho passate in padella aggiungendo ½ bicchiere di acqua per non farle bruciare. Una volta cotte le ho riposte in una teglia da forno cospargendole con un misto di pane e pane grattugiati. Ho irrorato con qualche fiocchetto di burro e fatto gratinare per 10 minuti a 220°.

mercoledì 14 novembre 2012

Stazione Nord, Fabio Concato

Magari ci vediamo
o ci telefoniamo
io credo di no
Le lacrime sul bavero
e piange anche Milano
alla stazione nord
non so che cosa dirti
non so come spiegarti
e non so proprio niente
non credo più di amarti
ma come posso dirlo
in mezzo a questa gente.
E piove sui lampioni
sui treni colorati
e piove su di me
che ancora non capisco
cosa sarà domani
svegliarmi senza Te
però Ti prego adesso
nessuna decisione
perché ne morirei.
Ti posso dare un bacio
sai che lo vorrei
Ti aspetterò domani
se ci sei.
E penso a cosa è stato
Ti ho amata così tanto
e tanto è ancora niente
potessi almeno piangere
ma come posso fare
in mezzo a questa gente.
La vedo allontanarsi
sparire nella pioggia
col suo berretto blu
e Tu la guardi ancora
da dietro al finestrino
poi non si vede più.
Avrei voluto dire
che lo puoi trasformare domani
il Tuo dolore
in una storia grande
come la vuoi Tu
per non guardala andare via
mai più.
Magari ci vediamo
o ci telefoniamo
ma io credo di no.
Le lacrime sul bavero
e piange anche Milano
alla stazione nord.

A lei, partire, restare

A volte occorre trovare la forza per allontanare coloro che troppo spesso ci dicono “mi dispiace”, senza fare qualcosa per non sentirsi costretti dal dircelo ancora una volta. Sanno tutto, non c’è nulla da dover suggerire, che sia sfuggito o non compreso, da ricordare o spiegare. Arriva un punto, nelle storie, in cui le parole non servono più. E’ la vita quella che conta con il suo materiale e oggettivo agire. Arriva quel momento in cui c’è chi fa la valigia per intraprendere un nuovo viaggio e chi, a quel viaggio, preferisce rinunciare. E, per quanto a noi incomprensibili, per noi inaccettabili, avrà i suoi buoni motivi per non partire insieme a noi. Dovremmo riuscire a dire “non importa, è andata così”. Poi, dal momento del saluto su quella banchina, al riuscire a pensare con distacco e serenità a quella spiaggia che non ci vedrà mai insieme a chi avremmo voluto al nostro fianco forse passerà molto tempo, forse tutto il tempo della vita non sarà sufficiente ma, per quanto increduli, la prenotazione è stata per “passeggeri n.1”.

martedì 13 novembre 2012

Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.
Eleanor Roosevelt

Essere, vivere

Essere quella persona di cui non si può a fare a meno è quello che uno vorrebbe essere. Essere quella persona che insieme alle altre si vuole nella  vita è quello di cui uno si accontenta. Essere quella persona di cui uno riesce a fare assolutamente senza è quello che fa male. Tra la presunzione, l'accontentarsi e il prendere coscienza c'è un vorticare di momenti, situazioni, ripensamenti, elaborazioni, parole, tristezza, spiegazioni, richieste,  che portano solo a giustificazioni,  sfinimenti e capitolazioni perché, come si diceva oggi, se così non fosse, non saremmo qui a parlarne. Saremmo a che saremmo in quello che vorremmo essere, la presunzione fatta realtà.


Quando la nutella incontra la Grecia

Ho lavorato 250 gr di yogurt greco con 5 cucchiai di nutella, 2 cucchiai rasi di zucchero a velo vanigliato e 1 tazzina di caffè' nero e ristretto. Ho mescolato bene e riposto in 4 bicchierini finger food. Ho conservato in frigo fino al momento in cui ho servito. In ciotole a tavola, pezzetti di cioccolato fondente, nocciole e anacardi per guarnire a piacere.

Gioia tra le bancarelle per l’arrivo degli stampi

Questa mattina, la fan tra le fans dei miei big muffins mi ha regalato dei bellissimi stampi, di carta piccoli e per tortine e in silicone per muffins. A spasso come al solito con lei durante la pausa, in mezzo a bancarelle affollate, non sono riuscita a trattenere un grido di gioia. Dopo un anno e mezzo da New York ho trovato gli stampi big muffins. Ne ho comprati molti, quasi tutti quelli che c'erano. E stasera, per festeggiare ho impastato perché a volte ci vuole poco a strappare un sorriso, a lei con una bella infornata, a me con una bancarella piena strapiena di stampi colorati. 
Ho lavorato 2 albumi d'uovo con 5 cucchiai di zucchero bianco. Ho aggiunto i tuorli e ho continuato a lavorare con una frusta. Ho versato 250 gr di mascarpone e 50 gr di burro sciolto. Ho aggiunto mezza bustina di lievito per dolci. Ho versato negli stampi (usandone 6) strati di crema e nutella pura (5 strati totali partendo e finendo con la crema). Ho infornato a 180° per 40 minuti.




Pane bianco ... condito

Arrivata a casa e  di nuovo senza pane …
Ho versato nella ciotola 250 gr di farina bianca. Ho aggiunto circa 1 bicchiere di acqua tiepida, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale oltre a 1 cucchiaino di lievito secco istantaneo per torte salate. Ho lavorato qualche minuto e riempito 6 stampi a cuore, quadrifoglio e rettangolo. Ho irrorato con un filo di olio, ho aggiunto in superficie semi di sesamo, semi di finocchio, semi di papavero e ho infornato a 250° per circa 30 minuti.

Pasticcio di patate al forno

Ho cotto al vapore 3 piccole patate e le ho spezzettate. Le ho mescolate a 3 uova, sale, pepe, 5 sottilette tagliate finemente. Ho riposto il composto in una teglia di silicone e ho cotto a 220° per 40 minuti. Ho servito caldo.
Il male nasce sempre dove l'amore non basta. Hermann Hesse
… si ferma, mi chiede il permesso, come un bambino. “Posso?” E’ una radice che si infila nella terra. Sta lì a guardarmi, a guardare il miracolo di noi due insieme. Mi mette le mani intorno alla testa come una corona, guarda i miei capelli mentre li accarezza. “Adesso sei mia”. ...
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

Plumcake salato zucchine e carote

Ho lavato e grattugiato 2 zucchine e 2 carote. Ho versato in una ciotola capiente 300 gr di farina, 1 uovo, 300 gr di latte tiepido, ricotta salata grattugiata e pepe bianco. Ho lavorato l’impasto e aggiunto sale, pepe bianco, le verdure, un filo di olio e 1 bustina di lievito per torte salate. Ho riempito lo stampo da plumcake imburrato e infarinato e cotto a 220° per circa 40 minuti. Ho tagliato a fette e servito tiepido con formaggi misti e insalata verde.

domenica 11 novembre 2012

… “Fa un giro panoramico, le labbra, il mento, la fronte. Non se ne va dagli occhi. Resta, s'infila dentro. Come il mare che ha viaggiato e violentemente si ricongiunge a se stesso. Scava indietro negli anni trascorsi per scolarsi il buco del tempo nella gola impudica di questo sguardo straziante e gioioso.” ... “In fin dei conti noi, io e lui, siamo fermi a quel tempo lì, non c'e' stato niente in mezzo ... Nemmeno un'ora di pace”. …
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

Ricordare, pensare, analizzare, capire, ipotizzare, presupporre, elaborare, approfondire … inutili inconcludenti are e ire che nulla cambiano e a nulla servono. Serve solo guardare … guardare i fatti per evitarsi tutti quegli inconcludenti dolorosi “are” e “ire”. Guardare i fatti per capire il passato, cercare di accettare il presente e sperare di vivere meglio il futuro.

Crema di verdure miste

Ho stufato verdure miste (carote, zucchine, broccoletti, cornetti, fagioli cannellini) con olio e dado granulare vegetale. Ho frullato e condito con olio extra vergine e pepe. Ho servito la crema molto calda con parmigiano e pecorino romano a parte.

Tortini al cocco con strato di nutella

Se sei giù di morale il cocco e la nutella sono una carezza al cuore
Ho lavorato 1 uovo con 1 bicchiere di zucchero bianco semolato fine, ho aggiunto 125 gr di yogurt greco e 2 bicchieri di farina di cocco. Ho lavorato con un cucchiaio di legno. Ho riempito 15 pirottini con un cucchiaio di impasto, ho coperto con un cucchiaio di nutella e con uno ancora di crema di cocco. Ho infornato per 30 minuti a 180°.

Prendersi cura

La conferma che alcune persone sono come un balsamo per la tua anima è una conferma che cura, oltre l’anima anche il cuore. La conferma che alcune persone, apparentemente diverse da te in tutto, sono esattamente l’altra parte di te e che con esse trovi il tuo completamento, è una cosa che ti fa sentire in pace con il mondo. La conferma che con alcune persone senti di aver passato una buona giornata stando in silenzio, guardando film, bevendo il vostro aperitivo preferito, condividendo pensieri non leggeri, è una cosa che ti mette tranquillità. Avere nella vita la fortuna di poter vivere la persona giusta è una cosa di cui essere grati al cielo. Della coltivazione e della cura che di quel rapporto ne fa un rapporto speciale, è una cosa di cui essere grate reciprocamente. Perché Battiato lo racconta bene, bisogna prendersi cura delle persone che amiamo. Se non lo facciamo, qualsiasi sia il motivo per cui lo facciamo, quelle persone non “coltivate” finiranno per essere il nulla. Il meglio che ti possa accadere è essere curati da chi vuoi curare. Il peggio è chiedere acqua a chi ne stai dando e morire con il miraggio dell’oasi davanti a te. Ma questa è un’altra storia. Non è quella del “mare” e della “città” che in questi giorni si sono vissute e hanno avuto la conferma della loro “fortuna".

sabato 10 novembre 2012

L'incontro tra il poco e il troppo

Il poco per alcuni è il troppo per altri. E se il poco e il troppo non trovano un punto di congiunzione, si perde quell’abbastanza che permetterebbe se non di essere definitivamente felici quanto meno di essere sereni. Non ci sono giusti e sbagliati, dritti e rovesci, diritti e doveri, ci sono due mondi che si incontrano, oppure no …  tutto qui, semplicemente triste.


You Shook Me All Night Long

Ho scoperto da grande, da poco, che spesso chi riceve una dedica se ne ricorda per sempre, a differenza di chi l’aveva fatta. Mi sono chiesta se la giustificazione stia nella presunzione di chi la riceve o nella superficialità di chi la fa … sotto la pioggia scrosciante di oggi ricordando una dedica di un'altra vita ...

She was a fast machine,
She kept her motor clean,
She was the best damn woman that I ever seen,
She had sightless eyes,
Telling me no lies,
Knockin' me out with those American thighs,
Taking more than her share,
Had me fighting for air,
She told me to come, but I was already there,
'Cause the walls started shaking,
The earth was quaking,
My mind was achin',
And we were makin' it and you...
Shook me all night long,
Yeah you, shook me all night long.
Working double time on the seduction line,
She was one of a kind,
She's just mine all mine,
Wanted no applause,
It's just another cause,
Made a meal out of me, and come back for more,
Had to cool me down,
To take another round,
Now I'm back in the ring to take another swing
But the walls were shaking,
The earth was quaking,
My mind was aching,
And we were making it and you...
Shook me all night long,
Yeah you, shook me all night long,
Knocked me out, I said you
Shook me all night long,
Had me shaking and you,
Shook me all night long,
Well you shook me,
Well you shook me...
You really shook me and YOU!
Shook me all night long,
Aaaaahaaaahaaaah You...
Shook me all night long,
Yeah yeah you,
Shook me all night long,
You really got me and you,
Shook me all night long,
Yeah you shook me,
Yeah you shook me,
All night long

Occhiali nuovi

Per apparire, per vanità o forse, per cercare di vedere meglio tutto. Il passato attraversato, il presente che ci sfugge pur rendendoci prigionieri e il futuro di cui abbiamo scioccamente così tanto timore. Quel futuro di cui ci preoccupiamo talmente tanto da non accorgerci che è già passato e abbiamo buttato via altri momenti perché ci siamo permessi il lusso di non viverli.

Torta con trevisana prosciutto e formaggi

Ho lavato e tagliato a 1 ceppo piccolo di trevisana. L’ho passato in padella con una noce di burro, un cucchiaino di dado granulare e poca acqua. A cottura ultimata ho mescolato la trevisana ad 1 uovo, 1 etto di prosciutto cotto spezzettato, e 100 gr di formaggi a cubetti (emmenthal, provolone e zola). Ho aggiunto del parmigiano grattugiato e aggiustato di sale. Ho riposto il composto su di un foglio di pasta brisée e cotto per circa 30 minuti a 220°.

Petto di pollo speziato agli agrumi

Ho tagliato a listarelle 4 fette di petto di pollo. Le ho passate in padella con olio, sale, pepe, curry  e paprika. Dopo pochi minuti ho aggiunto il succo di 1 limone e di 1 arancia spremuti e ho continuato la cottura fino alla caramellatura della carne. Ho servito con zucchine trifolate e insalata, condite con crema di aceto balsamico.

Vedersi riflessi

Nei vetri di una porta scorrevole è come vedere l'andare e il ritornare del nostro tempo. E' come vedersi e riconoscersi per un attimo per non ritrovarsi subito dopo. E' come avere davanti la possibilità di uscire o restare in quel centro commerciale come dalla propria vita.  E' come immaginare che quello che vediamo potrebbe scomparire, che noi potremmo fuggire e che la prossima volta, riflessi in quella porta scorrevole ci sarà l'altro noi, quello che avremmo voluto essere, quello che saremmo voluti diventare, dove saremmo voluti essere, vedere quella che sarà prossima vita.

venerdì 9 novembre 2012

L’acustica perfetta, Daria Bignardi

E' che mi sono ritrovata a leggerlo, come spesso mi succede, per le pagine che mi rapiscono, nei tragitti a piedi, tra la metropolitana e il parcheggio, il parcheggio  e casa, camminando a memoria guardando tra le righe e non davanti a me. Sara scompare all'improvviso e Arno dopo tredici anni di matrimonio e tre figli capisce di non conoscere la donna che ha al suo fianco. C'è un passato non raccontato e c'è una persona che lo lascia senza un motivo apparentemente comprensibile. La rabbia lo spinge a cercarla e mentre la rabbia scema lui, oltre al suo passato scopre l'infelicità di Sara e l'inevitabilità dell'abbandono. Un abbandono che sarà il ritrovare la felicità, per entrambi  ... "Ho capito che non tornerai ... Vorrei sapessi quanto ti sono grato per quello che mi hai mostrato: il colore del rimorso, della pena, la di averti, i miei limiti. Il destino esiste, come dicevi tu: il nostro ci ha uniti, separati, riuniti, separati ancora ... E adesso? ... Ho pensato tante cose: ti ho dato tutto quello che potevo, e il fatto che non fosse abbastanza non significa sia stato poco. Senza di me forse troverai chi sappia amarti come volevi. Forse l'hai già trovato ... Ti lascio andare adesso ..."
Il dolore e' insensato. Come l'amore.
"C’è chi ti legge come un libro aperto, chi ti chiude come un libro letto, chi ti scrive come un libro bianco, chi ha perso il segnalibro, chi voleva leggerti ma le emozioni non erano in saldo, chi ti ha sfogliato e riposto sullo scaffale, chi ti ha portato a casa e messo in libreria. Forse un giorno qualcuno ti legge sul serio, dalla copertina all'ultima pagina, e ti porta con sé come il dono più prezioso."F. P. Ettari

giovedì 8 novembre 2012

A quale età si smette di credere nei sogni?

Frittata al forno con spinaci, bietole e ricotta

Cucinare è l’unica cosa che riesco a fare anche se sono arrabbiata, anche se sono triste, anche se piango … anzi, soprattutto se sono arrabbiata, se sono triste, se piango. E’ come un balsamo. Devi solo stare attenta affinché le lacrime non finiscano negli impasti. E ci sono giornate come quella di oggi in cui non mi fermo. A fine giornata avrò cucinato per un esercito, avrò svuotato il frigo e, speriamo almeno sia servito a risparmiare qualche kleenex
Ho lavato e fatto bollire 500 gr di spinaci e bietole. Li ho fatti raffreddare, li ho mescolati a 250 gr di ricotta, 2 uova intere, parmigiano grattugiato, sale, pepe, curry e paprika. Ho mescolato e versato l’impasto in una pirofila imburrata, ho cosparso con altro parmigiano e infornato a 250° per circa 30 minuti.

Muffins a cuore con yogurt greco, marmellata di pesche e banane

Ho lavorato 1 uovo con 1 bicchiere di zucchero bianco semolato fine, 1 bicchiere di yogurt greco mescolato a 2 cucchiai di marmellata di pesche.  Ho aggiunto 75 gr di burro sciolto e 1 bicchiere e ½ di farina antigrumi.  Ho tagliato a fettine sottili 2 banane e mezzo cucchiaino di lievito vanigliato. Ho riempito 10 pirottini a forma di cuore e cotto a 180° per 30 minuti.
E chissà perché tra tutti gli stampi, i preferiti restano i cuori. Deve essere una deformazione. Pensare che l’amore debba arrivare e arriverà ovunque.