mercoledì 30 maggio 2012

Difendersi

Avresti potuto allungare un braccio e avresti toccato di nuovo quello che per tempo avevi creduto essere il paradiso. Ti sei violentato e hai rimesso le  mani in tasca, per non tornare più' sulla strada di quel maledetto dannato meraviglioso inferno.

Muffins yogurt alla soia e mirtilli

Nel continuare a impastare senza burro ....
Ho lavorato un uovo con 150 gr di yogurt alla soia e mirtilli e 75 gr di zucchero di canna. Ho aggiunto 100 gr di farina e 1/2 cucchiaino di lievito. Ho lavorato con una frusta a mano e riposto in 10 pirottini a forma di cuore. Ho fatto colare al centro di ciascun pirottino un cubotto di cioccolato alle nocciole. Ho cotto a 180 gradi per 40 minuti.

lunedì 28 maggio 2012

Panza e Prisenza, Giuseppina Torregrossa

L’amore per la Sicilia, per la sua terra, i suoi profumi, la sua gente è una cosa difficile da raccontare. Li senti questi sentimenti ed emozioni, quando ci sei e puoi ascoltare, odorare, toccare, vivere. Ma li senti anche dalla distanza, anche solo attraverso, o forse sarebbe dire soprattutto grazie, alle righe che puoi ritrovare stampate e pubblicate.
Panza e prisenza. Il titolo di questo libro, un modo di dire tutto siciliano quando chi ti invita a pranzo o cena non vuole nulla (né vino, né fiori, né dolci) se non la tua presenza e il tuo appetito. D’altronde, io che amo cucinare, so cosa vuol dire avere a tavola degli ospiti che si siedono e godono appieno di ciò che con cura hai preparato per loro.
Ecco che ancora una volta mi trovo a condividere pensieri siciliani sentendoli anche miei che dalla Sicilia non sono proprio a due passi.
Panza e prisenza. Romanzo un po’ “noir” o forse sarebbe meglio dire “nivuro”, un po’ romantico, un po’ tragico, un po’ malinconico, un po’ tutto. Come noi. Ci sono loro Marò, Lobianco e Sasà. Diversi, diversissimi eppure accumunati dal senso di giustizia, dal loro lavoro, dall’amore per la buona cucina e da quel sentimento che inespresso per anni li lega e li allontana come solo i sentimenti non ancora raccontati sanno fare.
E poi le indagini e le rivelazioni, dei casi che si dipanano così come di quel loro sentimento che alla fine non può che trovare un modo di essere assaporato come la pasta con i tennerumi o il gelo alla cannella.
Da leggere.

Marmellata di ciliegie

E dopo un bel giro in bicicletta …
Ho lavato e denocciolato pazientemente 2 kili di ciliegie. Le ho riposte in una wok con 500 gr e 100 gr di zucchero a velo vanigliato. di zucchero di canna e ho lasciato bollire per circa 1 ora. Ho frullato, lasciando qualche pezzo di ciliegia intera e ho continuato la cottura fino a che la marmellata era densa. Ho riposto in vasi sterilizzati, lasciato raffreddare, etichettato e riposto in frigo per il mantenimento.

I viaggi

I viaggi della vita sono previsti e improvvisi. Sono brevi e infiniti.  Sono semplici e tortuosi. Sono solitari e in compagnia. Sono divertenti e tristissimi. Sono niente e tutto. Ma la cosa più' importante e' che ovunque tu vada, indipendentemente da dove e con chi, piena di sorrisi o lacrime, con un biglietto di sola andata o anche uno di ritorno, l'importante è che al tuo fianco ci sia un’ anima gemella alla quale raccontarlo e con la quale condividerlo. Perché si sa, i viaggi cambiano e nessuno, poi, e' più' lo stesso.

venerdì 25 maggio 2012

Torta salata di zucchine e fagiolini

Ho lavato e tagliato a cubetti 2 zucchine in padella con olio, sale e pepe. Ho cotto 150 gr di fagiolini con acqua olio e dado vegetale. Ho  scolato le verdure per eliminare l'olio e l'acqua in eccesso e le ho mescolate a 250 gr di ricotta, paprika e cumino.  Ho mescolato, steso l'impasto su di un foglio di pasta brisée e cosparso di grana grattugiato. Ho cotto per 45 minuti a 220 gradi. Ho servito la torta tiepida.

I lampi e i tuoni

I lampi e i tuoni, nel cielo a meta' tra il viola e l'azzurro, con il sole non ha ancora convinto di doversi mettere da parte, sono bellissimi. Sono come quei momenti della vita che, inaspettati, arrivano, fiondandosi  su di te senza che li aspettassi o li desiderassi. In fin dei conti avevi messo le scarpe più' leggere, portato in lavanderia la sciarpa e il cappello e a quel caldo ti ci stavi abituando. Quel caldo rassicurante come un riposo pomeridiano nel pieno dell'estate quando ti senti di aver bisogno di essere trastullato, pigro e rallentato ma in qualche modo sereno.  Ecco, arrivano quei lampi e tuoni,  quei momenti, e ti prendono di sorpresa. Non sai se ripararti sotto un portico, correre a nasconderti o fermarti a guardarli ammirata e facendoti rapire. I lampi e i tuoni, si sa, possono fare grandi danni. Si dovrebbero ammirare da lontano dicendo "che meraviglia" e non buttandocisi con la finta illusione che una pioggia scrosciante e rigenerante, elettrizzante e fredda sia meglio di quel dolce caldo noioso pomeriggio estivo ....

Crema di mascarpone e fragole

Ho mescolato 150 di mascarpone con 3 cucchiai di marmellata di fragole (fatta da me), zucchero a velo a pioggia. Ho riposto in coppette singole e guarnito con fragole fresche a cubetti e granella di nocciole.

mercoledì 23 maggio 2012

Camminare nel tempo

Succede che ripercorrendo a distanza di tempo, molto tempo, un tempo lungo come può essere un anno, si possano incontrare, lungo la stessa strada le stesse persone. La signora dai capelli biondi era lì questa mattina, lungo la mia stessa strada, in direzione opposta, con la stessa camminata tranquilla e lo stesso viso disteso e sorridente di una primavera fa  … l’ho guardata ma lei aveva lo sguardo rivolto verso il cielo proprio come le persone speranzose e ottimiste. E poi, mi sono detta, chissà se anche lei mi riconoscerebbe, chissà se sono la stessa di quella primavera, se ho la stessa camminata, lo stesso sguardo, la stessa espressione.
E poi ho continuato a camminare lungo vicoli e giardini e ad ogni angolo ho scorto un frammento del tempo passato, una panchina, un muretto, un marciapiede. Luoghi che mi hanno vista fermarmi, sorridere, piangere, camminare, litigare, fare pace. E quei luoghi e quel tempo con le persone che insieme a me li hanno condivisi, sono lontani mille anni o forse pochi secondi … o forse era solo un anno fa?
I luoghi, il tempo e la vita che scorre … tutto che inizia, che finisce, che torna, che non passa mai … e a volte ti ci ritrovi, a volte ti ci perdi …

Mai per amore, Gianna Nannini

Vieni di puro amore
a ridarmi la vita
altissimo amore
è una storia infinita
Quasi mai quasi mai
ho goduto tra le braccia dell'inferno che mi dai
quasi mai quasi mai
il tuo silenzio uccide un cuore andato in cenere
quasi mai quasi mai
mi hai guardato più forte negli occhi e mi hai detto chi sei
lo sai che quasi mai
il vero amore lascia i lividi
Mai per amore mai per amore
mi lascerò per te morire
mai per amore mai per amore
guardami cerco la luce di noi nelle lacrime
Quasi mai quasi mai
io ti cerco nelle notti e chiedo ai sogni dove sei
quasi mai quasi mai
in questa storia andata a male io ti ho detto addio
come mai come mai
la vendetta che stringi nel pugno è la tua malattia
lo sai che quasi mai
il vero amore può dividerci
Vieni di puro amore
a illuminarmi la vita
altissimo amore
non è ancora finita
Quasi mai quasi mai
mi hai guardato più forte negli occhi e mi hai detto chi sei
lo sai che quasi mai
il vero amore lascia i lividi
come mai come mai
la vendetta che stringi nel pugno è la tua malattia
lo sai che quasi mai
il vero amore non sa vincere

martedì 22 maggio 2012

Muffins con crema di riso alla vaniglia

Nel proseguo della sperimentazione dei muffins senza burro …
Ho lavorato 1 uovo con ½ bicchiere di zucchero bianco semolato fine. Ho aggiunto una crema di riso e vaniglia da 150 gr, 1 bicchiere di frumina e molte, molte scaglie di cioccolato. Ho amalgamato, aggiunto un pizzico di lievito vanigliato, mescolato e riempito 8 pirottini a forma di cuore. Ho coperto ciascun pirottino con altre scaglie di cioccolato e cotto per i primi 15 minuti dando calore solo sotto a 190° e poi sopra e sotto per altri 15 minuti abbassando la temperatura a 180° affinché il cioccolato non si bruciasse.

Se ...

"Il cancro e' una rottura di palle". Se questa affermazione appartiene a chi nella vita non ha mai avuto neanche un raffreddore, potresti pensare che sia un idiota insensibile che rasenta la bestialità'. Se chi lo dice conosce in modo approfondito la materia perché l'ha dovuta studiare per superare maturità', laurea e master, quel qualcuno, per come lo vedo io e' molto semplicemente "la vita che insegna la vita". Una di quelle persone di fronte alle quali puoi solo sentirti "piccolo" insieme a tutte le idiozie a cui permetterti di rovinarti non la giornata ma anche un solo attimo di essa.

lunedì 21 maggio 2012

Quando spiove

Bello quando spiove. Quando il cielo che piange ancora inizia ad assumere quel calore indaco. Quando il nero e il grigio lo stanno abbandonando ma l'azzurro non è ancora così potente. E tu fai il tifo per lui mentre la pioggia leggera e sottile ti racconta che fra un po' non ci sarà più'. Anche il suo rumore è sottile e delicato, diverso da quello battente e prepotente di quando inizia a cadere. E il cielo, in momenti come questi, è proprio come certi attimi della vita. Dietro di te il nero del dolore e davanti un azzurro pallido, un lilla lieve, come la speranza che hai dentro di te di riavere pace e sorrisi nel tuo stomaco, sotto la pelle, negli occhi.  E così come fai il tifo per il turchese, fai il tifo per il tuo futuro affinché', prepotente, squarci le nuvole regalandoti la voglia di stare bene.

Crema di zucchine e fagioli rossi

E se ad esempio tu non potessi masticare o, meglio ancora, avessi voglia di qualcosa di caldo e cremoso …
Ho fatto trifolare tre zucchine con olio e dado vegetale. Una volta cotte le ho frullate con 100 gr di fagioli rossi in scatola, mezzo bicchiere d'acqua, sale e pepe nero. Mi sono servita la crema calda.

domenica 20 maggio 2012

Piselli, carciofi e pancetta

Ho cotto in padella 200 gr di piselli surgelati con una noce di burro, mezzo cucchiaino di dado granulare vegetale e due bicchieri di acqua. Ho passato in un’altra padella 3 carciofi, puliti delle foglie esterne e dure e tagliati a spicchi, con un filo di acqua, olio, sale e pepe. Ho tagliato a listarelle 70 gr di pancetta. Una volta cotte le verdure le ho unite e ho aggiunto la pancetta. Ho fatto saltare in padella per qualche minuto fino a fare diventare croccante il tutto.

The edge of love

L'amore, la guerra, la passione, l'amicizia, la morte e la sopravvivenza. La sopravvivenza intima dalla violenza umana nell'assurdità' della guerra e dagli amori impossibili e assurdi dai quali non si riesce a sfuggire. C'è tutto questo in questo bel film. E' una storia vera e forse è per questo che è così folle, forte, contrastante e assurda. Perché quando l'amore travolge la vita non puoi che lottare, viverlo, accettarlo, negarlo, allontanarlo e riprenderlo, gioirne e piangerne, viverlo fino all'ultimo respiro.

Son per te l'amore, Emma

Davvero vuoi convincermi
che tutto è stato inutile tra noi
E incasso anche quest’ultima
tagliente tua bugia
Se non ci fosse questa maledetta nostalgia
che ci rende ridicoli
orgogliosi quanto basta fino a ucciderci
guardami negli occhi poi convincimi
che è stato un brutto sogno
vienimi a svegliare
Parla pure piano ma
dimmi che senza di me
tu non puoi stare
Stringi pure piano ma
tanto quanto basta per poter capire
che non se ne andrà l’odore
che io son per te l’amore
E raccontare a estranei
di tutti i fatti miei su noi
Rivivere gli stessi giorni
da una fotografia
Se non ci fosse questa maledetta nostalgia
che ci rende ridicoli
orgogliosi quanto basta fino a ucciderci
guardami negli occhi poi con
Parla pure piano ma
dimmi che senza di me
tu non puoi stare
Stringi pure piano ma
tanto quanto basta per poter
Parla pure piano ma
dimmi che senza di me
tu non puoi stare
Stringi pure piano ma
tanto quanto basta per poter capire
che non se ne andrà l’odore
che io son per te l’amore

venerdì 18 maggio 2012

Teglia di patate, funghi e formaggi al forno

Ho lessato 6 patate per circa 30 minuti. Le ho lasciate raffreddare e poi pelate e tagliate a pezzi. Nel frattempo ho passato in padella 200 gr di funghi porcini con olio extra vergine, sale e pepe. Li ho mescolati alle patate e riposto tutto in una teglia con carta da forno. Ho ricoperto con fette di emmenthal molto sottili e passato in forno a gratinare per circa 15 minuti.

"Mi manca ... mi manchi ..."

E' una di quelle frasi che sento in continuazione intorno a me che in amore non dovrebbe esistere perché se l'amore c'è, c’è l'altra persona e allora non ti manca nulla.  Se si escludono grandi tragedie come le guerre in cui le persone erano costrette alla lontananza, o a lunghi e ripetuti viaggi di lavoro, le persone che si amano ci sono e cercano di esserci in ogni modo e in ogni momento e allora quel "mi manchi" è  come se fosse una coccola, una dolcezza, una ninna nanna. E' una delle mille dichiarazioni d'amore che si possono raccontare. Se invece l'amore non c'è, o meglio non è corrisposto c'è quel "mi manchi" che diventa disperazione e tragedia e sfinimento e struggimento ed è  la più' tristi delle cose da dire perché la dici a te stesso, la urli piangendo o la dici sottovoce se ti manca il fiato. E' la più' tristi delle frasi perché è  la dichiarazione, a se stessi, la presa di coscienza, che l'altra persona non c'è e il nostro amore non lo vuole ne', tanto meno quel  "mi manchi che è “corri, ti aspetto, torna presto".

giovedì 17 maggio 2012

Perdere la bussola

Ci sono momenti della vita dove perdi la bussola. E non e' quel meraviglioso momento dell'adolescenza dove non sai chi sei, cosa vuoi e che per assurdo non realizzi neppure questo stato confusionale. Forse perché l'adolescenza è confusione, frastorno, indecisione, ma sei talmente tanto convinto di essere e sapere che, paradossalmente, sei sempre molto forte e convinto di ciò' che dici e fai. Il momento di perdita della bussola vera é quello dell'età adulta ... Quello di quando sai o dovresti sapere chi sei e cosa vuoi. Dovresti essere "avviato" nella giusta direzione e aver, non solo iniziato a camminare ma dovresti, addirittura, aver percorso molto o sufficiente cammino per avere più' luce dietro che non davanti. Luce che ti spinge più' di quella che ti attrae, ancora là, lontana in fondo al tunnel. Sono dei momenti in cui pensi di essere arrivato, se non ovunque da qualche parte. Pensi di aver diritto acquisito alla tranquillità', non all'eccezionalità', ma alla semplice normalità'. E invece no. Eccola che arriva la sorpresa. Tipo doccia gelida dopo la sauna. Tipo eritema solare nonostante la protezione solare fattore 50. Tipo 10 gradi in riva al mare in piena estate quando il mare e l'estate sono a Palermo. Arriva e tu, umanoide di mezza età, che pensavi di aver capito tutto devi rimettere sul tavolo tutte le carte. E non solo le tue. Quelle dell'intero mazzo. Devi cercare di capire se te lo sei cercata o ti è capitata. Quanto l'hai anche solo inconsciamente incoraggiata o è proprio stato un regalo di natale sotto l'albero messo da quel babbo che ha bevuto latte e mangiato biscotti. Capire poi in realtà' ti servirà' solo ad elaborare ma non a risolvere. A prendere le misure ma non a far finta che nulla sia successo. A incolpare non solo il destino ma anche te. A pensare agli errori per evitarli in futuro. A non dire solo parolacce al cielo ma qualcuna di quella sequenza infinita anche alla tua immagine riflessa nello specchio. E poi, poi non puoi fare altro che caricarti anche questo sulle spalle, elaborarlo e attraversarlo e perdonarlo. Per andare avanti, non imbruttito e ingobbito ma arricchito e più' forte. Forse un po' meno illuso e un pochino più' cinico. Forse un po' più' consapevole ma si sa, alternative non ne abbiamo e il più' grande dispetto che possiamo fare a chi o a cosa ci vuole male, è alzare nuovamente la testa, riprogrammare la bussola e … ripartire, possibilmente sorridendo.

mercoledì 16 maggio 2012

 Sarò' punito in eterno dagli dei, perché mi hanno dato il fuoco che io ho cercato di spegnere. E il fuoco naturalmente sei tu.”
Ecco cosa scriveva Richard Burton a Elizabeth Taylor tra il primo divorzio e il secondo matrimonio.

Muffins fragole yogurt e cioccolato fondente

Ho lavorato 2 tuorli d'uovo con 100 gr di zucchero bianco. Ho aggiunto gli albumi montati a neve, 150 gr di yogurt greco e 100 gr di farina manitoba. Ho mescolato bene con una frusta a mano, ho aggiunto 1 cucchiaino di lievito, 15 fragole tagliate e fettine e 100 gr di cioccolato fondente spezzettato a cubotti. Ho riposto in 20 pirottini da muffins e cotto a 180 gradi per 40 minuti. 

martedì 15 maggio 2012

Involtini di vitello con pancetta e gorgonzola

Ho steso e appiattito quattro grandi  fette di vitello. Le ho ricoperte, ciascuna, di tre fette molto sottili di pancetta, le ho arrotolate su se stesse e chiuse con degli stuzzicadenti. Ho sfiammato a fuoco vivo con burro e vino bianco. Ho aggiunto 150 gr di gorgonzola a dadini, sale e pepe e ho continuato a cuocere a fuoco lento. Ho servito quando la crema era rappresa ma ancora morbida. Ho servito con un'insalata verde mista condita con vainegrette con aceto balsamico.

Il coraggio

Eppure tra mille che negano, scappano, si pentono e, vigliaccamente, preferiscono soccombere, c’è chi alza la testa, si guarda allo specchio e raccogliendo le forze affronta con rispetto se stesso e gli altri. Il dolore che a volte ci può capitare di vivere o che facciamo vivere all’altro è inevitabile. E’ inevitabile affrontarlo per andare avanti piuttosto che far finta di vivere, andare avanti invece di restare immobili e accontentarci e subdolamente far accontentare l’altro di una nostra finta presenza fisica ed emotiva. Eppure c’è chi cerca le parole giuste per comunicare una svolta di vita, per raccontare una cosa che poteva anche non succedere ma che, purtroppo o meno male, è arrivata e che da questo momento in poi sarebbe ingiusto per tutti negarla. Eppure ci sono belle persone che hanno il coraggio di ammettere che se capita che la vita abbia una svolta, a quella svolta non sterzino ma accelerino e vanno avanti. Eppure ci sono persone coraggiose, persone comuni, persone che vivono e permettono agli altri di vivere, di cominciare o ricominciare a farlo. Permettere e permetterci di vivere con coraggio ciò che cerchiamo o che arriva.

Parole e vite …

Sembra che al mondo ci siano ancora belle persone con belle parole e bei sentimenti. L’ho pensato ieri sera quando, guardando una delle poche trasmissioni televisive intelligenti e ascoltando le parole degli ospiti, gliele sentivo raccontare. Le parole, protagoniste prima che dei loro interventi, delle loro vite. Parole per raccontare il passato, a volte atroce, a volte commovente e per dare speranza al futuro, nostro e di chi cresceremo. Parole che ci permettono di essere e sentire e che, soprattutto ci fanno sentire, seppur unici e diversi, vicini e accumunati se non a tutti, almeno agli altri. Mentre ascoltavo persone più o meno famose ma che sentivo vicine, mi sono commossa.
Sembra che al mondo ci sia ancora un po’ di giustizia. Sembra che ci sia ancora della meritocrazia e che vengano premiate le persone meritevoli, quelle che si danno da fare, quelle che ci mettono l’anima e sono sempre pronte ad essere in prima linea, a capire e a non fermarsi, a lavorare con responsabilità e intelligenza. Sembra che ci siano ancora persone che questo impegno lo vedano, lo sentano e decidano di prenderne atto premiando chi lo profonde. E questa mattina quando ho saputo che l’hanno riconosciuta, l’hanno premiata con il giusto riconoscimento, senza regalarle nulla mi sono commossa. Felice, sotto la pelle e nel cuore, per lei alla quale mi sento vicina nonostante le nostre apparenti differenze.
Una sola parola per raccontare quello che ho provato: felicità, una delle mille pronunciate anche ieri sera e che rendono vero un pezzo di vita.

lunedì 14 maggio 2012

I muffins alla una di notte …

Siamo tornati tardi ma non potevo non preparare i muffins, in ritardo, per il compleanno della “non amica” … e mi sono dovuta arrangiare con quello rimasto in frigo dopo giorni di assenza da casa ma il risultato non è stato niente male …
Ho lavorato 1 uovo  con 125 gr di zucchero bianco, 125 gr di yogurt greco, 100 gr di farina di cocco e 50 di farina 00. Ho aggiunto 50 gr di burro sciolto e ½ cucchiaino di lievito di birra vanigliato. Ho mescolato con una frusta l’impasto che è rimasto molto morbido. Ho aggiunto 200 gr di cioccolato fondente rotto a cubotti. Ho versato l’impasto nei pirottini da muffins (15) facendo attenzione che in ognuno di essi cadessero anche 2 cubotti di cioccolato. Ho cotto a 200° per circa 30 minuti.

Le prove di forza

Le relazioni sono prove di forza? Sono delle scommesse? Sono delle battaglie? A volte quando mi guardo intorno e  le vedo  non funzionare e le persone dentro quelle relazioni intestardirsi, incaponirsi per fare andare per forza le cose, lo penso. Va da sé  che non bisogna lasciar perdere alla prima difficoltà, ovvio che la prima regola da seguire è non essere egoisti, scontato che occorre impegnarsi perché quell'amore di cui non ci ricordiamo più' il nome l'abbia vinta sulle cose sciocche ed effimere alle quali troppo spesso diamo esagerata importanza. Ma a volte, spesso, penso che non abbiamo semplicemente il coraggio di ammettere che tutto può  finire, che le storie capita che a volte si evolvano e a volte si involvano, che è naturale che le persone cambino, crescano e in questo cammino personale capiti che non camminino insieme e si allontanino. Non ci sono colpe in molte situazioni. C’è semplicemente il “capita”. Succede che l’amore venga meno e allora bisognerebbe avere il coraggio, dopo esserci sprumuti, consunti e sfiniti, di lasciarsi andare, salutarsi, abbracciarsi, con rispetto e coraggio. Rispetto se non amiamo più qualcuno affinché non lo si prenda in giro, affinché anche l’altro abbia la possibilità di vivere e non di accontentarsi di qualcuno che forse c’è solo per metà, o forse neanche più. A volte dovremmo avere il coraggio di ammettere che il “vissero per sempre felici e contenti” è solo una bellissima frase di una bellissima favola che ci è stata raccontata troppo spesso avendo comunque sempre la voglia e il coraggio di rincorrere quel sogno, quella favola.

mercoledì 9 maggio 2012

Il proprio pezzo


Per quanto siamo innamorati e desiderosi e pieni di gioia per un'altra persona, se questa persona per nessuno, o cento dei suoi motivi, non corrisponde esattamente e non cammina all’unisono, per quanto sia doloroso, la storia per quanti sforzi ed energie si possano spendere, finirà. E' che nel frattempo succede che chi dei due è più' motivato, innamorato, convinto, forte, traina in modo spontaneo l'altro. Spera che l'altro, accingendo forza, lo segua. In realtà' succede che chi ha forza si consuma mentre l'altro, succhiandolo, se di forze e convinzioni non ne ha di suo, se ne andrà, tornerà' indietro, al riparo del proprio focolare dove magari bene non sta ma da dove la forza per andarsene non ha. E'  per questo che non ci si deve dimenticare di se stessi. Ognuno deve volersi bene e ognuno deve fare il proprio pezzo. E' solo un’ illusione che una persona possa fare la parte anche dell’altro. E' l'illusione dell'amore che, se sarà, sarà bellissimo ma che se non dovesse essere non dovrà' lasciare distrutti e amareggiati per aver creduto in qualcosa che forse non c'era o forse si ma che dobbiamo mettere in conto che potrebbe non esserci, mentre noi si, ci saremo sempre, sempre a fare i conti con noi stessi.

Il budino prima di partire ...

Ho lavorato 2 tuorli d'uovo, 4 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di farina, 2 bicchieri di latte e una tavola di cioccolato fondente da 150 grammi. Ho mescolato tutto a fuoco lento fino al restringimento della crema. Ho riposto in due coppette e lasciato raffreddare in frigo.


Il destino è un tassista abusivo, Luca Manzi


Veramente trascinante questo romanzo, ironico, brillante, dolce, malinconico ed euforico. Tutto quello che possiamo o riusciamo ad essere noi, non più giovani per avere illusioni, non ancora vecchi per non volerci più credere. Da leggere, tutto d’un fiato, che sia una giornata di pioggia, pigramente distesi sul divano, che ci sia il sole e tu sia in un parco sdraiata su un plaid, che tu l’amore lo abbia trovato o che tu lo stia ancora cercando … Giorgio siamo noi …

… “Fu allora che vidi per la prima volta Agnese. Il soffio del suo primo sguardo abbatté la mia esistenza come la quinta di una commedia di cartellone da troppo tempo e che ormai non fa più ridere. Nel momento in cui si voltò, i cuoi occhi disegnarono una riga; come quando un dio antico e infuriato con cipiglio terribile segna una crepa nella terra, lei tagliò il mio mondo. E il suo sguardo mi divise per sempre da tutto quello che mi era successo prima.
Un’emozione liquida, sottile, impalpabile come quanto la luce in chiesa si rarefà in una nebbia albumosa passando dietro una colonna d’alabastro.
Quello che vedevo in Agnese, dietro il suo sguardo a strappi mi mancava da sempre, ma prima di incontrarla non sapevo che mi mancava, non sapevo neanche ce esisteva quella cosa. Chissà cos’era, sapevo solo che mi crollò addosso il lutto di aver vissuto fino a quel momento senza di lei, e nello stesso momento mi riempì la gioia incommensurabile di averla trovata.
La nucleosintesi dei due sguardi. Essi collassarono l’uno sull’altro, ed emerse dal criogiolo della sua anima uno sguardo nuovo: era pure energia, era come la prima onda del mare quando appena era stato creato. Diruppe come un vento stellare e mi investì violento e furioso, e a quel punto la baciai.
Ci frenò addosso la coscienza di quello che ci era successo. Eravamo stati così bene che non sembrava possibile. Ci guardammo in silenzio, mi resi conto. Non potevo tornare più indietro … era stato una corsa talmente veloce che non avevo avuto il tempo di prendere atto che era tutto irrimediabile. Che da domani mi sarei svegliato con lei. Che se la pensavo avrei potuto chiamarla. Che se la volevo vedere l’avrei fatto. Fu un’emozione fortissima. Mi prese in contropiede.
Vuoi vedere che la felicità non è qualcosa di preciso? E’ la quotidianità che si sbullona e perde i contorni perché metti a fuoco un punto preciso oltre tutto questo, un punto che hai sempre intuito ma non hai mai visto, un punto che  ricolloca tutti gli elementi della tua vita; che ora si riposano sotto una luce nuova, scanditi da una sequenza diversa. Che ti fa diventare più piccolo e leggero. Che rende ridicoli e distanti i contorcimenti che prima sembravano necessari. Qualcosa che ti cambia a tal punto che ti sorprendi a vivere, e basta.
Più vado avanti e meno capisco, e più non capire fa male. Il peso del tempo si fa grave quando hai l’impressione che vivere non serva per poter vivere meglio …
E io non so più dove guardare. Ho provato a guardare lei, a cercare nei suoi occhi sogni miei. E adesso non riesco a guardare altro.
Stai tranquillo, va tutto bene. Prendi il tuo tempo, non c’è fretta quando hai un motivo per aspettare. Mi rispose con un sorriso straordinariamente calmo, posando una mano sulla mia.
Più mi ostino a credere che arriverà in questa vita qualcosa di grande, più crederci costa un prezzo insensato. Con l’età adulta, lo stomaco dei sentimenti si fa pigro, digerire l’incapacità è sempre più lungo e penoso. E arrendersi all’idea di una vita in difesa sembra l’unico orizzonte possibile. Se riuscissi a capire dove i sta portando, se la prossima curva non fosse sempre, maledizione, avvolta dalla polvere. Forse dovrei provare a digerire questo: non capisco, non capirò mai. Forse capire non è il problema, il problema è riuscire a vivere senza capire. Forse devo imparare a non farmi domande.”

lunedì 7 maggio 2012

Coppette di mascarpone con cioccolato bianco e nero

In una ciotola ho lavorato 200 gr di mascarpone con 2 cucchiai di zucchero semolato fine, 2 tuorli d'uovo, 50 gr di cioccolato fondente e 50 gr di cioccolato bianco sciolti a bagno maria Ho lavorato con una frusta elettrica e una volta ottenuta una crema consistente ma spumosa, ho versato nelle coppette e conservato in frigo. Ho appoggiato su ciascuna coppetta, al momento di servire, una cialda piatta.

Con o senza nulla …

Stare con o senza amore. E' una questione che non ha fine ne' risposta. Chi lo ha se ne lamenta, senza mai trovare il coraggio di lasciarlo per ritrovare l'agognata libertà' invidiata a tutti quelli che sono ancora, o si sono ritrovati single. Chi non lo ha lo cerca disperatamente come se senza non si riesca a respirare, mangiare, bere, sopravvivere, come se senza non si fosse completi e si aggira tra gli accoppiati spesso con invidia o comunque ammirazione per la fortuna capitata di aver trovato l'anima gemella. Per non parlare poi degli amori che si inseguono senza trovarsi. Sono loro la maggioranza che stravince.  Quelli che pensi appartengano solo alla fanciullezza, all'adolescenza, perché  lì, si che è ancora giustificato il vortice senza fine, giustificato dal momento di vita, dalle idee poco chiare, dalle esperienze che si devono ancora fare. Illusi che gli adulti ne siano esonerati non si sa,  lo si ignora,  che l'amore e' un vortice dall'inizio alla fine. Dai dieci ai novanta. Ti innamori, lasci, vieni abbandonato, gioisci, ti disperi, piangi, urli, ridi, scappi, insegui. Spesso, la maggior parte delle volte non capendoci molto o forse proprio nulla. E' di pochi fortunati la condizione di aver trovato l'altra “metà del mare”. E' di pochi la grande capacità' di riuscire a mantenerlo e viverlo, vivo e forte. Ci vogliono impegno, costanza e anche fortuna. E' un lavoro l'amore. Proprio un lavoro. Ad esempio, la signora che piange davanti a me in metropolitana, a lei l'amore che sta facendo, la sta licenziando? E mentre anche io, come tutti, cerco per discrezione di guardare altrove, ascolto ...
"Se passerai di qui" ...
Tracce come solchi
segnali che hai lasciato qua e là
giornali e vestiti qualche cd
nel disordine
HO finito quel libro che leggevi ma
di colpo hai lasciato a metà
chissà se ti chiedi come finirà
o forse lo sai già
Sembrava incredibile
fin troppo tutto semplice
almeno per me è stato così
e non c'è altra regola
che quella di non chiedere mai
ma il cielo si tocca e tu lo sai
se passerai di qui
Tra il vento e l'inquietudine
mi nutro col pensiero di te
ma cresce così un vuoto che
non è colmabile
Sembrava incredibile
fin troppo tutto semplice
ma il tempo è fermo da che non ci sei
se passerai di qui rivivrà
com'è stato possibile com'è successo se lo sai dimmi se ci credi
quella parola la sola che ci unisce anche se distanti è amore
è amore... ci sono cose che restano e che ti aspettano
se passerai di qui

Involtini di tacchino alla pancetta

Ho steso e appiattito otto fette di tacchino abbastanza grandi. Le ho ricoperte, ciascuna, di due fette di pancetta coppata, le ho arrotolate su se stesse e chiuse con degli stuzzicadenti. Li ho passati, a fuoco vivo, in olio, sale, pepe e ho sfiammato con del rum. Ho continuato a cuocere fino a rosolatura.

Le canzoni forse lo fanno apposta …

..ti arrivano così, una dietro l’altra, sulla modalità' casuale del tuo i pod mentre leggi l'ultimo romanzo, scelto per simpatia di titolo e copertina, il cui protagonista vaga in una sequenza amorosa tra l'ironico e il drammaticamente vero, un po’ come tutti noi, che l’amore lo cerchiamo per poi odiarlo … e quelle canzoni diventano così la colonna sonora di quelle pagine e un po’ anche dei tuoi pensieri. “Il destino è un tassista abusivo” ieri era infarcito di Marzo, Onde, Because we believe , Di nessun altro, Historia de un amor, Come together e ad un certo punto ho dovuto chiudere il libro. Non volevo finirlo, è troppo carino e lo so già, poi alla fine, mi sarei sentita “sola” … e dovevo fermare anche la musica perché certe canzoni, si sa, per troppo tempo, non si possono ascoltare …

venerdì 4 maggio 2012

La libertà

La libertà' di essere chi vogliamo, come vogliamo e quando vogliamo, senza ledere gli altri, senza agli altri mancare di rispetto, dovrebbe essere un principio di vita valevole per tutti, in ogni istante. E invece, forse per abitudine, forse per moda, forse per preconcetti di cui siamo socialmente succubi, la maggior parte della nostra vita trascorre senza che sia veramente nostra, senza che ci assomigli come dovrebbe. Passiamo a maggior parte del tempo ad "indossare" un abito che e' un po' largo, a volte un po' corto, ma mai che ci caldi a pennello. Abbiamo paura di cosa gli altri possano pensare di noi, come se il giudizio degli altri faccia la nostra felicita'. Alla lunga lo scopriamo, chi ti ama non ti giudica e qualsiasi cosa tu pensi o faccia, ci sara'. Degli altri, i presuntuosi che vorrebbero fare dei loro pensieri e del loro modo di vedere il mondo, la tua vita, non ti dovreste curare. Sono quei piccoli egoisti che amano solo se stessi convinti di essere esempi da seguire e ascoltare e quindi, forse, gli egoisti e presuntuosi, meglio perder li. Che ce ne facciamo di chi e' diverso da noi? La vita andrebbe condivisa solo con le nostre anime gemelle ...

mercoledì 2 maggio 2012

La libreria dell’Armadillo, Alberto Schiavone

Se ami i libri, le libreria, la magia delle parole, il fascino dei librai, amerai questo libro. E' una piccola chicca dove trovi titoli, citazioni e riferimenti e il tutto in una trottola di avvenimenti che potrebbero cambiare il destino di molti e anche se diversamente da come uno se lo aspetterebbe, il destino viene cambiato perché i libri fanno conoscere, fanno incontrare, fanno cambiare. La magia del leggere ritrovata in una piccola magia come queste duecento pagine scritte con leggerezza ma non superficialità.

Cioccolatini casalinghi

Mi e' arrivato un regalo di compleanno. In ritardo e super gradito. Uno stampo per cioccolatini. Coccinelle, orsetti, tulipani, mezze lune. Come non inaugurarli? Ho preparato due impasti diversi. Per il primo ho mescolato 100 gr di cioccolato fondente sciolto a bagno maria con quattro cucchiai di crema di nocciole. Ho aggiunto nocciole tritate grossolanamente. Per il secondo ho mescolato 100 gr di cioccolato bianco sciolto a bagno maria con 100 gr di cioccolato extra fondente e 100 gr di mandorle tritate finemente. Ho riempito gli stampini e riposto in frigo a solidificare. Ho estratto dal frigo solo poco prima di servire capovolgendo gli stampini e riponendoli su un piatto da portata bianco ovale.

Big muffins pere, latte, marmellata di fichi

Ho lavorato due uova con 1 bicchiere di zucchero bianco. Ho aggiunto 2 bicchieri di farina, 1 di latte intero e 3 cucchiai di marmellata di fichi. Ho mescolato energicamente con una frusta e poi aggiunto 3 piccole pere tagliate a fettine sottili. Ho aggiunto un pizzico di lievito e riempito 6 stampi di big muffins e cotto per 40 minuti a 190 gradi

Lonza di maiale alle mele

Ho cotto due mele renette in una noce di burro e poca acqua. Quando le mele erano cotte e sfatte e l'acqua ritirata ho adagiato otto fettine di lonza di maiale, ho aggiunto sale, pepe e ho fatto cuocere fino a farle diventare croccanti. Ho servito accompagnando con una insalata di spinaci freschi condita con vainegrette di limone.